Perchè
mai?
Domanda giustificata:
non è detto che la forma migliore per fare un po' esercizio
sportivo sia quella di darsi ad un'arte marziale.
Ma da qualche
forma di allenamento devo pur cominciare, ed è meglio cominciare
da qui che non dal descrivere per filo e per segno cosa dovete fare per
compiere una passegiata quotidiana o per fare alcune centinaia di metri
al giorno in bicicletta...
Quindi la
presentazione ha una sua utilità, perchè prima di buttarsi
occorre scegliere la disciplina.
E' probabile
che la forma di lotta più adatta a voi sia magari di più
difficile esercizio; perchè non trovate una palestra che la insegni
o perchè la palestra adatta è troppo lontana da casa vostra.
In questo
caso accontentatevi di un'altra arte, purchè non sia proprio inadatta.
E' infatti
meglio iniziare con un'arte medio-buona ma insegnata
bene che affidarvi ad un avventuriero che
ha aperto una palestra senza essere preparato e che si dichiara pronto
ad insegnare qualunque cosa gli chiediate.
Apprezzate
dunque coloro che vi diranno: "é una tecnica che non conosco, e
che non mi sento di insegnare", più di coloro che dicono: "lei mi
dica che arte vuole imparare e vedrà che io gliela insegno".
Un ottimo
insegnante in un'arte adatta a voi al 50 o al 60% vale di più che
un dilettante che non sa insegnarvi l'arte adatta..
nota= il testo seguente è
stato redatto appositamente per questo sito da Mark Elsberg 1-Akido
presentazione
E’ una classica arte "circolare", in
grado di aiutarvi a divincolarvi o difendervi, redirigendo l’attacco del
vostro avversario verso lui stesso. Una cosa molto tipica dell’Akido consiste
nel creare un movimento che operi una distrazione nell’avversario, e sferrare
il vero attacco mentre questo non se lo aspetta. Si tratta quindi di generare
un finto attacco che crea una finestra di tempo in cui si ha l’opportunità
di agire. L’Aikido per questo tempismo è un’ottima palestra per
i riflessi e la concentrazione mentale.
storia
L’Aikido nasce nel 1942, ad opera di
Morihei Ueshiba, che ha messo insieme delle esperienze tratte sia da alcune
lotte tradizionali giapponesi (kenjutsu) sia degli elementi filosofici-religiosi
(omotokyo). Quest’ultimo aspetto ha generato e giustamente genera molta
perplessità in coloro che vogliono praticare qest’arte per scopi
puramente professionali e di difesa personale. Ma davanti a questa parte
religiosa qualcuno si trova bene, ed altri male. Giudicate insomma l’Aikido
a seconda se vi sentite portati anche a delle tecniche tipiche delle arti
marziali "interne".
gare
Si hanno dei combattimenti in cui si
danno dei punteggi a seconda dell’abilità dimostrata nel difendersi
da attacchi armati (es. con coltello) e nell’immobilizzare o rivolgere
l’attacco contro l’avversario.
Vi sono tuttavia dei tipi di Aikido
che non prevedono delle gare, ma sono volte solo alla preparazione personale.
varianti
La più comune è quella
che fa uso di armi. Queste sono principalmente due: lo jo (una pertica
lunga tra il metro e il metro e mezzo) o il tanto. Il tanto è un
coltello, che nella tradizione dell’Aikido è di legno per renderlo
meno pericoloso durante gli esercizi, ma naturalmente gli esercizi sono
fatti in modo da tener conto che il coltello possa essere un’arma vera
e propria. Il coltello era inizialmente stato introdotto per simulare l’attacco
di un malintenzionato: il praticante dell’Aikido doveva affrontare l’avversario
armato e difendersi a mani nude evitando il coltello ed anzi volgendolo
contro l’aggressore. Da qui il coltello è passato ad essere anche
arma di offesa da parte di chi pratica l’Aikido.
gli esercizi
Gli esercizi di Aikido vengono generalmente
fatti in coppia, dove uno abitua l’altro alla prontezza di riflessi e alla
capacità di reagire sul tempo e in modo appropriato ed efficace.
2-CAPOEIRA
E’ una disciplina sudamericana, praticata
in Brasile, che viene fatta risalire da alcuni a una serie di movimenti
di lotta che risalgono al ‘500, quando i neri iniziarono ad essere resi
schiavi e condotti nelle piantagioni americane di canna. Questa lotta (secondo
la tradizione africana) oscilla spesso tra la danza e la lotta versa e
propria. In alcuni casi l’aspetto della danza ha avuto il sopravvento su
quello della lotta, in altri casi glie sperti in quella danza hanno adottato
alcune movenze per attaccare o difendersi, utilizzando quindi il Capoeira
come lotta vera e propria. Il Capoeira è oggi legato alla nazione
brasiliana, dove viene largamente praticato nelle sue varianti, che vanno
dalla danza pura dove la lotta è ricordata solo vagamente, all’arte
marziale. In particolare si è radicata nella zona di Bahja. Per
la sua presenza non troppo diffusa da noi e per la sua impronta spesso
più votata alla danza, viene giustamente giudicata poco adatta per
un uso professionale. Per altro adotta dei movimenti molto atletici, energici
e "muscolari" che la rendono adatta solo a persone dotate di grande agilità
e di buone prestazioni atletiche.
3-Cha-Ron-Ryu
disciplina recente (nata alle soglie
degli anni ’70) da Kim Soo, negli USA (Texas). Nasce dallo studio di varie
tecniche preesistenti, sopratutto l’Okinawa, e nasce come metodo di difesa
contro attacchi armati. Comprende tecniche per cadere e per liberarsi.
4-Coung Niu
Origine: disciplina di origine vietnamita.
Storia: Si è sparsa in occidente
negli anni ’70, ed ha integrato un po’ tutte le tecniche di combattimento:
dai tiri di boxe all’Aikido, dalle discipline vietnamite a quelle cinesi.
Insomma comprende un po’ di tutto, dove ciascuno utilizza cio’ che meglio
gli si addice.
5-Hap-ki-Do
Non è raro trovare qualcuno
che confonde questa disciplina con l’Aikido, che suona molto simile come
nome. Questa disciplina ha un’ origine controversa, appartiene di certo
all’area giapponese, ed è (nella sua forma attuale) contemporanea
dell’Aikido. E’ possibile che uno dei fondatori abbia studiato in Giappone
nello stesso periodo in cui lo ha fatto il fondatore dell’Aikido.
Vi sono dei Coreani che sottolineano
la somiglianza dell’Hap-ki-do con le mosse delle loro discipline tradizionali,
ed in effetti si differenzia non poso dall’Aikido, e richiama queste mosse
di tradizione Coreana.
Ha avuto un grande successo proprio
in Corea, dove è divenuto l’arte marziale preferita da parte della
classe dirigente di quel Paese. Come l’Aikido è una disciplina molto
"interna" e di tipo "circolare". Tende a cogliere la pressione dei movimenti
dell’avversario, e a volgerli a suo sfavore, adottando movimenti in cui
non si resiste alla forza ma la si devia.
Gli studenti iniziano con esercizi
da soli, e partono con colpi diretti. Man mano si va avanti, si introduce
il concetto di arte circolare e si inizia la lotta con dei partner.
6-Hising Yi Ch’uan
E’ una delle tre classiche discipline
marziali cinesi di tipo "interno". "Ch’uan" significa infatti lotta, e
Yi sta per "mente", "intenzione".
origine
E’ di origine antichissima, in Cina.
La data della sua nascita non è certa, ma pare sia nata un migliaio
di anni fa. La leggenda attribuisce la sua invenzione a un patriota illustre
( Hyue Fei) ai tempi della dinastia Sung (attorno al 1100 d.C).Si fa riferimento
alle "sei armonie", di cui tre sono interne e tre sono esterne che fanno
capo a parti del corpo (ad esempio, i piedi sono coordinati dalle mani).
descrizione
L’arte marziale è divisa in
due parti principali: i dieci animali e i cinque elementi. I cinque elementi
sono ulteriormente divisi in due parti. I "dieci animali" sono l’ispirazione
per alcune strutture di movimento, e costituiscono altrettante abilità
da acquisire. Così, si trovano il combattimento del drago, della
tigre, del cavallo, del falcone, dell’aquila ecc. I "dieci animali" progredendo
con le forze di base dei cinque elementi sono espansi a dodici, perché
viene aggiunto un uccello mitologico (thai) e una specie di alligatore
(Tuo).
Gli esercizi consistono nella ripetizione
di movimenti di base che vengono via via resi più complessi. I movimenti
tuttavia restano sostanzialmente "lineari", volti verso un fuoco preciso.
Si diceva che i movimenti diventano più complessi, si progredisce
rendendo i movimenti più complicati, ed a un certo punto usando
anche una serie di armi.
E’ uno stile che mette insieme l’attacco
e la difesa, ce non vengono distinti tra di loro, ed è molto diretto.
Di questo stile vi sono tre varianti essenziali: a- il He Nhan Shin è
forse il più aggressivo, che abitua a colpire con ogni parte del
corpo b-He Bei che enfatizza le posture e i colpi dati con le mani, fortissimi
e precisi c-San Hsi è lo stile più leggero, più soft,
in cui il corpo è molto mobile e spesso colpisce coi piedi.
7-HWA RANG DO
E’ ispirata secondo alcuni ad un’arte
marziale antichissima di tradizione Coreane, ma il Hwa Rang Do moderno
è stato fondato nel 1960 da Joo Bang Lee (10° Dan). Si tratta
di un'arte marziale complessa che coinvolge aspetti riguardanti l'energia
interna (Nae Kong), le tecniche esterne a mani nude (Wae Kong), le tecniche
armate (Moo Gi Kong) e lo studio della mente (Shin Kong). L'insegnamento
avviene attraverso l'esecuzione di forme, il combattimento, la meditazione,
ecc..
8-JAIDO
E’ uno dei più antichi stili
di combattimento giapponese, ed è stato praticato da valorosi combatteti
per secoli.
Lo si impara con esercizi individuali
(kata) o a coppie di combattenti (kumetachi). Vi sono alcuni sottostili
e varianti.
9-JUDO
Utilizzato molto spesso come sport,
per tenersi in forma e fare dell’esercizio fisico indipendente dai combattimenti.
E? tuttavia un eccellente stile, molto adatto alla difesa personale. Deriva
dallo Jujutsu, da cui è stato tratto durante il secolo scorso da
Higoro Kano. Nel 1882 Higoro fondò a Tokyo un’accademia di questo
stile, che è ancor oggi un punto di riferimento e una guida autorevole
per questo stile, che si è ormai diffuso in tutto il mondo.
Il suo nome significa "modo gentile",
perché Higoro eliminò dallo Jujutsu tutti i movimenti atti
a maneggiare seriamente l’avversario, concentrandosi invece nel migliorare
la qualità e l’efficacia dei movimenti di difesa e di attacco "leggero".
Ma questo aspetto non deve ingannare, perché poco dopo la sua formazione,
gli atleti di Judo riuscirono a sconfiggere gli atleti che praticavano
il tradizionale e antico Jujutsu. Da allora lo Judo è divenuto un’arte
marziale che fa parte della preparazione fisica delle scuole giapponesi,
ed è stato ammesso come sport alle Olimpiadi nel 1964. Dal alle
Olipiadi 1992 è stata ammessa anche la gara femminile.
Alcuni istruttori enfatizzano molto
i principi morali dello Judo, basato sulla concentrazione, lealtà,
carattere e sportività. Il Judo è insegnato e praticato in
diverse forme a seconda dell’interesse preminente dell’allievo (come sport,
autodifesa, ecc.) ma naturalmente ad un certo livello (es. a livello di
cintura nera) si devono conoscere tutti i suoi aspetti.
Vi è un’autorità centrale
(IJF) la federazione internazionale per lo Judo, che determina con precisione
gli aspetti tecnici dello Judo. Per questo lo Judo è forse la disciplina
tra le arti marziali insegnata in modo più uniforme in tutto il
mondo.
10-JUJUTSU
E’ una delle discipline tradizionali
e più antiche, ed ha molte analogie con l’Aikido e l’Hapkido.
Nasce probabilmente nei secoli turbolenti
della storia giapponese tra l’ottavo e il sedicesimo secolo. Sono secoli
in cui in Giappone vi erano delle guerre civili, e molte persone svilupparono
delle tecniche di combattimento volte sia all’offesa che alla propria difesa.
Si trattava di tecniche basate sull’uso delle armi, e questa arte marziale
deriva quindi dal combattimento puro e effettivo.
Attorno al 1600 si assiste ad una graduale
trasformazione delle tecniche di combattimento che abbandonano l’uso delle
armi per passare al combattimento a mani nude.