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il diabete giovanile, o di tipo
I, o
“diabete magro”.
ETA’
Insorge in soggetti giovani (bambini o ragazzi),
che si presentano magri e indeboliti, da cui il nome “magro”.
SINTOMI
La malattia compare di solito in modo molto
evidente: i bambini dimagriscono nonostante che mangino molto, hanno una
sete intensa, urinano molto, si stancano e sono molto deboli. In alcuni
casi la malattia si manifesta con crampi addominali o addirittura con sintomi
di chetoacidosi come precoma, ecc.
GLI ESAMI
La glicemia è molto aumentata, l’insulina
è diminuita.
LA CURA
In genere viene trattato con insulina. La
somministrazione dell’ormone fa regredire i sintomi in modo vistoso. Accanto
all’insulina è importante osservare una dieta che impedisca di avere
dei picchi di glicemia e dei “buchi”, degli abbassamenti che possono essere
molto pericolosi. Infatti questi soggetti vanno incontro facilmente al
cosiddetto “coma diabetico”. Si dice in altre pagine di questo sito che
il corpo umano è molto sensibile alla diminuzione di glucosio nel
sangue: vi sono soggetti che non si accorgono che questo raddoppia o si
triplica, mentre basta che si si dimezzi perché si vada incontro
al coma. In questi soggetti non si deve dunque pensare di “abbassare il
glucosio nel sangue” e basta, ma si deve pensare a “mettere sotto controllo”
il glucosio, impedendo che salga ma anche che scenda troppo.
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il diabete “intermedio”.
Vi sono diverse altre forme di diabete, costituite
dalla diversa combinazione delle due forme presentate qui sopra. In particolare,
il diabete di tipo II (dell’adulto) tende a “forzare” la produzione di
insulina, e le ghiandole che la producono tendono dopo un po’ ad esaurirsi.
Questa diminuzione di insulina non va confusa
con quella provocata dal diabete di tipo I: il meccanismo con cui si instaura
la diminuzione dell’insulina non è lo stesso.
Nel primo caso si ha probabilmente la distruzione
delle cellule che producono l’insulina; ciò causa il diabete e l’aumento
della glicemia. Nel secondo caso sarebbe l’aumento della glicemia che causa
l’ “esaurimento” delle cellule che producono insulina. |
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il diabete dell’adulto, o di
tipo II, o
“diabete grasso”.
ETA’
L’età in cui nasce questo tipo di diabete
è maggiore rispetto a quella in cui compare il diabete di tipo I.
Sorge nell’età adulta, quasi sempre dopo i 40 anni.
SINTOMI
Al contrario del caso precedente, qui l’inizio
è molto subdolo, e probabilmente vi sono persone che per tutta la
loro vita non si sono accorte di essere diabetiche. In molti casi i sintomi
(sempre molto vaghi) sono costituiti da senso di debolezza, il paziente
si accorge magari che urina molto, che ha sete, che tende a bere moltissima
acqua, e così via. A volte si ricorre al medico per del prurito,
altre volte perché vi è una caduta della potenza sessuale
nell’uomo o l’insorgenza di frigidità nella donna. In altri casi
ancora ci si accorge della malattia solo perché insorgono già
alcune delle sue “complicanze”: una diminuizione della vista, un’inizio
di gangrena ad un dito del piede, e così via. Si comprende dunque
che non vi è una norma: qualcuno si accorge abbastanza presto del
diabete da qualche lieve sintomo, qualcun altro si accorge della malattia
per caso, durante un esame di controllo, altri si accorgono del diabete
quando ha già iniziato a produrre delle “complicanze”, e solo a
causa di queste. Queste manifestazioni del tutto differenti tra di loro
rendono molto difficile diagnosticare il diabete, anche se per verificare
se c’è o meno basta un esame di laboratorio molto semplice ed economico
(anche pagandolo a prezzo pieno in un laboratorio privato costa di solito
meno di una pizza o di un paio di aperitivi al bar).
ESAMI
All’inizio il tasso di insulina nel sangue
è normale o leggermente aumentato. La somministrazione di insulina
in questi pazienti è inutile. Per questo viene chiamato anche diabete
del tipo “non-insulino-dipendente”. La glicemia (=la percentuale di glucosio
nel sangue) è molto elevata anche a digiuno. Si diagnostica comunque
il diabete quando si ha un tasso di glucosio nel sangue superiore a 120g/l
(naturalmente a digiuno).
LA CURA
La terapia di questo tipo di diabete è
molto difficile: si abbassa il tasso di glicemia adottando una dieta o
dei farmaci, e sopratutto sperando che in questo modo si allontanino le
“complicazioni” terribili del diabete.
E' infatti ancora discusso se le cure allontanano
o meno le "complicanze": probabilmente per alcune complicanze si ha anche
una diminuzione dei problemi, in altri casi no. Davanti a questo quadro
incerto ( e alcuni studi contradditori) non resta che seguire scrupolosamente
le cure che si hanno a disposizione:insomma, si fa quello che si può. |