La dieta contro i calcoli renali
 

PER EVITARE IL RIPETERSI DI ESPERIENZE DOLOROSE E' stato detto che chi ha sofferto una volta di calcoli renali, è probabile che tenda a soffrirne ancora, salvo che siano state rimosse la cause, e non solo i calcoli che ne sono l'effetto. Ad esempio, una certa disfunzione metabolica porta ad un aumento di ossalati. Questi generano i calcoli. Occorre andare a guarire la malattia primaria, non limitarsi a eliminare i calcoli man mano si formano...
Ma vi sono molti casi in cui chi ha sofferto di calcoli renali non sa bene quale sia la causa precisa della sua malattia, oppure non si sa bene come curare la malattia primaria; e quindi teme che i calcoli possano formarsi di nuovo. Non si tratta di un'esperienza piacevole, perche' i calcoli tendono a dare delle coliche molto dolorose. E' quindi del tutto naturale che queste persone (e le persone che non vogliono provare la prima volta cosa significa soffrire di calcoli) chiedano una dieta adatta, che allontani la formazione di calcoli.
In realtà non esiste una dieta precisa ed universale per evitare che si riformino i calcoli. La precauzione migliore non è infatti quella di mettersi a una certa dieta; è invece (senza dubbio!)  quella di mettersi a bere molto. Da qui in poi, dipende molto dal tipo di calcolo di cui si ha sofferto.

CALCOLI DI URATI
Si può adottare una dieta povera di purine. In pratica, la dieta adatta è quella di chi soffre di gotta. In linea generale, si ha una dieta che è un po' tutto il contario di quella che si dà ai diabetici: si raccomanda qui di diminuire il consumo di carne a favore di pasta, pane, farinacei e comunque di glucidi. Ottimi la frutta e la verdura. Vale anche qui il solito discorso sulle fibre: se uno non deve aumentare di peso, meglio non buttarsi su troppi glucidi, e preferire cibi di origine vegatale, relativamente poveri di proteine, ma con un nunero di calorie abbastanza basso. In questo caso è di solito preferibile adottare delle acque minerali alcaline, per compensare la presenza di acido urico e prevenire l'acidificazione delle urine; acidità che favorisce la precipitazione degli urati.

CALCOLI DI OSSALATO
1-Quando vi è una ossaluria congenita, si è visto che è inutile dare una dieta povera di ossalati. Gli ossalati che generano i calcoli sono infatti prodotti dall'organismo, e la loro presenza o meno nell'alimentazione ai fini pratici è del tutto irrilevante. Qualcuno sostiene che è utile somministrare 100-200 mg al giorno di vitamina B6, altri sostengono che questo non è sempre utile, dovrebbe essere il medico a suggerire cosa è meglio fare. 2-Quando invece l'ossaluria è acquisita, dovuta es. a insufficienza ileale, ecco che la riduzione dei cibi che contengono ossalati è d'obbligo. Quali sono i cibi da evitare?
a-I cibi ricchissimi di ossalati sono il cacao, le barbabietole rosse, gli spinaci, erbe aromatiche come l'acetosella, il prezzemolo, e poi il rabarbaro e il the.
b-Sono ricchi di ossalato (n maniera minore) anche il cioccolato (perchè contiene -poniamo- un 50% di cacao) e poi carote, sedano, fagioli, e in generale gli agrumi.
Anche certi frutti secchi (come i fichi o le prugne) sono a rischio, ed è meglio consumarli con grande prudenza. Nel caso di ossaluria patologica moti medici proibiscono in assoluto i cibi contenuti nella categoria a-, e permettono in piccole dosi i cibi della categoria b-.
Si tratta di una direttiva secondo me piuttosto discutibile, perchè quello che conta non è l'introduzione assoluta di ossalati, ma relativa alla quantità di urina. In altre parole, ad una persona che beve mezzo litro di acqua al giorno dovrebbe essere vietato qualunque alimento anche contenuto in b-, ma per chi beve molto anche una caramella al rabarbaro o un cucchiaino di cacao nel latte non genera effetti catastrofici. Ma in fondo si tratta pur sempre di una buona regola: si deve bere molto, evitare quanto più possibile i cibi della categoria a-, e stare molto attenti ad evitare eccessi nei cibi della categoria b-.

CALCOLI DI CALCIO A chi ha sofferto di calcoli di calcio si dà evidentemente una dieta povera di questi sali. In fondo l'utilità di questa dieta non è del tutto certa, ma a mio avviso si tratta pur sempre di una buona precauzione, almeno da tenere presente. Poi ognuno agirà come crede, magari sostituendo (quando ne ha voglia) un componente dell'alimentazione con altri.
1-Gli alimenti molto ricchi di calcio sono certa frutta secca (mandorle, noci...) e in generale i formaggi e i derivati del latte.
2-Gli alimenti ricchi di sali di calcio sono latte, yoghurt, certi ortaggi (broccoli, spinaci, indivia...)
Anche qui valgono le considerazioni fatte per l'ossaluria: una regola sarebbe quella del divieto assoluto per la categoria a- (niente formaggi, niente frutta secca...) ed evitare gli alimenti in b-. Anche qui, tutto va preso con un po' di critero, e commisurato alla quantità di acqua che si beve. Cosa intendo per criterio? Faccio un esempio: una spolveratina di formaggio sulla pastasciutta porta meno calcio che l'assunzione quotidiana di una buona dose di gelato o di yoghurt...

 
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1-E' molto importante ricordare che anche chi ha avuto dei calcoli di ossalato deve stare attento a non eccedere in calcio e viceversa, perchè quello che conta è la capacità delle urine di tenere disciolta una certa quantità di sali in assoluto. Se si riducono gli ossalati del 10% ma si aumentano i sali di calcio del 20%, ecco che le urine restano comunque sovrassature, non riescono a tenere disciolto nè l'ossalato (anche se ridotto in quantità) nè il calcio; possono quindi provocare calcoli sia di ossalato che di calcio.
2-Per un programma dietetico decente occorre consultare un buon medico; queste informazioni sono date a scopo di cultura generale. Serve infatti valutare non solo se vi è ossaluria o calciuria, ma il grado di saturazione delle urine, e la loro acidità. Urine più o meno acide possono "tenere in sospensione" i sali in modo diverso, in relazione al tipo di sale.
3-Per concludere questo capitolo, diciamo che la dieta povera di questo o di quello può essere utile in certi casi molto specifici, a volte è inutile, a volte la sua utilità è controversa. Ciò che veramente previene i calcoli urinari non è l'astensione rigorosa da certi alimenti, ma l'aumento dell'acqua che si beve. Come si va dicendo un po' in tutta questa sezione, bere molto conta di più della dieta, anche se una dieta accorta ( e seguita con buon senso) costituisce uan precauzione del tutto ragionevole.


 

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