Spendere energie
 

QUANTO SI SPENDE CON L'ESERCIZIO FISICO? U n pò in tutto il sito si ripete come per un tormentone che per scendere di peso (o almeno per ridurre il grasso) servono due cose: a-dieta b-esercizio fisico. Non ostante questo ricevo parecchie e-mail in cui mi si dice: "io non posso fare esercizio fisico", oppure "vorrei un programma di allenamento atletico che faccia spendere più energie di quelle che incamero, perchè non riesco a mettermi a dieta".

Il rifiuto di fare esercizio fisico è piuttosto comune, e (lo si trova ormai anche sui manuali) è diffuso sopratutto tra ledonne, molte delle quali sono disposte a sacrifici inenarrabili sul cibo, ma guai a cambiare stile di vita e frequentare una palestra o fare un po' di bicicletta al giorno.
Se si dice che per diminuire il grasso servono entrambe le cose, non lo si dice per cattiveria o per qualche interesse economico nascosto; ma proprio perchè servono tutte e due le cose. Sono stati fatti delgi studi sperimentali e si sono viste due cose:

A-con la sola restrinzione calorica molti pazienti lasciati a sè stessi tendono a ridurre l'attività fisica. Si sentono più facilmente stanchi, e riposano di più, evitano la fatica, eccetera. Questo comporta un "risparmio" di calorie che può compensare (in tutto o in parte) le restrinzioni imposte dalla dieta!
QUINDI: Riducendo l'apporto di energia pare che anche il metabolismo diventi più efficiente, tenda a risparmiare l'energia che gli viene fornita, pur di mantenere costante il grasso presente nell'organismo.

B-con il solo esercizio fisico e la dieta libera si tende a mangiare di più. Molti (una volta finito l'esercizio, l'attività o la palestra e sono sufficientemente allenati) hanno la sensazione di un periodo "refrattario" alla fame. Ma è uan sensazione che tradisce, perchè dopo un po' la fame aumenta. Ad esempio, quando uno è al mare e sta nell'acqua, magari mentre nuota non gli viene fame, e neppure mentre si asciuga. Ma la sera ecco che mangia molto di più di quando fa una vita sedentaria. L'aumento dell'esercizio fisico porterebbe insomma un aumento immediato della fame solo nei primi tempi, quando non si è allenati. Quando ci si allena la maggior fame è meno accentuata e immediata, ma porta comunque a mangiare di più anche se a distanza di tempo.
QUINDI :Aumentando il dispendio di energia anche le richieste dell'organismo aumentano, anche se in modo non immediato ed appariscente, e una dieta libera tende a soddisfarle.

Una domanda legittima di chi si mette a fare attività fisica è la seguente:"quando spendo a nuotare, a correre in bicicletta, a camminare, ecc.?". La domanda è legittima ed è molto importante, ma -ripeto- non occorre lasciarsi ingannare e tener conto che in ogni caso l'attività va accompagnata da un controllo dietetico. Per questo ho ripetuto la storia della necessità sia dell'esercizio che delal dieta.
Vediamo qui "quante calorie" consuma ciascuna attività fisica. Diciamo subito che vi sono inq uasto campo dati discutibili e contradditori. Il perchè lo vedremo più avanti. Provo a fare una tabellina con alcune attività, e il dispendio energetico per ciascun minuto in cui vengono condotte:
 

attività  Cal. bruciate per minuto di attività
sci di fondo  10-15
corsa 10-12
squash e simili (singolo) 8-11
squash e simili (doppio) 6-8
canoa/barca a remi 7-11
nuoto (crowl) 8-10
bicicletta 5-10
camminare 5-7
tennis (singolo) 7-10
tennis (doppio) 5-7
pattinaggio
(su ghiaccio o a rotelle)
5-10
ballare (rock) 4-6
ballo liscio 5-8
classe di ginnastica aerobica 5-8
Di primo acchito si pososno notare due cose.
1-La valutazione delle calorie spese (senza le considerazioni che riporteremo alla fine di questa pagina) è un po' deprimente. Per "meritare" un panino da McDonald's (un big-Mac da 560 Cal) occorrerebbe fare una corsa per circa un'ora, o fare ben due ore di ginnastica. Due ore sono tante. Non prendiamo neppure in considerazione oltre un'ora di nuoto senza intervalli. Notate che quest'"ora e qualcosa" di nuoto serve solo a "bruciare", a compensare un panino big-Mac, non fa scendere di peso se lo si mangia! Occorre poi provvedere a "compensare" il resto, quello che si mangia durante il giorno!

Questa considerazione sconsolante da un lato ci dovrebbe convincere della necessità (oltre che impostare un po' di sport nella nostra giornata) anche di prendere uno stile di vita generale diverso: e ci spiega perchè un tipo di lavoro più attivo (condotto per quasi otto ore al giorno) porti ad un aumento enorme di spese energetiche, più che condurre un lavoro sedentario e poi contrastarlo con mezz'ora di corsa.

PRIMA CONCLUSIONE. Da qui si comprende il consiglio dato in questo sito a suo tempo: ovvero, è bene fare in modo che vi sia un'attività generale superiore. Fare una rampa di scale senza ascensore, non posteggiare l'auto nel posto più vicino all'ufficio o al supermercato e raggiungerli poi a piedi, non stare troppo tempo in poltrona, avere insomma mille occasioni durante il giorno di esercitare un po' di attivià fisica, senza confinarla in un solo momento preciso.

SECONDA CONCLUSIONE. Anche mezz'ora di attività fisica la giorno è senza dubbio meglio di niente. Dieci Calorie al giorno a lungo andare (e a parità di dieta) possono fare la differenza tra una persona che sta bene e una persona troppo grassa!
Tra le lettere ne troverete una di un visitatore che afferma: "per ragioni di lavoro non posso svolgere attività fisica, e quindi...". Non è la sola lettera che ho ricevuto che parla in questi termini. Ne ho ricevute diverse. A tutti costoro avrei voluto rispondere come a quel signore: "mi incuriosice sapere che mestiere fa, visto che tra le migliaia di professioni che io conosco (da insegnante di filosofia a restauratore di mobili, da presidente degli Stati Uniti a casalinga, da taxista a pony express, da donna delle pulizie a medico della mutua, da vigile urbano a gommista a editore librario a conduttore televisivo o bigliettaio delle FS), ebbene so che in tutti questi mestieri vi sono persone che fanno sport, e spesso lo fanno in modo significativo."
Non vuole -la mia- essere una sgridata o indisporre qualcuno. Vuole far solo notare che spesso (più o meno inconsciamente) ciascuno di noi va a prendere delle scuse che possono essere facilmente smascherate...

1-La valutazione delle calorie spese non può che essere approssimativa. In altre parole, è difficile dire "ho perso tante o tante altre calorie perchè ho camminato un'ora, perchè ho giocato a tennis mezz'ora", e così via. Infatti ciascuna attività può far perdere un numero di calorie che va dalla metà al doppio, ed anzi anche di più. Dipende
a-dall'impegno che ci si mette (un conto un'amichevole di tennis contro la nostra zia di settant'anni, un'altro una gara agonistica...)
b-dipende dall'allenamento (un conto è quel che spende a fare 100 m di stile libero un atleta che li fa tutti i giorni, un altro conto del tutto diverso quel che spende un impiegato sedentario che non fa sport da anni, qui potremmo arrivare ad uno stato semicomatoso...)
c-dipende dalla situazione ambientale o metereologica (es. caldo, freddo, umidità...)
d-dal tipo di attrezzo con cui si ha a che fare (un contro è fare una salita con una bici normale e un altro con una mountain bike, un contro è remare con una canoa da agonismo e un altro con una barca a remi di legno, eccetera eccetera).
A margine di questa considerazione, dirò che i dati riportati a volte mi paiono incredibili. Mi pare un po' incredibile ad esempio che ballare il rock in discoteca (ballo = 4-6) mi faccia perdere meno energia rispetto a quando mi faccio una bella passeggiata sul lungomare (camminare = 5-7). Mi pare anche incredibile che la corsa più leggera equivalga al massimo impegno nel nuotare a crowl a tutta birra (corsa=10-12, nuoto a crowl=8-10). Sono andato a controllare sulla tabella originale, e ho trovato che i dati confermano quanto ho scritto. La mia perpessità (in tutta sincerità) rimane.

E' TUTTAVIA SBAGLIATO PRENDERE IN CONSIDERAZIONE LE CALORIE SPESE PER OGNI MINUTO DI ALLENAMENTO! IL CALCOLO CHE VA FATTO NON E' QUESTO!!!

Come conclusione generale, occorre dire che non si deve prendere alla lettera il valore in calorie riportato sopra. In particolare, non occorre farsi scoraggiare dalla modestia delle calorie spese, per almeno due buoni motivi:

A - l'aumento del metabolismo non è limitato al solo periodo di attività fisica.
L'attività fisica incide sia nel periodo in cui è esercitata, sia sul periodo di recupero. Si veda a questo proposito la sezione dedicata all'allenamento e all'importanza capitale che hanno gli intervalli nell'allenamento. Durante questi intervalli il battito cardiaco, la respirazione, LO SVILUPPO DI CALORE (indice di consumo di materiale combustibile...) sono notevolmente aumentati. Questo significa che il dispendio di energie nel caso si vada in piscina e si nuoti una vasca e poi ci si riposi per un po', e poi si faccia un'altra vasca... e così via, ebbene, il dispendio non va calcolato solo sul periodo in cui si nuota, ma sulla somma tra intervalli e nuoto, più (per una certa dose) il periodo di recupero della fatica anche dopo la piscina, fin che non si torna riposati come prima, magari solo il giorno dopo!
Quando uno ha un fisico con una quota maggiore di massa muscolare, ha un fisico che (anche in condizioni di riposo!) consuma più calorie di prima!. Questo è un risultato davvero formidabile, perchè distribuisce un aumento di consumo delle calorie su tutte le ventiquattr'ore anche se ci si allena solo mezz'ora al giorno, e anche nei giorni in cui si deve saltare l'allenamento!
 

IN CONCLUSIONE DI TUTTO IL DISCORSO, ECCO IL TRUCCO:
 
NO 1-NON VALUTATE TANTO IL TIPO E I MINUTI DI ATTIVITA' FISICA A CUI VI VOTATE. 
QUESTO POTREBBE PORTARVI SEMPLICEMENTE A FARE DEI CALCOLI SBAGLIATI. 
SI 2-PROVVEDETE INVECE AD AUMENTARE LA VOSTRA MASSA MUSCOLARE, PERCHE' IL MUSCOLO "BRUCIA" ENERGIA ANCHE QUANDO SIETE A RIPOSO, E -SE SI CONSIDERA CHE GRAN PARTE DELL'ENERGIA SPESA NON LO E' PER L'ATTIVITA' FISICA AGGIUNTIVA MA PER IL MANTENIMENTO DELLE FUNZIONIVITALI- QUESTO VI PORTA AD UN COMPLEMENTO NON DICO UTILE,  MA DEL TUTTO ESSENZIALE PER LA DIETA, VISTO IL SUO EFFETTO COSI' VISTOSO!
 


 

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