Le azioni di questo ormone sono varie e complesse. Possiamo raggrupparle in quattro gruppi:  1-azioni sul glucosio. 
stimola altri ormoni “glicolitici” (come la piruvatochinasi, la fosfofruttochinasi...) ovvero stimola gli ormoni che favoriscono la demolizione del glucosio. Inibisce gli ormoni “glicogenetici”, ovvero quelli che favoriscono la sintesi del glucosio. In definitiva, l’insulina abbassa il livello di glucosio.

2-azione sui grassi. 
Inibisce un ormone (l’adenilciclasi) che attraverso una serie di azioni tende ad “utilizzare” (a scindere) i trigliceridi (grassi). Quindi, l’insulina agisce per conservare i grassi come tali, e fa in modo che il loro utilizzo non produca glucosio.

3-azione sulle proteine 
Facilita il passaggio degli amminoacidi all’interno delle cellule, facilitando così la costruzione di proteine. Anche in questo caso si evita che gli amminoacidi vengano scissi per essere consumati; l’energia viene così estratta dal glucosio, che viene abbassato (come detto) dall’azione dell’nsulina.

4-azione sui sali 
Facilita il passaggio di potassio all’interno delle cellule, e indirettamente agisce in modo che il corpo “trattenga” più acqua. La somministrazione di insulina può creare degli aumenti di peso che sono in parte transitori (ritenzione di acqua) in parte sostanziali (favorisce la conservazione dei grassi). Vi sono diversi tipi di insulina, e vi sarebbero molte cose da dire, ma la loro importanza pratica riguarda sopratutto i diabetici di tipo I. Anche se viene somministrata in certi casi e in certe fasi del diabete II (associata ad altri farmaci o da sola). 
Evidentemente la sua prescrizione, il suo dosaggio e il controllo della sua efficacia è un compito del medico.