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il problema
delle diete
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Prima
di occuparsi di diete, anche vi chi scrive questo articolo pensava che
il continuo suggerimento di rivolgersi ad un dietologo capace (prima ancora
che ad un medico coscienzioso) fosse per lo più un desiderio di
difesa corporativa che si instaurava tra dietologi.
Anche
il continuo richiamo ad evitare le "diete
fai da te" mi pareva una solfa che veniva
detta e ripetuta per mettersi il cuore in pace nel caso vi fossero certe
persone che (abusando o mal intendendo le cose) si procurassero qualche
guaio con delle sindromi carenziali inattese.
In
conclusione, nel primo nell'altro caso mi parevano delle raccomandazioni
generiche che non fanno mai male (copritevi bene e eviterete i malanni
di stagione) o limitate a persone portatrici di patologia particolari (es.
gli squilibri nei sali minerali che possono essere fatali a coloro che
soffrono certe malattie cardiache).
Quindi,
tutt'al più mi pareva che un controllo medico coscienzioso, con
la semplice esclusione di malattie pericolose, o stati fisiologici che
mettessero in crisi la necessità o il consumo di certe vitamine,
fosse sufficiente per affrontare una dieta discretamente rigida con una
dose ragionevole di sicurezza.
Dedicandomi
al problema della dieta, ho scoperto che le cose sono molto più
complicate e -se così posso esprimermi- sono molto peggiori. Mi
sono reso conto (e non sono partito con questa convinzione, ma me la sono
fatta studiandovi sopra!) che le diete drastiche
comportano sempre e comune dei problemi, a
volte gravi e per certi versi insolubili. Vi accennerò qui il problema,
in modo che (a vostra volta) non pensiate che da parte mia si tratti del
solito stucchevole suggerimento precauzionale.
Facciamo
un passo indietro, e partiamo da una considerazione. Vi sono stati degli
studi che hanno dimostrato come il rapporto ideale tra i componenti di
una dieta sarebbero: |
. |
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componente |
1000
KCal |
2000
KCal |
proteine
lipidi
calcio
ferro
retinolo
tiamina
riboflavina
ac
ascorbico |
50-60
gr
27-38
gr
da
0.5 gr
da
10 mg
da
05 mg
da
06 mg
da
09 mg
da
32 mg |
110
gr
59-84
gr
1.1
gr
22
mg
1.1
mg
1.3
mg
2
mg
70
mg |
nota
= per le proteine si vedano le varie pagine in cui sono trattate. Gli altri
componenti sono trattati nella pagina dedicata alle vitamine e ai microelementi.
Per una verifica andare dunque alle varie pagina della parte quinta (vitamine)
e nona (minerali). |
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Questi
dati (agli occhi di un dietologo) sono scoraggianti, perché è
difficile ottenere in diete tanto povere (1000-2000 KCal) delle proporzioni
di questo genere con gli alimenti normalmente presenti sulle nostre tavole.
Da
qui molti dietologi pensano che per avere una dieta ristretta e che non
provochi carenze, serva necessariamente impiegare degli integratori che
apportino delle percentuali molto forti di componenti che altrimenti risulterebbero
carenti.
Sono
tuttavia prodotti che non possono essere suggeriti in maniera generica,
perché il consumo dei singoli elementi va valutato in rapporto alla
situazione del soggetto, sia nella sua individualità (le necessità
di calcio o di proteina sono molto diverse se si passa da un uomo adulto
a una donna anziana, da un adolescente o ad una ragazza...) sia al contesto
in cui questo soggetto opera (il tipo di attività lavorativa, il
dispendio dovuto al recarsi al lavoro o praticare o meno sport).
Ne
consegue che
1-una
dieta ristretta comporta comunque una qualche carenza
2-queste
carenze (di per sé seccanti) possono essere di per sé acuite
non solo da malattie o stati particolari (adolescenza, gravidanza...) ma
anche da situazioni del tutto normali, per le quali è difficile
stabilire uno standard, una norma adatta a tutti i casi.
E
anche quando si definisce un valore (come nelle diete che si vanno ad illustrare)
questi possono essere dei valori in cui si opera in sicurezza in una certa
percentuale di casi, e sono de tutto aleatori o insufficienti per un sensibile
numero di casi. Che non sempre sono i casi del vicino o del collega; può
essere anche il caso nostro.
L'uso
di eventuali integratori (anche se fosse facile calcolarne l'apporto calorico
e la compensazione delle carenze) varierebbe insomma di caso in caso in
modo del tutto variabile. Per questo l'unica soluzione (allo stato attuale
delle cose) consiste nell'adottare una dieta che introduce le minime carenze
indispensabili, ma la dieta viene adottata solo per riportare il peso a
quello voluto, e poi abbandonata per una dieta senza carenze.
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Tutta
questa premessa serve da un lato a dirvi come mi sono reso conto che le
diete fai da te
o riferite ("ho sentito la mia vicina, ho letto su una rivista...") sono
da sconsigliare ("per chi sono? per quale età, sesso, condizione?
Per chi ha un quadro normale? Per chi ha il colesterolo alto? Per chi prende
un diuretico perché ha la pressione alta? Per chi fa sport per chi
sta in ufficio o per chi sta a letto?").
In
secondo luogo, per raccomandarvi di nuovo di utilizzare queste diete solo
dopo aver consultato il vostro medico di base per quel che riguarda l'esclusione
di malattie o stati fisiologici
che alterano le necessità dei vari componenti dell'alimentazione,
e
di utilizzare queste diete solo per un tempo indispensabile per riportare
i valori di sovrappeso a dei livelli che siano attorno al peso desiderabile;
che non deve comunque mai essere un peso al
di sotto dei valori normali (vedi BMI).
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