Le vitamine

LA VITAMINA

 

nome: acido ascorbico (l-ascorbico)

chimica: Solubile in acqua, non resiste al calore e alla cottura, resiste invece al surgelamento.
Quindi, i vegatali surgelati sono molto ricchi di vitamina C, a patto naturalmente che vengano surgelati presto e consumati subito dopo il surgelamento, perchè altrimenti non si tratta più di vegetali "freschi".

si trova in:
1-i vegetali freschi (verdura e frutta) sono particolarmente ricchi di vitamina C.
E tra questi ne sono particolarmente ricche le verdure verdi (insalata...) tuberi (patate...) e gli agrumi (arance, limoni...). Il fatto che la vitamina C sia un acido non deve far pensare che la frutta acida (es limoni) sia più ricca di vitamina C di altra frutta o verdura. Ad esempio, l'acidità dei limoni è data dall'acido citrico, non tanto dall'acido ascorbico (o vitamina C).

2-una fonte importante di vitamina C possono essere alcune conserve o cibi insospettabili, perchè non di rado la vitamina viene introdotta artificialmente come conservante, o meglio, come antiossidante. Ad esempio, se guardate le bottiglie o lattine di certe birre o le confezioni di certi cibi (le cipolline Noi-Voi sotto vetro) potete scoprire che gli alimenti sono addizionati da acido l-ascorbico, che è proprio la vitamina C. Può trovarsi nei cibi che si vogliono conservare per impedire che questi anneriscano all'aria (=l'annerimento è segno di ossidazione). Per questo motivo la vitamina C può essere aggiunta ad esempio al prosciutto, anche se oggi si preferiscono spesso altri additivi (polifosfati).

3-Il latte materno è sufficientemente ricco di vitamina C (50mg/l) mentre il latte di mucca è alquanto più povero (solo 3 mg/l).

azione:
1-Partecipa alla sintesi del collagene. Ha un ruolo nel bambino per la formazione dei denti e delle ossa. Partecipa al metabolismo praticamente di tutti i tessuti. In particolare, partecipa al trasporto degli ioni H+.
2-Avendo quindi un'azione riducente, appartiene al gruppo delle vitamine "anti-ossidanti", la cui azione è al centro dell'attenzione perchè potrebbero rivestire un qualche ruolo (anche se in misura non troppo vistosa, e in qualche misura discussa) nella prevenzione di certe malattie quali i tumori.
Di certo l'assunzione di dosi giornaliere di vitamina C non impedisce la formazione dei tumori, ma potrebbe diminuirne la probabilità.
3-Vi è invece una enorme massa di studi che cerca di dimostrare la sua azione benefica nelle malattie da raffreddamento o nelle infezioni in generale e in quelle delle vie respiratorie in particolare. Qui le cose sono sconfortanti, perchè i molti studi non paiono dimostrare in maniera ragionevolmente certa che possa esserci qualche vantaggio prendendo la vitamina C.

particolarità: La vitamina C viene sintetizzata dall'organismo di certi animali, anche mammiferi (ad esempio, dai cani) mentre non è sintetizzata al corpo umano, che deve dunque dipendere dalla sua introduzione dall'esterno. Questa introduzione dev'essere continua, perchè l'organismo non accumula una grande riserva di vitamina C come avviene per altre vitamine. Una certa riserva di vitamina viene accumulata nelle ghiandole (compresi fegato e milza) e nel cervello, ma -come si diceva- non accade ad esempio come per la vitamina B12, di cui si può conservare nel corpo una scorta sufficiente per molti mesi.
In particolare, si dimostra facilmente che la vitamina C in eccesso viene eliminata con le urine prima ancora di riuscire ad elevare il suo tasso a livello dei tessuti. In altre parole, pare inutile sovraccaricarsi di vitamina C, in quanto viene urinata prima che il sangue porti questo eccesso di vitamina a livello dei muscoli, delle mucose, eccetera.
Molto meglio un'assunzione in quantità modesta ma che viene ripetuta con la massima frequenza possibile. Inutile far notare che questo è il caso di coloro che non prendono pastiglie, ma si alimentano semplicemente con cibi ricchi di vitamina C: ad ogni pasto corrisponde l'assunzione di vitamina.

carenza: l’insufficiente apporto di vitamina C comporta l'insorgenza di una malattia specifica, chiamata "scorbuto". Una malattia tristemente famosa ad esempio tra i navigatori, quando per mesi e mesi non mangiavano vegetali freschi, ma solo cibi conservati. Lo scorbuto è una malattia molto grave, che si manifesta con 1- gengivite (le gengive si gonfiano, divengono rosso-violacee, sanguinano facilmente, si infettano e se non ci si cura i denti cadono. 2-emorragie. Si notano petecchie sotto la pelle, e ematomi nei punti in cui vi è stato un trauma anche modesto. Sono registrate anche emorragie muscolari (dolorosissime) e sotto il periostio (tipiche nei bambini). 3-Vi sono inoltre dei dolori alle articolazioni. Inutile dire che oggi è ben difficile trovare persone malate di scorbuto, vista la facilità con cui si può ricorrere alla vitamina o a cibi che la contengono in maniera del tutto adeguata.

Sulla base dei sintomi dello scorbuto si è immaginato che la vitamina abbia un'azione protettiva contro i fenomeni che si rilevano nella malattia. Si è insomma immaginato che possa:a-proteggere le mucose (labbra, stomaco, ecc.) b-impedire la facilità nel sanguinamento, eccetera. In realtà non si riesce a dimostrare questa azione in un soggetto che consuma una quantità adeguata di vitamina C con gli alimenti normali (non ci vuole molto per avere una quantità di vitamina C sufficiente al fabbisogno dell'organismo, perchè è molto diffusa). Il problema è che la vitamina non può essere data come palliativo, per evitare la fatica di andare a cercare la causa vera dei disturbi. Ad esempio, se uno non ha lo scorbuto e sanguina troppo facilmente, inutile rimpinzarlo di vitamina C. Occorre andare a vedere cos'ha che non va. Ad esempio, appena sorge uan gengivite molti (anche specialisti) si affrettanoa dare vitamina C. Troppo comodo. La stragrande maggioranza delle gengiviti non ha nulla a che vedere con la carenza di vitamina C, e occorre rimuovere la causa vera.

Se invece vi è una caranza effettiva di vitamina C, per una dieta macroscopicamente inadeguata o altre cause (es. la diarrea diminuisce l'assorbimento della vitamina , i sintomi della carenza possono manifestarsi con  infiammazione alle gengive (gengivite), facilità a sanguinare o emorragie sottocutanee, e con l'alterazione di alcuni quadri che possono essere verificati con l'esame del sangue. Si può riscontrare prima di tutto una forma di anemia (anemia microcitica) in cui i globuli hanno delle dimensioni inferiori a quelle normali. E' interessante notare che vi è una forma grave di carenza di vitamina C (o scorbuto) che colpisce i bambini tra i 3 e i 6 mesi: erano quelli che venivano allattati con latte in polvere senza vitamina. Si tratta di casi che oggi non si registrano più, vista la profusione di vitamine che vengono somministrate in ogni circostanza, e vista la giusta usanza di adottare prodotti adeguati e iniziare lo svezzamento prima di quel che si faceva un tempo.

Nota. Più che una vitamina, la vitamina C pare un segno di contraddizione, che suscita entusiasmi che rasentano il fanatismo e scetticismi degni di miglior causa. Una posizione equilibrata in mezzo a questi estremi è molto difficile, perchè studio dopo studio e ricerca dopo ricerca occorre valutare la correttezza scientifica con estremo rigore. Tuttavia (detto questo) si può anche fare un altro ragionamento: visto che essa passa velocemente nelle urine e non intossica l'organismo, tanto vale che (anche davanti alla sola speranza che possa far bene per qualcosa) tanto vale unirsi a questa speranza e prenderla. Della serie "male non fa, se fa bene meglio, se non fa niente pazienza".

dosi:
1-CURA-La somministrazione di una piccola dose di vitamina C è sufficiente a guarire dalle sindromi di deficienza. Questa dose può essere tratta anche da una alimentazione corretta: si suggeriscono magari dei supplementi tipo succo d'arancia o limonate (non cotte!).
Certi autori suggeriscono una dose di 100 mg di vitamina sintetica al giorno, ma i più preferiscono abbondare (es. 500 mg al giorno), perchè la vitamina C costa relativamente poco. In fondo una compressa di quelle aromatizzate che sono in commercio contiene 500-1000 mg.
Quel tanto che eccede le necessità non crea problemi, perchè viene eliminato con le urine.
Nei bambini che soffrono si sintomi da deficienza si possono usare dosi opportunamente ridotte. Alcuni autori parlano di 5-20 mg al giorno, ma anche qui spesso si preferisce abbondare. Eccedere oltre un certo limite naturalmente non serva a niete, e non migliora la situazione.

2-PREVENZIONE-Anche per prevenire i problemi derivanti dal deficit di vitamina C o per prevenire le malattie in cui essa può essere utile, si può usare una quantità di vitamina molto variabile. Alcuni si accontentano di pochi milligrammi, altri salgono a mezzo grammo o addirittura ad un grammo al giorno. Come si vede, non si tratta mai di quantità critiche, e ognuno agisce un po' in base alle sue convinzioni.

3-FABBISOGNO-La Drug&Food Admin. ha stabilito il sbisogno giornaliero di vitamina C in 60 mg al giorno. Qualcuno suggerisce una dose un po' più bassa, ma siamo attorno a questo valore (50 mg). Il fabbisogno in certe situazioni (es. gravidanza) può aumentare, ma siamo sempre vicini a questi livelli.


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