LA
FORMA DELLO
SCHERMO... |
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Quando si parla di “16 pollici” o di “26 pollici”, si intende la misura
del diametro dello schermo televisivo. Le due dimensioni del teleschermo
(altezza e larghezza) sono sempre correlate: quando aumenta o diminuisce
l’una aumenta e diminuisce anche l’altra in modo proporzionale. Altezza
e base stanno sempre tra loro come il numero 3 sta al numero 4 ossia, se
un teleschermo ha una base di 40 centimetri, la sua altezza sarà
di 30 centimetri.
Le pellicole usate nelle macchine fotografiche amatoriali, le normali diapositive e i fotogrammi cinematografici hanno un rapporto tra altezza e larghezza diverso: ciascun fotogramma misura 24 x 36 mm. Il rapporto tra altezza e base è dunque 2: 3. La diagonale di queste immagini è di 43,2mm. Si tratta di una misura che è molto vicina alla focale che viene considerata “normale” per una macchina fotografica: 50mm. Gli obiettivi delle telecamere o macchine fotografiche con una focale più corta, vengono considerati grandangolari; quelli con una focale più lunga (oltre i 55 mm) sono considerati teleobiettivi. Abbiamo visto, dunque, come nella tradizione televisiva le dimensioni del teleschermo risultino più simili tra loro (3:4) rispetto a quelle in uso nella fotografia (2:3). Perché questa differenza? Il quesito ha più risposte, ma potremmo tenere per buona la considerazione che il cinescopio (di cui il teleschermo è una faccia) deriva come concetto alla valvola termoionica. Il fondo della valvola è emisferico, ed è più semplice ridurre una semisfera ad una forma più simile ad un quadrato (come il 3:4), che non ad una più rettangolare (come il 2:3). C’è poi il problema del raggio di elettroni, che deve essere messo'"a fuoco sulla superficie interna del teleschermo. La forma più funzionale a tale scopo è ancora la sezione di sfera; perchè si evita di avere una sfocatura al centro o ai bordi del teleschermo (v. fig. 1). Fig. 2 - Il cinescopio tradizionale ha una forma tondeggiante. Questo è dovuto al fatto che per far scorrer il pennello elettronico sullo schermo senza fare in modo che sfochi o al centro o alla periferia (vedi asinistra) si deve fare uno schermo curvo... A destra infatti il pennello scorre a fuoco su tutta la superficie... Purtuttavia, già agli albori della tecnica televisiva, uno schermo
tondo o quadrato doveva apparire innaturale, tanto è vero che si
adottò un rettangolo: non molto appiattito, ma pur sempre un rettangolo.
Con il rapporto base/altezza, appunto, di 4:3. Occorre spiegare a questo
punto perché un quadrato (o peggio un rettangolò con la base
più corta dell’altezza) appaia innaturale.
Fig. 2 - Il campo visivo umano
è press'a poco come l'area gialla. Non ha senso avere delle imamgini
con un rettangolo troppo stretto (come quella al centro) nè troppo
largo, in modo che "esca" dal campo visivo. Lo schermo ideale dovrebbe
avere piu' o meno la forma del campo visivo.
Quando guardiamo In realtà, la coincidenza tra dimensioni
Resta però il fatto che siamo abituati alla possi-
I nuovi teleschermi
Speriamo a questo punto di aver consentito di evitare due errori, che
frequentemente vengono commessi. Il primo è la convinzione che per
avere uno schermo ideale sia sufficiente farlo corrispondere al campo visivo
normale. Il secondo è che con un nuovo rapporto si eliminino le
difficoltà legate al passaggio in TV dei film.
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A volte si sente dire
che la televisione "assume la forma del cinema". In realtà nel cinema
coesiste una selva di formati.
Non a caso nelle cabine
di proiezione vi sono delle lame che possono chiudere parzialmente l'obiettivo
in modo da dare
al fascio di luce la
forma adeguata alla singola pellicola che capita tra le mani dell'operatore.
La cosa più ridicola è che
nessuno di questi formati
del cinema corrisponde alla forma dei prossimi schermi elettronici!
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normale | 20,96x15,24 | 1.37:1 | normale | 1.37:1 |
vistavision | 20.95x11.33 | 1.85:1 | cprto | 1.85:1 |
metroscope | 20.95x11.98 | 1.75:1 | corto | 1.75:1 |
panoramico | 20.95x11.98 | 1.75:1 | corto | 1.75:1 |
cinemascope | 21.30x18.16 | 1.175:1 | normale+ anamorfico | 2.35:1 |
superscope | 18.16x18.16 | 1:1 | normale+ anamorfico | |
todd ao super technirama | 48.60x22 | 2.21:1 | speciale | 2.21:1 |
Nel cinemascope l'immagine viene ripresa in forma allargata. Ma sulla pellicola viene registrata come una immagine compressa in senso laterale, In sede di proiezione l''immagine viene riespansa mediante un opportuno obiettivo. |
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