Kirk: Signor Spock, come stiamo andando?
Spock: Non molto bene, capitano. A quanto pare, il nuovo sistema
operativo ha
sovrascritto con nuovi comandi tutta la memoria del computer
dell'Enterprise.
Kirk: E ora che cosa sta facendo?
Spock: Da quello che ho capito, sta tentando di riconoscere tutti i
componenti
dell'astronave.
Kirk: Sullo schermo!
Lo schermo centrale del ponte di comando si accende, mostrando
una
scritta:
Attendere: riconoscimento nuovo hardware in corso.
Sulu: Capitano, ricevo un messaggio dal sistema di navigazione.
Sembra
che ci
siano problemi con il nucleo a curvatura.
Kirk: Che genere di problemi?
Sulu: Sembra che il computer non riconosca il nucleo a curvatura. Lo sta
configurando come una... locomotiva a vapore!
Kirk: Locomotiva... a vapore?
Spock: Si tratta di un antico mezzo di locomozione, capitano, usato
sulla
Terra sino alla meta' del ventesimo secolo.
Kirk: So cos'e' una locomotiva, Spock. Ma non capisco perche' il
computer ne
debba vedere una in sala motori.
Entra Scott.
Scott: Capitano, quel maledetto computer sta ficcando il naso
nella mia
sala
macchine. Si ostina a dire "Memoria insufficiente per eseguire
l'applicazione".
Io ho cercato di fargli capire che non voglio eseguire delle
"applicazioni", ma
non mi ascolta.
Kirk: Torni giu', Scotty, e veda quello che riesce a fare.
Scott: Vado, capitano, ma quello e' una testa dura, e glielo dice
uno
che
ne ha viste tante.
Scott entra nel turbo ascensore e se ne va.
Kirk: Signor Spock, a quando risale l'ultimo segno di vita del
computer? Vita
intelligente, voglio dire.
Spock: Be', se si puo' parlare di vita... Quando ha scritto "Si vuole
procedere con l'installazione di Windows 98? Si'/No".
Sulu: Signore, un nuovo messaggio dal computer.
Sullo schermo e' apparsa la scritta: Impossibile accedere alla
sala
motori:
periferica non pronta.
Kirk: Scotty, che sta succedendo laggiu'?
Voce di Scott: Lo dica lei a me, capitano. Sembra che il computer abbia
isolato i cristalli di dilitio.
Kirk: Uhura, chiami il numero verde della Flotta stellare e chieda
istruzioni su come disintallare il nuovo sistema operativo.
Uhura: Capitano, tutte le nostre linee di comunicazione sono occupate!
Sembra
che il computer stia cercando di entrare in contatto con
un'entita'aliena.
Kirk: Che genere di entita' aliena?
Uhura: Non saprei signore. Il computer la definisce solo come
"The
Microsoft
Network".
Spock: Capitano, forse ho trovato il modo di far ripartire il
computer
con il
vecchio sistema.
Kirk: Sullo schermo!
Appare un'immagine della Terra a falsi colori, prevalentemento
rosso,
giallo e grigio. Agli angoli dello schermo c'e' la scritta "Modalita'
provvisoria".
Kirk: Spock, che significa?
Spock: Siamo ripartiti con una configurazione minima, capitano. Tutti
i
ponti
sono stati esclusi.
Chekov: Capitano, abbiamo un problema con il teletrasporto!
Kirk: Anche questo! Che succede?
Chekov: Stavamo teletrasportando dalla Terra il commodoro Decker, ma il
computer ha interrotto il trasferimento.
Sullo schermo si apre una finestra con la scritta: Problemi con
il
collegamento.
La voce "Commodoro Decker" a cui il collegamento si riferisce
e' stata
cancellata o spostata. La voce piu' vicina per dimensione, data
e tipo
e'
"C:\Windows\Desktop\msie41.exe". Riferire il collegamento a questa
voce?
Si'/No.
Kirk: Ma che vuol dire?
Spock: Credo che il computer stia proponendo uno scambio tra il
commodoro
Decker e un browser Internet.
Kirk: Un browser? Ma e' illogico!
Spock: Per una volta, capitano, mi trovo d'accordo con lei.
Entra McCoy.
McCoy: Jim! Il computer e' impazzito! Si rifiuta di farmi entrare
in
infermeria chiamandomi "periferica" e dicendo che non sono pronto
o non
sono collegato!
Kirk: Abbiamo qualche problema, Bones. Ma stiamo lavorando per
risolverlo.
McCoy: Vedete di fare in fretta, allora. Che diamine, sono un
dottore,
non
una periferica!
Spock: Vede, dottore... Per il computer, o meglio, per il sistema
operativo,lei
e una periferica siete la stessa cosa.
McCoy: Mi stia a sentire, specie di elfo mal riuscito. Se lei riesce
a
capire
cosi' bene quel dannato computer, gli dica di lasciarmi entrare
nella
mia
infermeria. E gli dica anche che i miei pazienti non possono
essere
spenti e
riaccesi!
Kirk: Come?
McCoy: Gia'! Quella stupida macchina si ostina a dire che non
riceve
alcuna
risposta dai miei malati, anche perche' stanno dormendo, e suggerisce
di
provare a "spegnerli e riaccenderli"!
Kirk: Spock, ha consultato il manuale di installazione?
Spock: E' stata la prima cosa che ho fatto appena si e' verificato
un
problema, capitano. Ma nella sezione definita "Risoluzione dei
problemi" il manuale
dice molto poco.
Kirk: E cioe'?
Spock: "Per ogni altro problema, consultare la Guida in linea".
Kirk: E la Guida in linea cosa dice?
Spock: "Le informazioni contenute in questa sezione della risoluzione
dei
problemi non consentono di risolvere il problema. Per ulteriori
informazioni,
consultare la documentazione dell'hardware oppure contattare
l'assistenza
tecnica del fornitore dell'hardware."
Kirk: E secondo lei cosa significa?
Spock: Credo che significhi che dobbiamo contattare la Flotta stellare.
Kirk: Ma non possiamo. La sua logica cosa le suggerisce di fare?
Spock: La mia logica, capitano, mi aveva gia' suggerito di non
installare
Windows 98. Ma la Flotta stellare ha insistito. Hanno detto che solo
cosi'potremo avere dei nomi lunghi.
Kirk: Nomi... lunghi?
Spock: Si', capitano. Nomi composti da piu' di otto caratteri.
Come
avra'sicuramente notato, nessuno sull'Enterprise ha un nome piu'
lungo
di
otto caratteri.
Kirk: Gia'... e me ne ero sempre chiesto il motivo.
Sulu: Ma, signor Spock, l'Enterprise ha un nome di ben dieci caratteri!
Spock: Questo e' vero, signor Sulu. Ma si tratta di una etichetta
di
volume. Gli
esseri umani, come lei sapra' bene, non dispongono di etichette
di
volume.
McCoy: Sono un dottore, non un volume!
Uhura: Capitano, sono riuscita a contattare qualcuno!
Kirk: La Flotta stellare?
Uhura: No, capitano. E' la Reliant. Sembra che anche loro abbiano
dei
problemi con il computer.
Kirk: Che cosa dicono?
Uhura: Be'... Mi ha risposto il loro computer e mi ha chiesto
di
inserire il
nostro indirizzo IP per avviare la connessione di Accesso Remoto.
Kirk: Spock, abbiamo un indirizzo IP?
Spock: Certo, capitano, come tutte le navi della Federazione.
Kirk: E non lo possiamo trasmettere al computer della Reliant?
Spock: Purtroppo no. Vede, la Flotta stellare non ce lo ha ancora
comunicato.
Chekov: Capitano! Vascello Klingon in avvinamento!
Kirk: Allarme rosso! Signor Checov, a che distanza sono?
Chekov: Non saprei dirlo. I nostri sensori sono bloccati... Capitano! I
Klingon si sono fermati!
Kirk: Cosa stanno facendo?
Spock: Sembra che sul loro computer si sia avviato un programma
denominato
"Utilita' di deframmentazione dischi". Probabilmente si tratta
di un
nuovo tipo
di arma.
Checov: Capitano! Ci attaccano!
Un'esplosione scuote l'Enterprise.
Kirk: Sulu, qualche danno?
Sulu: Niente di grave. Solo dei feriti sul ponte sette.
Kirk: Ma cosa e' successo?
Spock: Pare che l'"Utilita' di deframmentazione dischi" abbia
causato
un
danno irreparabile al loro nucleo a curvatura. In pratica, si
sono
autodistrutti. E,
capitano...
Kirk: Si', Spock?
Spock: Anche loro avevano installato Windows 98.
Kirk: Allora, anche l'Enterprise e' condannata!
Spock: Forse no, se noi non avviamo le nostre ulitita' di sistema.
Voce di Scott: Capitano! Qui e' saltato tutto!
Kirk: Mantenga la calma, Scotty. Che succede?
Scott: E che ne so? Tutti gli schermi sono blu e segnalano che
si sono
verificati degli errori irreversibili! Dicono di premere CTRL+ALT+DEL!
Uhura: Capitano! Ricevo una chiamata!
Kirk: Sullo schermo!
IO-SONO-BILL-GATES DEI-MICROBORG. LA-RESISTENZA-E'-INUTILE.
E' ora possibile spegnere il computer.
***
INTERVALLO
Al bar. Un uomo beve come una spugna tutta sera. Alle 2.00 il barista
gli dice di
andare. L'uomo si alza, ma cade disteso sulla faccia. Prova ad alzarsi
di nuovo,
ma niente. Allora striscia a gattoni fino all'uscita, prende una boccata
d'aria
per vedere di svegliarsi...prova a rialzarsi ma niente. e' talmente
tronco che se
ne va a casa strisciando. Arrivato alla porta prova ad alzarsi, ma
ricade sulla
faccia. Non si sa come ma riesce ad entrare, a raggiungere la sua camera
e ad
andare a letto.
La mattina dopo si sveglia all'improvviso con la moglie che gli sta
urlando nelle
orecchie:
"Allora, ieri sera sei stato di nuovo a bere!?!"
"Ma cosa te lo fa pensare?", risponde lui con uno sguardo super innocente.
"Ha chiamato il barista. Ti sei di nuovo scordato la sedia a rotelle!"
***
Sapete per il gallo non fa le uova: perchè non gli và
di spaccarsi il culo
per duecento lire
***
Il cuore è come una puttana: se finisce di battere è finita
***
sai cosa sono due autobus?
un pubblico!
perche' uno e' un mezzo pubblico!
****
AVANTI CON WINDOWS
WINDIPENDENCE DAY 95
Ovvero: e se gli alieni avessero avuto Windows 95?
Situazione: gigantesca astronave aliena sopra a New York.
Comandante Alieno: “Armiere, inquadri la prima città di quegli
schifosi
terricoli”.
Armiere Alieno: “Inquadrata New York, sull’isola di Manhat~1.”
CA: “Aprire il fuoco!”
Pausa musicale.
Sul monitor appare una scritta “Sei sicuro di voler incenerire i 1
oggetti selezionati?”
L’armiere seleziona SI.
Pausa.
Sovrimpressa a New York, compare una processione di foglietti
svolazzanti, che vengono inceneriti, uno ad uno, da raggi laser di
vari
colori. Compare un messaggio:
“SYSTRAY ha eseguito una istruzione non ammessa all’indirizzo
017AC:00008 e sarà terminato.”
Fuori, New York è sempre intatta.
Preoccupato, l’armiere verifica il pannello di controllo (Impostazioni)
e sfoglia le varie cartelline. Aprendo “Armamento”, viene sciorinata
una
lunga teoria di voci, alcune in grigio, altre decorate da un cerchietto
giallo con un punto esclamativo.
La cartella “Proprietà” informa che le armi per distruzione
spazio-terra
sono fuori uso.
“La periferica non è installata, non funziona correttamente,
o non tutti
i driver sono stati installati. Errore 010”.
L’armiere seleziona “Guida - Risoluzione problemi”, e viene informato
che deve:
“Verificare che i cavi di collegamento siano inseriti e le armi ricevano
corrente. Verificare che ci siano proiettili nel caricatore, se l’arma
ne prevede uno. Se l’arma continua a non funzionare, contattare
l’armiere.”
L’armiere tenta eroicamente di contattare se stesso, si inlooppa e
muore.
Dopo alcuni minuti, il programmatore capo scopre che la causa del
conflitto è da ricercarsi in un gestore del carburante installato
poco
fuori Betelgeuse e poi rimosso, ma i settaggi del quale permangono
nei
registri di configurazione dell’astronave.
Le procedure di reinizializzazione prevedono che l’astronave ritorni
in
orbita oltre Plutone e da lì ricominci l’avvicinamento alla
Terra.
Poco oltre Marte, il pannello di controllo si anima e, verificando
che
l’ID del nuovo armiere differisce dal precedente, snocciola alcune
pagine allusive sulla pirateria informatica. Ricevuto l’OK, procede
a
reinstallare la versione precedente del software, corredata di errore,
costringendo l’astronave a tornare per la terza volta su Plutone.
Qui, dopo aver esiliato i softwaristi su Caronte, aver reinstallato
oculatamente tutti i driver dai CD-ROM, e aver saturato il canale
subspaziale di assistenza on-line, l’astronave riparte. Purtroppo,
per
motivi di compatibilità, può usare solo i motori a impulso
a 16 bit, ed
arriva sulla Terra solo un mese più tardi.
Nuovamente sopra New York, il comandante ordina di aprire il fuoco.
Stavolta, un laconico messaggio informa che la periferica “destroyer”
è
già in uso da oltre un mese, e un comando di distruzione è
già in coda.
Si desidera svuotare la coda?
Pazzo di rabbia, il comandante dà l’ordine; immediatamente,
compare una
scritta su uno sfondo di nubi che informa dell’imminente arresto del
sistema. Dopo un paio di minuti, mentre i navigatori tentano di impedire
la catastrofe, una scritta arancio su sfondo nero annuncia orgogliosa
che il sistema è fermo. Un improvviso scossone spiaccica tutti
gli
occupanti contro le pareti, spedendo l’astronave in orizzontale a
parecchi chilometri al secondo.
Priva di supporto anti-G, la grande astronave perde rapidamente quota,
in rotta di collisione con una inerme città costiera.
Ma questa storia non avrà un lieto fine: un imprevisto windshear
alza
l’astronave quel tanto che basta per farla precipitare nell’oceano,
risparmiando Seattle.
potete
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che
altro volete a :
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