1
Quante
energie producono i vari componenti dell’alimentazione?
I
componenti che producono energia sono sostanzialmente tre: glucidi (zucchero,
farina...) grassi e proteine. Ve ne sono anche altri (es. l’alcool contenuto
nel vino o nei liquori) ma gran parte dell’energia in un soggetto... che
non alza troppo il gomito dovrebbe venire da questi tre. Naturalmente ciascuno
di questi componenti produce una quantità di calorie diversa dagli
altri. In particolare, i grassi producono molte più calorie degli
altri componenti, e le proteine molto meno. Per essere più precisi,
il valore energetico dei componenti è:
glucidi
.4,1 Kcal/g
grassi
9,3 Kcal/g
proteine
4,1 Kcal/g
Si
vede quindi che un grammo di grasso produce calorie ( e quindi energia)
in maniera più che doppia rispetto ad un grammo di glucidi. Per
questo, quando si vuole ridurre il peso di una persona, gli si consiglia
innanzitutto di ridurre i grassi. E’ ben difficile eliminare del tutto
un componente: ad esempio i grassi sono presenti in molti alimenti insospettabili
(compresi molti vegetali dall’aria innocente) ma comunque conviene ridurre
quegli alimenti che contengono più grassi di altri che ne contengono
meno Ad esempio, la frutta secca (noci, nocciole...) può contenere
fino al 50% di grasso, mentre alcuni alimenti (es. pesce, il tonno al naturale)
ne contengono meno dell’1%.
4
Perché
il valore energetico degli alimenti viene espresso in calorie? Che “calore”
porta una bella coppa di gelato alla panna?
I
cibi (siano essi caldi o freddi) vengono “smontati” e producono energia.
Questa energia è equivalente a quella che si avrebbe “bruciando”
il cibo e misurandone il calore prodotto, con le debite correzioni (vedi
la voce relativa alle etichette poste sugli alimenti). E’ quindi molto
comodo misurare il valore di energia dei cibi in termini di calore corrispondente
alla loro trasformazione. D’altra parte è abbastanza noto che un
forte consumo di energia produce calore: è la classica persona che
si sente accaldata dopo una corsa.
6
Non
sarebbe bene dimagrire
ricorrendo
a delle belle saune?
Molte
persone in sovrappeso hanno notato che al mattino pesano sensibilmente
di meno che al pomeriggio. I motivi di questa differenza non mi convincono
fino in fondo, ma in genere si invoca una certa “ritenzione idrica”. Il
corpo è insomma in grado di regolare quanta acqua dev’essere trattenuta
e quanta eliminata con il sudore o con l’urina: quindi si dice che al mattino
il corpo trattiene meno acqua. Sudando o prendendo delle sostanze che facilitano
l’emissione di urina in effetti si può diminuire di peso. Ma non
si risolve il problema del sovrappeso o dell’obesità eliminando
acqua: occorre eliminare grasso.
9
Se
il peso non è tutto, perché lei parla di “sovrappeso” e di
“scendere di peso”?
Lo
faccio perché sono espressioni entrate nell’uso comune (nel primo
caso) e perché il peso è un indice molto diffuso di controllo
del proprio stato (nel secondo caso). Insomma, lo faccio per brevità
e perché ci si possa capire al volo. Ma spero (nella parte generale)
di aver sottolineato bene che il peso non è un’indicazione molto
precisa: vi sono soggetti che devono dimagrire ma che diminuiscono di peso
lasciando la quantità di grasso identica a prima. Ad esempio perdendo
semplicemente acqua o riducendo i muscoli perché smettono di allenarsi
potrebbero anche perdere peso. Ma se hanno un qualche problema metabolico
(ad esempio, il diabete) non si ha alcun vantaggio. Il controllo del peso
è dunque una “verifica approssimativa” del proprio stato di nutrizione,
del fatto che occorre ridurre le energie che si introducono, eccetera eccetera.
Il peso dunque è un indice (e neanche troppo preciso) e non un fine.
11
Come
si misurano le calorie dei vari alimenti?
Sul
retro delle confezioni dei vari prodotti alimentari vi è una tabella
con il valore calorico. Sono specificate quante proteine, grassi e glucidi
essi contengono, e il valore calorico generale. Questi valori si ottengono
provando a bruciare questi alimenti in un dispositivo chiamato (in maniera
un poco buffa) la “bomba calorimetrica di Berthelot”. E’ una macchina in
cui i cibi vengono bruciati in presenza di ossigeno. E’ in fondo quello
che avviene nell’organismo: i vari alimenti vengono ossidati e trasformati
in energia. I valori che si ottengono con questo sistema per i glucidi
(zuccheri, farine...) e i grassi corrispondono abbastanza bene all’energia
che si sviluppa nell’organismo. Purtroppo la “bomba” non funziona bene
con le proteine, perché esse non sono consumate dall’organismo in
questo modo, ma sono metabolizzate in urea. L’urea viene bruciata nella
bomba, non viene invece utilizzata nell’organismo. Quindi, al valore ottenuto
nella bomba va sottratto il valore che si ottiene bruciando l’urea. In
pratica, le calorie ottenute per le proteine sono superiori a quelle ottenute
effettivamente dal corpo umano. Sono comunque dettagli che poco importano:
con le debite correzioni e le giuste procedure si ottiene alla fine il
valore calorico dell’alimento. La trasformazione di farina in glucosio,
le trasformazioni dell’organismo di zucchero in grasso, eccetera, sono
tuttavia azioni che a loro volta “costano” energia. Ai valori teorici ottenuti
con l’analisi descritta viene sottratto anche un certo valore, e alla fine
si ottengono le tabelline presenti sugli alimenti, siano essi una scatola
di fagioli, una confezione di biscotti o un pacchetto di latte. Ad esempio,
si vede che 100 grammi di un certo tipo di tonno al naturale (senza olio)
producono 108 Kcalorie, e con altre analisi si può vedere che questo
100 grammi contengono 1l 25% di proteine e l’1% di grassi, niente carboidrati. |
2
Non
è meglio usare l’olio di semi, che è più leggero dell’olio
di oliva?
Gli
olii sono olii, e l’olio è tutto grasso. L’olio (di qualunque tipo)
va ridotto o eliminato nella dieta di chi vuole scendere di peso o ridurre
la glicemia. E’ curioso notare che l’olio ha un valore energetico sensibilmente
superiore al burro, che contiene circa l’80% di grasso. Quindi, il burro
fa ingrassare meno dell’olio. Tuttavia il burro ( e in genere i grassi
di derivazione animale) portano ad altri problemi, nel senso che il “tipo”
di grasso che contengono viene considerato meno salubre per molte affezioni.
Quindi, in sostanza, occorre semplicemente ridurre i grassi, non c’è
un tipo di olio o di burro che compia il miracolo di non fare ingrassare...
A dire la verità sono stati proposti dei prodotti che assomigliano
all’olio ma non sono olio. A parte il fatto che sono scarsamente reperibili
sul mercato, occorre ricordare che possono sembrare olio ma non sono olio!
3
Perché
i cibi che offrono più energie fanno ingrassare? Non dovrebbero
produrre più energia e basta?
1-Il
corpo umano è in grado di trasformare i cibi e di immagazzinare
l’energia. Ad esempio, se si introduce tropo zucchero rispetto alle necessità
del momento, questo viene depositato, “immagazzinato”.
2-Anche
certi alimenti che non possono essere immagazzinati possono aiutare a produrre
grasso, indirettamente. Ad esempio, l’alcool non viene immagazzinato. Ma
mentre il corpo “brucia” l’alcool, non ha motivo di bruciare anche le sue
riserve di energia, che invece verrebbero utilizzate se non si bevesse
alcool.
5
Per
non ingrassare devo evitare di mangiare grassi?
Il
corpo umano è in grado di trasformare i grassi in energia, i grassi
in zuccheri, gli zuccheri in grasso, le proteine in energia, e così
via. Quindi, si può ingrassare ( e si può elevare la glicemia)
anche introducendo (ad esempio) proteine. Naturalmente i grassi producono
più energie delle proteine, e quindi è molto più facile
ingrassare mangiando cibi grassi che mangiando solo proteine (ad esempio,
carne magra). Ma tutti i tre componenti dell’alimentazione (proteine, glucidi
e grassi) producono calorie, e quindi una quantità esagerata di
qualunque componente porta ad ingrassare (o ad un aumento della glicemia
nei diabetici).
10
Per
non ingrassare devo evitare di mangiare grassi?
Il
corpo umano è in grado di trasformare i grassi in energia, i grassi
in zuccheri, gli zuccheri in grasso, le proteine in energia, e così
via. Quindi, si può ingrassare ( e si può elevare la glicemia)
anche introducendo (ad esempio) proteine. Naturalmente i grassi producono
più energie delle proteine, e quindi è molto più facile
ingrassare mangiando cibi grassi che mangiando solo proteine (ad esempio,
carne magra). Ma tutti i tre componenti dell’alimentazione (proteine, glucidi
e grassi) producono calorie, e quindi una quantità esagerata di
qualunque componente porta ad ingrassare (o ad un aumento della glicemia
nei diabetici).
12
Quanto
grasso metto su mangiando un certo cibo? Ad esempio, di quanto ingrasso
se mangio un etto di biscotti?
Il
corpo umano è in grado di produrre 1 gr di grasso ogni 9 Kcalorie
che non servono all’utilizzo immediato, e vengono immagazzinate. Quindi,
mangiare un alimento che introduce 900 Kcal più di quello che serve
significa che si può metter su un etto di grasso. Tenete conto che
il grasso è più leggero degli altri più comuni componenti
del corpo umano (es dell’acqua o dei muscoli) e quindi il “volume” di cui
si aumenta è anche superiore alle aspettative. Concludendo, si può
aumentare anche di un etto semplicemente mangiando un paio di etti di biscotti.
Occorre naturalmente che le energie introdotte dai biscotti non vengano
“spese”, siano insomma “oltre” le necessità del corpo. Ma molto
spesso le persone ingrassano per piccoli errori nell’alimentazione, si
vedono diete anche rigidissime ma accompagnate magari da qualche piccola
falla, magari la somma di tanti piccoli eccessi: se ogni mattina con il
caffè e latte si prendono anche pochi grammi di biscotti oltre il
necessario, dopo alcuni mesi ci si può trovare ad essere aumentati
di diversi chili! I biscotti naturalmente non son che un esempio. Si può
fare questo calcolo utilizzando il valore energetico consultando la tabella
presente in queste pagine o leggendo l’etichetta dei diversi cibi: dalle
lasagne ai mandarini, dal cioccolato alla mozzarella.
13
Quali
sono i cibi proibiti, che non bisogna proprio mangiare?
Anche
quando una persona è a dieta può mangiare un po' di tutto.
L'importante è capire quanto i cibi che si mangiano apportano sotto
forma di calorie, e dosarli.
Conosco
persone che sono scese moltissimo pur concedendosi ogni tanto un bel gelato
o qualche quadretto di cioccolato.
|