INSULINA E’ un ormone prodotto dal pancreas, un organo situato a sinistra, un po’ più in basso dello stomaco e sopra gli intestini. L’ormone ha diverse azioni, e in sostanza abbassa la percentuale di glucosio nel sangue. Deve essere sempre prescritta e tenuta sotto controllo medico, ma il paziente che ne ha bisogno viene abituato ad una somministrazione quotidiana che può effettuare da solo. CHETOSI Quando nell’organismo non si riescono più a metabolizzare gli zuccheri, si passa alla demolizione delle proteine, per ottenere energia. L’uso eccessivo di proteine provoca la liberazione di lipidemia (gassi nel sangue) aumento di colesterolo, aumento dell’azoto e della creatinina. Il fegato non riesce a metabolizzare del tutto le proteine, e nel sangue si ha una eccessiva quantità di “corpi chetonici”. Quando questi sono eccessivi, il paziente cade in stato di chetosi prima, e poi di precoma e infine di coma. Lo stato di chetosi è verificabile con l’esame del sangue (dosaggio dei corpi chetonici) . Ancor più facilmente, può essere rivelato con un semplicissimo esame delle urine (si immerge uno stick nelle urine e si guarda il colore che assume). E’ un esame tanto semplice che può essere effettuato da chiunque. Gli stick sono in vendita nelle farmacie. Un sintomo caratteristico del paziente chetosico è l’odore dell’alito, che è molto caratteristico (un odore penetrante di frutta inacidita). PRE-COMA Quando la chetosi diventa importante, il paziente entra in uno stato di pre-coma: si tratta di solito di uno stato transitorio e breve che preannuncia il coma. Il pre-coma è caratterizzato da : 1—una profoda stanchezza 2-l’alito ha l’odore di frutta acida o assume le caratteristiche dell’acetone. 3-stato irritabile, ansioso, agitazione, fino alla sonnolenza e alla riduzione della lucidità mentale. Spesso vi è mal di testa, i discorsi si fanno confusi o le parole risultano difficili e strascicate 4-vi è il rifiuto del cibo, spesso vomito e dolori allo stomaco, non raramente diarrea. 5-Vi sono anche dei disturbi della respirazione, tra cui è molto caratteristico il cosiddetto “respiro di Kussmaul”, ovvero una introduzione lenta dell’aria e una espirazione rapida; ma si tratta di un sintomo che può mancare. Si fa la diagnosi di precoma diabetico mettendo insieme questi sintomi de effettuando un semplice esame delle urine (per constatare la presenza di corpi chetonici). COMA Il coma è uno stato in cui si ha la perdita delle coscienza, della sensibilità agli stimoli, dei movimenti volontari e alcuni riflessi. I battiti cardiaci sono aumentati (sentendo il polso si hanno battiti leggeri e frequenti, oltre i 100), la cute è pallida e secca, vi sono scarse urine, l’alito sente di frutta acida o di acetone. La diagnosi di coma diabetico è bene sia posta da un medico, in quanto vi sono delle manovre da compiere per verificare la presenza di certi riflessi; ma si può verificare facilmente da parte di chiunque la presenza di corpi chetonici nelle urine mediante un semplicissimo esame: si immerge uno stick nelle urine e si osserva la variazione di colore confrontandolo con una scala fornita con lo stick. Gli stick sono comunemente in vendita nelle farmacie. Quando un paziente è in coma diabetico occorre intervenire; si ha un grave rischio di morte, che interviene dopo un giorno o due di coma. Il coma diabetico è un rischio tipico del diabete grave e non curato di tipo I, ed è del tutto improbabile nel diabete di tipo II o dell’adulto. GLICEMIA
parola composta da glic (radice
di "zucchero, o glucosio...) e emia,
dal greco "aima", ovvero"sangue". La glicemia indica il livello di glucosio
nel sangue. Viene espressa in mg/ml e i suoi valori normali dipendono
dal tipo di procedimento utilizzato per la misura in ciascun singolo laboratorio.
Un buon laboratorio specifica dunque (accanto al valore misurato) anche
il valore normale o per lo meno la tecnica usata. Nel caso della glicemia
questo nella maggior parte dei casi il valore normale dovrebbe aggirarsi
tra i 105 e i 110 mg/dl. GRASSI
- LIPIDI Una alterazione dei valori normali dei
grassi nel sangue è spesso uno dei primi segni che indicano che
ci si sta ammalando di diabete di tipo II.
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