IL DIABETE DI TIPO 2



 
 
MISURARE LA GLICEMIA IN CASA
La glicemia non è il solo indice che deve tenere presente chi è affetto da diabete di tipo 2.
Spesso la glicemia non è che uno dei parametri che valutano la situazione, assieme (ad esempio) all'assetto lipidico. (vedi la pagina dedicata agli esami di laboratorio).
Ma la misura della glicemia resta naturalmente un parametro molto utile, che indica ad esempio l'efficacia della dieta o (ancora di più) dell'effetto dei farmaci. Misurare la glicemia è una cosa che non costa molta fatica: ci si reca al mattino e a digiuno in un qualunque laboratorio di analisi e si fa un prelievo. Dopo mezza giornata (nei casi più favorevoli) o alcuni giorni (alla peggio) si può passare a prendere il risultato.

L'ALTERNATIVA
La glicemia può essere misurata anche in casa. Oltre ai 1-vantaggi economici (le striscie costano, ma costano sempre meno dei ticket) molti diabetici sono spinti ad usare questo metodo per la sua grande 
2-comodità (non si perde tempo ad andare al laboratorio, fare le pratiche, non si deve uscire di casa per tornare a prendere i risultati...) e (sopratutto!) per la sua 
3-immediatezza: il risultato è pronto immediatamente. E la verifica può essere fatta nel preciso istante in cui si sceglie di farla: a qualunque ora e in qualunque circostanza. Si può rivelare così se vi sono picchi e buchi nell'arco della giornata, prima o dopo i pasti, di giorno o di notte... e ogni qual volta viene il dubbio di essere in una situazione particolare per quel che riguarda i livelli di glicemia. Quindi, una maggior 4-flessibilità, ovvero la possibilità di un più ampio numero di applicazioni possibili.

I COSTI
Misurare la glicemia in un laboratorio costa attorno alle 15.000 lire. Se si va a fare la coda dal medico per la prescrizione, o comunque anche se si usa l'esenzione che è dovuta ai diabetici, la misura delle glicemia costa sempre 6000 lire. Con cinque o sei misurazioni in laboratorio ( o con il costo di una dozzina di tiket) si può comprare una macchinetta per misurare la glicemia in casa.
Occorre poi comprare una scatola di strisce reattive, ma (misurazione dopo misurazione) i costi dopo un po' si ammortizzano.
Alla fine, misurare la glicemia in casa costa sempre meno che farlo in laboratorio.

LA PRECISIONE
Quasi ogni paziente diabetico (anche molto anziano) ha imparato molto bene ad usare la macchinetta per misurarsi da solo la glicemia. Ma quasi ogni paziente diabetico mi chiede prima o poi: "ma siamo sicuri che i valori misurati siano giusti?". Costoro mi pongono una domanda molto difficile, perchè nell'ambito della precisione degli esami di laboratorio se ne vedono di tutti i colori.
Qui dovrei aprire una pagina lunga e dolorosa, ma vi annoierei con un sacco di descrizioni meticolose. Per portarvi un esempio di quel che può succedere, vorrei portarvi tre esempi.

1-lunedì 19 gennaio 1988 provo ad effettuare un prelievo ad alcuni pazienti diabetici. Provo ad esaminare il sangue con due machinette differenti, a ottengo tre risultati differenti. Allora chiedo ad un paziente di usare il suo sangue per tre macchinette, e (dalla stessa persona nello stesso istante) ottengo: 108, 112 e 139. Quale dei tre è il valore giusto? 108 è un valore ai limiti della norma, io suggerirei al paziente di andare avanti così. Se fosse 139 direi invece al paziente di darsi da fare, secondo me è un valore che invece sarebbe da correggere . Purtroppo non so cosa dire, perchè... il paziente e la situazione è la stessa! Non c'è da stare molto allegri.

2-La cosa mi pare preoccupante, e allora alcuni giorni dopo (mercoledì 21 gennaio 1998) provo a fare una glicemia sulla stessa persona, in due laboratori diversi di Milano, di cui uno è quello dell'Istituto S.Raffaele. Riscontro i dati con il Glucometer Elite della Bayer. Risultati:

LE LETTURE SONO:

22/1 ore 9.30 A:M:Pacini 106 
(valore massimo indicato come riferimento:110)

22/1 ore 9.50 Glucometer Elite Bayer 0.95

22/1 ore 10 S.Raffaele 107 
(valore massimo indicato come riferimento: 105)
 

Notate che i due laboratori usano due standard diversi, per cui la glicemia del paziente è nella norma secondo la società Pacini s.rl., mentre è leggermente fuori norma (pur avendo un valore assoluto quasi identico) per il S.Raffaele. Il glucometer rappresenta tuttavia lo scarto maggiore rispetto a entrambi. I valori di 106, 0.95 e 107 appaiono dunque un po' più vicini di quanto non siano in realtà, dove sono più diversi. Oltre a questo, occorre considerare che la misurazione del glucosio sul siero, sul plasma, sul sangue intero e sul sangue capillare hanno una certa percentuale di diversità; ma se le cose fossero secondo i risultati descritti sopra, ci sarebbe da tirare un sospiro di sollievo, e potremmo restare soddisfatti.

3-Conclusioni. Se le misurazioni della glicemia oscillassero dentro un 10% potrei anche considerare la cosa accettabile. In fondo la differenza tra 106/110 e 107/105 non è molto significativa, almeno per un paziente che sa già di essere diabetico.
Anche il risultato del glucometer (se stesse in queste proporzioni con i dati di laboratorio) rappresenterebbe comunque un buon punto di riferimento.
Ma che dire di quella macchinetta che mi aveva dato 139 quando lo stesso Glucometer che si è cimentato in questo confrtonto mi aveva dato 108?
Si potrebbe dedurre da questa esperienza che di alcune macchinette ci si può fidare, di altre meno. 

Quella che vi ho portato è solo un'esperienza tra le mille che ho fatto, e che mi porta a dare un suggerimento: se scegliete di usare una macchinetta per l'auto-controllo della glicemia, non fidatevi sempre e solo dei risultati di quella.
 
 

RACCOMANDAZIONI

A fronte all'incertezza nella precisione delle analisi, si suggeriscono alcuni espedienti perchè nessuno di voi vada avanti anni convinto di avere dei valori glicemici che invece risultano errati, con grave pregiudizio della vostra salute. I consigli sono quelli di una verifica della glicemia, ma anche di una verifica (ogni tanto) del metodo usato confrontandolo con altro tipo di misurazioni... In particolare: 
 

1-All'inizio delle vostre auto-misurazioni fate due o tre esami in laboratorio (es. uno alla settimana) controllando allo stesso giorno e alla stessa ora il risultato della vostra macchinetta.

2-E poi -ogni tanto, ad esempio una volta al mese o ogni tre mesi- fate una verifica in laboratorio, che vi confermi che tra i controlli che fate voi e quelli fatti in laboratorio vi sia una certa corrispondenza. Potete così tenere conto che i valori della vostra macchinetta sono (ad esempio) sempre un po' più alti o più bassi del valore reale.

3-Vi raccomando di tener contro delle diverse tecniche usate dai vari laboratori. Nel libretto di istruzioni della vostra macchinetta ci sono i valori normali del glucosio per la tecnica usata nella vostra macchinetta specifica, sui fogli che vi vengono dati dal laboratorio vi sono i dati relativi ai valori rispetto alla loro tecnica.
Vi do questi suggerimenti in modo del tutto disinteressato (non collaboro con alcun laboratorio nè vendo macchinette) e vi metto in guardia perchè non vorrei che -attratti dalla grande comodità ed economicità delle macchinette- finiate per controllare dei valori del tutto teorici che nella realtà non hanno molto a che fare con la vostra glicemia reale...


TEST

GLUCOMETER 
ELITE 


(BAYER)

E' un oggetto molto piccolo, sta comodamente anche nel taschino di una giacca. Il suo costo è ragionevole, usa una batteria che dura a lungo. Sulla sua precisione non posso dire molto, vale il discorso generale: mi risulta a tutt'oggi difficile valutare quale sia il metodo più preciso, anche dopo aver fatto prove e verifiche con procedimenti di laboratorio a non finire. .. 

Utilizza una specie di piccole "strisciette" rigide e trasparenti, contenenti il reattivo (vedi la figura sotto) che si inseriscono nella macchinetta, e poi si appoggiano sulla goccia di sangue. Il sangue viene assorbito automaticamente Quando il sangue raggiunge l'elettrodo, inizia a partire (ancora in modo automatico) il conteggio dei due minuti per la misurazione: i secondi appaiono sul display, e quando il dato viene visualizzato un segnale acustico avvisa l'utente che il dato è pronto. 

Vi è la possibilità di memorizzare alcune misurazioni precedenti, una dopo l'altra, inserendo un apposito "finto-elettrodo". 

In conclusione, quasi tutte le operazioni sono automatizzate: basta inserire la st riscia nel corpo dell'apparecchio, pungere il dito, appoggiare la goccia di sangue sulla striscia ed attendere. 

La gestione delle tarature è invece un po' complicata, meglio avere a portata di mano il libretto perchè ci si dimentica come si deve fare. A complicare un po' le cose occorre ricordare che ogni volta si inizia una nuova scatola di striscie, bisogna inserirne una fornita nella scatola che "tara" l'apparecchio per quel lotto di striscie. 
Ogni esame costa intorno alle duemila lire (il prezzo di una stricia). Purtroppo non è possibile "ritagliarle" come si può fare con altri sistemi (striscie reattive che si colorano).La reperibilità delle stiscie è buona..  

LIFESCAN
"ONE TOUCH" 


(JOHNSON)

Più grande della macchinetta della Bayer presentata qui a sinistra, il "Lifescan" della Johnson ha vantaggi e svantaggi. Il concorrente è probabilmente più igienico e più facile nella manutenzione. Per contro il Lifescan ha un'elettronica migliore, in grado di memorizzare automaticamente le misurazioni, di fornire delle medie statistiche sulle ultime misurazioni, ecc. 

La tecnica d'uso è molto simile: si inserisce la striscia nell'apposito vano, si aspetta che la macchinetta dia l'OK, e si appoggia il dito con la goccia di sangue su un cerchietto presente sulla striscia. 
In effetti la macchinetta della Bayer a sinistra è più comoda, perchè il dito non deve entrare nell'incavo, e si può "pilotare" meglio la goccia di sangue su una punta sporgente che non in un avvallamento dove non si vede bene dove cade. Qui non è insomma sempre facile "centrare" il cerchietto, sopratutto se si hanno delle dita piuttosto grosse...
Per altro, come detto, questa macchinetta fornisce statistiche e memorizza in modo più facile. 
Probabilmente la Bayer è migliore per un uso pubblico (Ospedali, ecc.) dove i vari pazienti possono toccare solo la striscia usa e getta, mentre qui si tocca una parte "comune" (l'avvallamento in plastica) che per altro è difficile da pulire perchè vicinissimo ai delicati organi di lettura.
Per un uso privato questa macchinetta è altrettanto efficiente e aiuta il paziente a ricordare le misurazioni precedenti.


Nella prima figura in alto, la macchinetta senza la striscia. Sul display è possibile visualizzare le ultime misurazioni. La macchina calcola anche la media statistica delle ultime misurazioni.
Nella seconda figura (subito qui sopra)  la macchinetta ha invece la striscia inserita e una goccia di sangue nell'alloggiamento. Sul display appare il valore misurato: 135 mg/mL
 

 

LA PAGELLA 


COMPATTEZZA..............10
TARATURE .....................5
PREZZO INIZIALE ..............6
PREZZO DELLE MISURAZIONI......5
COMODITA' NELL'USO NORMALE...9
REPERIBILITA'.......................10
PRECISIONE.........?

nota: le foto sono state scattate nel gennaio 1998 sull' esemplare effettivamente utilizzato per questo test,  grazie alla collabor azione di un paziente diabetico che si è prestato alla misurazione.

LA PAGELLA 


COMPATTEZZA..............6
TARATURE .....................5
PREZZO INIZIALE ..............7
PREZZO DELLE MISURAZIONI......5
COMODITA' NELL'USO NORMALE...8
REPERIBILITA'.......................10
PRECISIONE.........?

nota: le foto sono state scattate nel marzo 1999 sull'esemplare effettivamente utilizzato per questo test, grazie alla collaborazione di un paziente diabetico che si è prestato alla misurazione.

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NOTE

1 - Questa pagina è stata realizzata grazie alla collaborazione di un soggetto affetto da diabete che si è sottoposto ai vari esami volontariamente, allo scopo di realizzare specificamente questo servizio.

2 - Tutti gli apparecchi, il materiale di consumo e le analisi confrontate in questa pagina sono state regolarmente pagate nei modi e al prezzo richiesto AL PUBBLICO. 

3  - Queste misurazioni non sono quindi frutto di alcuna sponsorizzazione nè facilitazione particolare concessa  da parte di qualche laboratorio, Istituto o casa costruttrice.

4 - Per gli acquisti e per gli esami non è stato fatto ricorso al Servizio Sanitario Nazionale