I farmaci
FARMACI CHE DIMINUISCONO LA FAME Oggi come oggi rappresentano la famiglia più numerosa di farmaci usati contro l'obesità. In un'altra pagina di questo sito si accenna la fatto che l'assunzione di cibo è regolata anche a livello nervoso. Vi sono prove sperimentali anche su animali che dimostrano che varie sostanze fanno in modo che i cibi vengano assunti in minore quantità e con intervalli tra i pasti più lunghi. Questi meccanismi sono provati anche nell'uomo: anche se nell'uomo (come detto nel capitolo dedicato alla psicologia delle diete) vi è un gioco molto complesso di ansia che fa aumentare l'appetito ("quando sono nervoso mangio") in alcuni soggetti, mentre rende anoressici altri, e così via. A questa
categoria appartengono dunque molti farmaci, e sono i più disparati,
che vanno da psicofarmaci come le amfetamine fino agli ormoni. Da qui a
consigliare l'uso di questi farmaci ce ne passa: anche gli eroinomani tendono
a non sentir la fame, ma perdere una persona in sovrappeso e avere un tossicodipendente
in più non sarebbe un grande guadagno...
Un
famaco interessante tra questi "anti-fame" è la sibutramina
inibisce la ricaptazione della noradrenalina e della serotonina.
La dexfenfluramina, la fenfluramina e la fentermina sono state ritirate dal commercio in seguito a segnalazioni di valvulopatie cardiache associate all’uso; questi farmaci sono stati anche associati al rischio raro, ma grave, di ipertensione polmonare. A fronte di questi problemi così importanti, quali sono i vantaggi di questo farmaco? In un famoso studio si è visto che due gruppi di soggetti messi a dieta, dopo un anno di trattamento il gruppo che prendeva da d. era sceso di 9.8 Kg, mentre il gruppo che aveva seguito la sola dieta era sceso in media di 7.1 Kg. Quindi, quasi due chili di differenza in un anno ma (scusate se insisto!) in un gruppo che comunque era stato messo a dieta. Questo per togliere a chiunque dalla testa che questo farmaco possa consentire miracoli a chi vuol continuare a mangiare quello che vuole. In definitiva,
questo farmaco ha degli effetti collaterali importanti, rischia persino
di far morire il paziente, e ha un effetto sul dimagramento tutto sommato
modesto: come vedete di dati esposti, la dieta semplice è molto
ma molto più efficace! I farmaci di oggi >> la sibutramina - Il nome commerciale è Meridia o Reductil Tra
i farmaci citati l'unico superstite è la sibutramina, una feniletilamina
che era stata sviluppata originariamente come antidepressivo,e che ha
poi rivelato avere delle doti sul versante dle dimagramento. I farmaci tra l'oggi e il domani (già in commercio in molti Paesi) >>> Rimonabant - Il nome commerciale è Acomplia o Zimulti. E' un farmaco che agisce anch'esso a livello centrale (quindi, a livello del cervello) e periferico, in modo meno generico rispetto alla sibutramina (per essere più precisi, è antagonista selettivo dei recettori dei cannabinoidi CB1). Le premesse erano entusiasmanti: tende a ridurre la glicemia, abbassare i trigliceridi, non fa scendere il colesterolo "buono" (HDL, quello che tiene pulite le arterie rispetto ai depositi che generano l'arteriosclerosi) e riduce invece quello "cattivo", ovvero LDL. L'effetto
è simile a quello ottenuto con la sibutramina (4-5 Kg di riduzione
di peso corporeo medio dopo 1 anno di trattamento) ma vi sono dei vantaggi
sugli altri componenti del metabolismo (trigliceridi, colesterolo e glicemia). L'applicazione su larga scala inizia a dare i primi risultati: in effetti si ha una certa (anche se modesta) riduzione di peso, ma -un po' come per gli altri farmaci- il problema è che alla fine del trattamento si tende a risalire. Questo problema -unito a quello degli importanti effetti collaterali descritti - fa sì che neanche questo framaco insomma si è rivelato essere la "pillola miracolosa". I farmaci del domani. L'industria farmaceutica
non si dà per vinta, e le ricerche proseguono a ritmo serrato.
Le ultime speranze? Sono attualmente in fase di sperimentazione dei farmaci
che agiscono sulla melanocortina e dei suoi recettori. Da qualche tempo
di è osservato che la melacortina è uno dei regolatori della
sensazione di fame o di sazietà: agire sui suoi recettori (il recettore
4) con farmaci appropriati potrebbe diminuire la sensazione di fame. Intanto, passiamo in rassegna allora gli ALTRI FARMACI PER DIMAGRIRE -farmaci che aumentano il consumo -farmaci che impediscono l'assorbimento
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