IL COLORE NELLE PAGINE
introduzione
Non partirò
qui da zero a parlare della natura del colore, cosa per altro piuttosto
complessa e (forse) anche ancora non del tutto definita scientificamente.
Per chi volesse approfondire cos'è la sintesi sottrattiva o additiva
(da cui deriva l'uso dei colori RGB) metto qui un link ad un articolo
pubblicato suun'altra mia home-page:
http://www.Cybercity.hko.net/Milan/carobene.
.
parte prima
tag di formazione del colore
Nel
linguaggio HTML si usa definire il colore sotto forma di sei cifre.
Due indicano il valore del blu, due del rosso, due del verde. Combinando
tra di loro rosso, verde e blù si possono ottenere tutti gli altri
colori. In pratica, dopo la parola <COLOR=
si mette un cancelletto (gli anglosassoni
lo usano come simbolo della parola "numero" ) seguito da sei
cifre. Quindi, ad esempio:
<COLOR=#000000>
significa che si vuole attribuire il "colore numero: zero, zero...."
e quindi (come colore zero) si intende il nero. Se invece tutte le
cifre sono "F" :
<COLOR=#FFFFFF>
significa che RGB sono tutti accesi ,
e si ha quindi il colore bianco.
Combinando variamente le cifre si ottengono i vari colori.
In che modo? Iniziamo ad osservare la tabella qui sotto:
R | G | B |
00 | 00 | 00 |
Vediamo che le sei cifre sono divise in tre doppiette: 00 00
00.
La prima doppietta indica il valore del R nell'RGB.
La seconda indica il valore di G (green) la terza di B (blu).
Perchè nelle righe sopra si parla di 0
e di F e non (ad esempio) 6 o 9?
Gli "zero" hanno un significato chiaro,
ma gli F?
Ecco la spiegazione: queste cifre vanno da 0 ad F, in quanto sono
esadecimali.
Quindi, i possibili valori di ciascuna cifra sono sedici:
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 |
0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | A | B | C | D | E | F |
Non starò a far notare che 1 è
il secondo valore, 7 l'ottavo, e così via, sono cose evidenti
guardando la fila di numeri e poi di scarso interesse pratico.
Il livello di ciascun colore primario non è naturalmente solo divisibile
in sedici gradini,
perchè a ciascun colore primario vengono attribuite due cifre :
ad esempio il rosso può
assumere 02, F4, 00, 01, 11, eccetera.
Vi sono alcuni colori che possono essere imparati
a memoria, sono facilissimi. Sono in particolare quelli primari, ovvero
il bianco, il nero e i colori RGB (rosso, verde e blu puri). Vediamo
come sono composti nella tabella sotto.
Il nero ha tutti
i colori spenti, e quindi (come detto) sei zeri.:00 00 00
Il bianco ha
tutto acceso, e quindi sei F.
Il rosso ha acceso
le due cifre corrispondenti a R. Nella sigla RGB l'R è a destra,
quindi la formula del rosso è FF 00 00.
Il verde corrisponde
alla lettera G (=green) in RGB, è in mezzo, e quindi sarà
00 FF 00.
Il blu avrà
accesa l'ultima doppietta di cifre (nella sigla RGB, il B di blu è
a destra)
quindi sarà codificato come 00 00 FF.
vedo di visualizzare questo concetto in una tabella:
------------------- | nero: RGB rosso=00 verde=00 blu=00 risultato=#00 00 00 |
bianco: RGB rosso=FF verde=FF blu=FF risultato=#FFFFFF |
|
rosso puro: RGB rosso=FF verde=00 blu=00 risultato=#FF0000 |
|
blu puro: RGB rosso=00 verde=00 blu=FF risultato=#0000FF |
|
verde puro: RGB rosso=00 verde=FF blu=00 risultato=00FF00 |
.
parte seconda
i colori composti
Per molte persone sarebbe utile avere il codice di un colore che si vuole fare. In questo modo si potrebbe scrivere il codice ed avere un colore precostituito. Questo può essere molto utile in diverse circostanze. Ne cito tre.
1-è utile avere lo stesso codice in
modo da poterlo mettere in due documenti diversi, magari creati a distanza
di tempo, e comunque per fare in modo che un certo colore sia del tutto
identico e non solo simile.
2-non bisogna mai fidarsi troppo della taratura dei vari schermi: ve
ne sono di più rossastri e di più bluastri. Se uno ha un
colore di riferimento, sa che effetto farà sulla maggior parte dei
computer e non solo sul suo.
3-si può lavorare anche su uno schermo in bianco e nero (quindi,
ad esempio su un portatile) dove anche la palette dei colori di windows
non ha alcun significato. Si è sicuri che una volta caricato nel
browser dei computer con los chermo a colori si avrà l'effetto previsto.
Per questi motivi riporto qui una tabella con
una serie di colori e il relativo codice. Contrariamente a quanto scritto
e proposto fin ora, questa tabella non è stata preparata da me,
ma da Doug, che chiede una e-mail a chi la trova utile. Per facilitare
le cose a chi di voi vuol mandargli la e-mail metto qui il suo indirizzo
interattivo:
jacobson@phoenix.phoenix.net
.
parte terza
un modo alternativo
Nelle
ultime versioni dell'HTML viene accettato (oltre che il codice RGB) anche
il nome di un colore espresso in modo tradizionale, naturalmente in inglese: "blue",
"gray", eccetera.
Il metodo è un po' piu' facile da memorizzare, ma l'altro persiste,
perche' in fondo questa alternativa non è poi così vantaggiosa:
come si ricorda quali sono i nomi ammessi ? In fondo è più
facile visualizzare mentalmente la tripletta RGB e segnare i valori di
conseguenza....
.