nota=Non
ho messo gli indirizzi e-mail di chi mi scrive.
Qualcuno potrebbe desiderare che le metta (in modo da essere contattati da altre persone che hanno lo stesso problema o hanno la soluzione del problema) e qualcun altro no. Se volete che posti il vostro indirizzo e-mail ditemelo! |
nota=Molte
domande e risposte interessano sia il diabete che l'alimentazione a scopo
di dimagramento.
Per questo ho deciso di mettere le varie lettere nella stessa pagina. Per non annoiare tuttavia chi non è interessato proprio ad uno dei due temi, metto le lettere dedicate prevalentemente al diabete su fondo grigio, e quelle dedicate prevalentemente alla dieta (che interessa però anche i diabetici!) su fondo verde... |
C'E'
ZUCCHERO E
ZUCCHERO Ti
ho chiesto la tabella degli zuccheri perche' ho un figlio ( 7 anni) che
e' diabetico. Mi chiedevo ; se tutti i farinacei sono assimilati sotto
forma di zucchero, credo che tra di loro ci siano % diverse ??? O sbaglio
?? Ciao
Si,
la percentuale di zuccheri è la percentuale di glucidi presente
in essi. Tutto il glucide (ad esempio, l'amido della farina) viene trasformato
in glucosio.
2-Al contrario, nel diabete II (di cui parlo diffusamente nelle mie pagine) il problema comune e' quello di diminuire l'apporto di calorie in generale, perche' si tratta quasi sempre di soggetti in sovrappeso. In
conclusione: la dieta è fondamentale per entrambi i tipi di diabete,
nel diabete di tipo I (dei giovani) il fine della dieta sta nel dosare
la quantità di zuccheri che vengono rilasciati nell'arco della giornata,
nel diabete di tipo II si tratta magari di lasciare gli alimenti dolci
o i farinacei così come sono ma di diminuire (ad esempio) i grassi
o tutto il cibo, in quanto il problema qui è spesso l'apporto calorico
eccessivo.
PERCHE'
IL DIABETE 2?
Vorrei
sapere perché lei tratta sopratutto il diabete di tipo 2, non vorrei
che qualcuno lo considerasse come se lei stesse compiendo una discriminazione
nei confronti dei bambini che sono ammalati più gravemente.
Spero
che nessuno lo interpreti come lei teme. Ho scelto di porre in rete delle
pagine italiane dedicate al diabete di tipo II ( il diabete dell'adulto,
per intenderci) perché è quello più diffuso. E poi
perché vi sono in Italia ed altrove molte persone che non sanno
neppure di essere ammalate, perché se ne parla poco. In terzo luogo,
il diabete di tipo "giovanile" ha bisogno
saluti
QUALE TASSO? Ho
fatto una visita e mi hanno dato degli ipoglicemizzanti orali. Vedo che
pero' mi danno alcuni disturbi, e vorrei ridurre la loro assunzione. Misuro
in casa la mia glicemia, e vorrei sapere fino a che punto posso lasciar
salire il glucosio senza aumentare la dose?
Le
suggerisco senz'altro di far presente al medico che l'ha in cura i disturbi
di cui lei mi accenna e che non mi specifica meglio. Sentirà poi
un suo parere, non posso sostituirmi al suo curante. Per rispondere invece
al quesito generale, in genere si considera accettabile un tasso di glucosio
nel sangue simile a quello che si ha in condizioni normali. Attenzione
però: il valore di 0.9 che viene dato come valore normale, è
il valore a digiuno. Se un diabetico sale (anche a digiuno) a 1.2 o 1.3
non viene considerato una catastrofe, perché si pensa che possa
"tenere" anche per tutto il giorno i valori che (nel soggetto normale)
potrebbe esservi solo in certi periodi (es. dopo dei pasti ...succulenti...).
AL POLSO Lunedi 7/4/97 ho portato mio figlio al Day Hospital per i soliti controlli ed ho sentito dire che ci dovrebbe essere in commercio un reflettometro da polso, tipo orologio. Tu sai qualcosa ???? (Ho telefonato alle maggiori case che producono reflettometri, ma non mi hanno saputo dire nulla.) Dovrebbe essere un apparecchio che non solo funziona da refrattometro, ma che consente la raccolta di dati vari (somministrazione di insulina, ecc.). Lo si porta al polso in modo che i dati immagazzinati siano disponibili e sempre "attaccati" al paziente. Ad esempio, è utile nel caso un bambino diabetico venga trovato in stato di coma. L'apparecchio si chiama "Romeo", e può essere collegato ad un secondo apparecchio "Giulietta", che può scaricare i dati in esso contenuti. Si tratta di un apparecchio interessante per il diabete di tipo I, di minor interesse per il diabete dell'adulto, a cui viene principalmente dedicato questo sito. Con
i migliori saluti
|
OBESI
E NON
Visitando
il suo sito mi sono convinta
Simona *** Al
riguardo vi sono opinioni differenti, e dati contraddittori.
Sono stati fatti altri studi, più recenti, in cui pare addirittura che una grossa quota di obesi abbiano sviluppato gli anticorpi ad un certo virus. Vi sarebbe dunque perfino un virus che congiura contro gli obesi... In
mezzo a questi studi vi sono delle valutazioni su certi meccanismi ormonali,
che coinvolgono i recettori posti sulla superficie delle cellule. Allo
stato delle cose, gli studi fatti non hanno concluso nulla di definitivo.Intanto
che un ennesimo studio dica la parola "fine" su questo problema, mi pare
che in effetti vi siano persone che mangiano molto di più di altre,
ma che non ingrassano.
Cerco
di spiegarmi meglio: vi sono delle persone che prima sono ingrassate, poi
mangiano come una persona magra, e dicono: "ma perché io sono grasso
e quello è magro se mangiamo uguale?".
saluti
HO
LETTO UNA DIETA..
Ho
trovato su una rivista una dieta alternata, per cui si deve mangiare un
giorno di tutto e un giorno stare a dieta.
Angelo (Galactica) No,
non mi sento schierato verso una posizione o l'altra. Mi sento schierato
solo per le diete che funzionano e che non provocano danni.
1-è impossibile ingrassare se si introducono meno calorie di quelle che si mangiano 2-certe diete richiedono (a parità di efficacia) meno sacrifici di altre. 3-certe diete fanno male alla salute 4-dietro
certe diete ci sono un sacco
Se
al di là di queste considerazioni certe si trova una dieta
saluti
FARMACI PER DIMAGRIRE Sono
un medico di Genova.
Purtroppo con "tutto quel che riguarda i farmaci anoresizzanti" mi chiedi una specie di libro, e forse anche piu' di un libro... e quindi ti prego prego di scusarmi se rispondero' solo sommariamente alla tua (impegnativa) domanda. I principali
anoresizzanti sono la fenfluramina (DIMA-FEN, PONDERAL) e e la dexenfluramina
(GLYPLOIX, ISOMERIDE...). La prima è più comoda in versione
"retard". che si traduce in una capsula al giorno per bocca.
Sono
anche da sconsigliare in tutti i pazienti con qualche problema di ordine
psichiatrico, e in particolare queste molecole possono dare dei sintomi
depressivi in persone che "covano" questa sindrome anche in maniera latente.
Quindi, attenti alla depressione!
A fronte di questi problemi offrono (a mio modesto modo di vedere) dei risultati clinici del tutto modesti, al punto che (su molti pazienti che ho visto assumerli) non sono sicuro che neppure uno ne abbia tratto un sicuro e certo giovamento. Mi
sono convinto (senza alcuna preclusione preventiva) che l'azione che esercitano
sulla psicologia dell'assunzione del cibo sia uno (ed uno solo) dei fattori
che giocano il loro ruolo nelle pulsioni relative all'assunzione di cibo.
Cerco di spiegarmi meglio: sono convinto che cio' che spinge una persona
a sovraalimentarsi sia un insieme di cose complesse e che non possono essere
semplicemente ricondotte alla "spinta" su cui agisce il Ponderal o gli
altri farmaci più o meno analoghi. Ho verificato in genere un problema
molto grave: quasi tutti (lasciami dire, tutti quelli che ho conosciuto
io ) hanno riposto in questi farmaci delle speranze eccessive. Questo ha
fatto in modo che trascurassero il fondamento del dimagramento: la correzione
delle abitudini alimentari. Mi sono dunque convinto che possono avere un
qualche ruolo, ma escludendo una bella quota di pazienti, e sopratutto
non sono sicuro che aiutino molto.
Sono stati fatti degli studi su dei gruppi che associavano dieta + associazione tra fentermina e la fenfluramina, si è visto che a medio termine perdevano piu' peso questi gruppi che quelli trattati solo con la dieta, ma era del tutto necessaria la dieta, senza di quella le cose non stanno in piedi. A lungo termine poi le cose non sono per niente chiare, non risultano vantaggi nella diminuzione di peso con i farmaci rispetto a quelli senza farmaci. Oltre ai farmaci indicati segnalo anche Fenteramina, Dietilpriopione e Mazindolo. Con la famosa scoperta della leptina si sono aperte nuove speranze sugli anoresizzanti, e il relativo meccanismo e interazione ormonale potrebbe gettare nuova luce sugli oscuri meccanismi della regolazione del grasso: ma sono cose ancora tutte da vedere. In conclusione: pare che i farmaci che abbiamo oggi da soli non servano a niente, che assieme ad una educazione e controllo servano solo a medio termine. E comunque danno un qualche risultato solo se inseriti in un programma complesso e accurato. saluti
BEATI I GRASSI Mi
chiamo Andrea. Vi scrivo perché vorrei da voi delle risposte sull'alimentazione.
Vorrei sapere per quale motivo mangio tantissimo, ma non riesco ad ingrassare.
Sono alto 182 cm e peso 69 Kg.
Mettero'
la sua lettera assieme a quelle degli altri visitatori, perche' credo lei
sia in una condizione magari (sgradevole per lei) ma in apparenza invidiabile
per la maggior parte delle persone.
Se
tutto è a posto (ripeto "se") i cibi che aiutano ad ingrassare sono
naturalmente quelli che contengono molte energie a parità di peso;
quindi (oltre che "mangiare molto" come dice lei ) si tratta di scegliere
dei cibi molto energetici. Questo non va fatto solo applicando le norme
dietetiche per il dimagramento al contrario.
lorenzo |