Malta 
 
. 
. 
. 
. 
. 

. 
. 
. 
. 
. 
. 
. 
. 
. 
. 
. 
. 
. 
. 
. 
. 
. 
 
 
 

Decollazione di S.Giovanni Battista - Particolare. 

C'è il carnefice che tiene con la sinistra la testa del martire e nella destra tiene il coltello con cui sta compiendo il suo macabro lavoro. Accanto a lui il capitano di cui parlano i vangeli 
(clicca qui per la storia bliblica secondo S. Marco
Ancora più a sinistra una coppia di donne, in cui qualcuno ha voluto ravvisare la stessa Salomè e una sua serva. Possono essere anche due persone di servizio, ma non è escluso infatti che Caravaggio abbia "forzato" il racconto di S.Marco per rendere Salomè ancor più assetata di sangue e pronta a scendere ella stessa in carcere ad attendere con impazienza che venga deposta sul suo piatto la testa di S.Giovanni.  
Notate il parallelismo tra questa coppia di figure femminili con quella rappresentata nel quadro di Giuditta che taglia la testa ad Oloferne (vedi la pagina dedicata al Caravaggio). In entrambi i casi vi è una figura signorile che compie dei gesti aulici, barocchi, distaccati quanto un po' cerimoniosi e distaccati. E la figura femminile di contorno (la serva?) che invece se ne sta fremente ed inorridita o cupamente interessata. 

 

Navigare è un'idea che mi piace molto. Ma mi piace solo l'idea: trovo che questa affascinante attività abbia dei risvolti tragici, compresa l'esperienza del mal di mare. 
Una cosa semplicemente orribile. 
Per questo ho navigato poco. Durante uno dei pochi viaggi in nave, una volta toccammo anche Malta. Vidi questa curiosa isola, e mi fecero visitare questa ricca città di La Valletta. Ricca di storia, di palazzi antichi e sontuosi, di sole e di clima mediterraneo. Seguii docile docile la guida, che mi portò a vedere le solite cose che fanno vedere le guide, e in particolare mi fece visitare un palazzo. Ad un certo punto (dopo i saloni e le armature) mi portò a visitare una cappella. Appena entrato vidi una chiesa colma di ori e di decorazioni sfarzose, con una specie di muro grigio sullo sfondo. Forse, per un attimo pensai a dei lavori in corso. Poi no, mi resi conto che quel muro rappresentava un quadro, un quadro enorme. Che strano: quel quadro mi ricordava qualcosa, qualcosa che avevo visto sui libri: ed infine lo riconobbi. Era "la decollazione di S.Giovanni Battista" del Caravaggio. 
Fu una sopresa. 

Non sapevo  che l'avrei trovata lì. E fu una doppia sorpresa, perchè me la immaginavo come un quadro qualunque, non così grande. E fu una tripla sorpresa, perchè  in quel contesto era veramente pazzesca. Un muro spoglio e disadorno, dei personaggi piccoli e sparpagliati nello spazio, un'atmosfera livida e tetra in un contesto così ricco, barocco e opulento. 
Non so se quando Caravaggio dipinse quella tela la cappella era così trabocchevole di ori e decorazioni. Ma comunque le premesse c'erano tutte: non era certo una cappella spoglia e disadorna neanche allora. E l'idea di questo strano artista che si mette a dipingere una cosa del genere in quel luogo, in quel contesto, mi aiutò a comprendere un po' di più Caravaggio, e contribuì a farmi divenire un suo ammiratore. Fino ad allora la decollazione del Battista mi era sembrata una certa cosa. Da quel giorno in poi me ne sembrò un'altra. L'essere stato sul posto per me fu una vera rivelazione.