le magrezze
Molti dei magri che si rivolgono ad un medico perché sono troppo magri, pensano di dover ingrassare. E anche coloro che non si rivolgono ad un medico, vanno alla ricerca di cibi molto energetici, che producano un bel pannicolo adiposo, ovvero che li facciano ingrassare. 
Gli uni e gli altri spesso sbagliano, e sbagliano di grosso.
Essi sono infatti portati a pensare che mettendo su un po’ di grasso assomiglino di più ai soggetti normali. Ovvero, pensano che il grasso arrotondi le loro forme, li renda più ben piantati e meno spigolosi. E invece spesso non hanno bisogno di grasso, ma di muscoli.

In altre parole, quello di cui necessita la maggior parte degli affetti da magrezza non è una dieta ipercalorica, ma un programma che faccia loro acquisire più muscolatura.

Questo programma sua volta comprende magari un particolare attenzione alla dieta, ma questa dieta deve sempre e comunque (con nessuna eccezione) essere inserita dentro quel programma di cui parlo qui sopra. Altrimenti il magro rischia di aumentare il grasso, deteriorare il proprio apparato cardiocircolatorio, rovinarsi insomma la salute. Se ‘ vero che sono più a rischio di infarto i grassi rispetto ai magri, è anche vero che l’arteriosclerosi e l’infarto possono colpire anche questi ultimi, ed in particolare quelli che hanno un cattivo rapporto tra muscoli e grasso. 
Molte persone a questo punto manifestano una certa perplessità. Vediamo due obiezioni che vengono fatte quasi ogni volta:

1- “se mi metto  a fare un esercizio fisico rischio di dimagrire ancora di più. Dottore, non è vero che lei suggerisce l’esercizio fisico anche a chi vuol dimagrire? E allora, perchè a me dovrebbe far aumentare di peso?”

Domanda acuta. Ma la risposta è relativamente semplice. Sia i grassi che i magri hanno l’esigenza di un incremento di muscolo. Nel primo caso per aumentare di peso, nell’altro caso per passare da un peso dovuto al grasso ad un peso dovuto al muscolo. Quindi, si parte da due problemi opposti per arrivare ad un uguale punto di equilibrio. La differenza sta nel fatto che nel caso dei magri si deve puntare ad un aumento della massa muscolare (discorso quantitativo) nel caso dei grassi si deve puntare ad un discorso qualitativo, di sostituzione della massa grassa (più voluminosa) con la massa muscolare (a parità di dimensioni è più pesante). La differenza di dimensioni tra il grasso e il muscolo a parità di peso significa già di per sé un eccellente dimagramento….

2- “Svolgo molto esercizio fisico, ma non ho tutti i muscoli di altre persone che vengono in palestra con me…”

Occorre tener conto della struttura fisica naturale di ciascuna persona. Una persona con ossa corte e muscoli naturali a parità di esercizio produce più muscoli di una persona che ha ossa lunghe e sottili, e che ha dei muscoli più lunghi e sottili. Non si deve pensare che con egli esercizi in palestra o in piscina si possa trasformare la silouette di Lara Croft in quella di Swarzenegger o (ancor peggio) viceversa… Occorre comprendere che la Natura ha prodotto dei corpi differenziati, e comprendere che è bello che sia così, e che ciascuno di noi (voi come me) si appartenga a questo ventaglio di differenziazione. Comprendo che la nostra società tenda a proporre un modello (e solo un modello) fisico. Ma sarebbe un impoverimento delle possibilità che abbiamo: ciascuno dovrebbe sentirsi bello o per lo meno adeguato nella propria qualità di differenziazione. 

A dire la verità l’obiezione più comune è quella del tipo: “col mio lavoro non posso”, “con la vita che faccio è impossibile”, “ho troppi impegni famigliari per fare sport…”. Ma (ragionando bene con ciascuno di costoro) invariabilmente (e anche qui senza eccezioni) si vede che si tratta solo di un alibi. 

1- Per lo più dovuto ad una naturale nostra ritrosia, vischiosità nel cambiare il ritmo di vita. 

2- Spesso sotto sotto vi è anche una certa ritrosia a entrare in ambienti nuovi e sconosciuti (la palestra, la piscina, la squadra) e vi sono all’inizio ogni tanto delle frustrazioni (arrivo io e sono il/la meno dotato/a, meno esperto/a, chi è meno pratico/a o abile…). 
Ma vorrei garantire che una volta superato questo primo impatto, oltre il 90% delle persone trova che il frequentare la palestra, la piscina o la squadra sia una scelta felice, e  non di rado diviene un appuntamento appassionante e atteso. 
 


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