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Ricordo
però che gli antichi scritti solenni (es. messali) avevano delle
iniziali molto particolari, e affiancavano allo scritto illustrazioni di
diverso livello, di diversi autori, di diversa natura e di diversa importanza.
Infatti
queste illustrazioni oggi possono essere fatte da un solo calligrafo, ma
nel epriodo d'oro dei grandi libri medioevali vi erano delle divisioni,
delle specializzazioni: vi era chi scriveva il testo, altre persone aggiungevano
le parti in rosso (rubricatori) altri ancora illustravano con tecniche
policrome (alluminatori, illuminatori, o illustratori).
In
particolare, venivano disegnati dei tralci e dei pampini d'uva, sia perchè
molto decorativi (essendo la vite un rampicante, la si poteva far girare
attorno al testo) sia perchè legata al significato eucaristico (l'uva
dà il vino usato per la Messa).
Vi
erano insomma pagine illustrate con giri di vite, al punto che sembravano
delle piccole vigne.
Ancor
oggi il disegno su una pagina si chiama vignetta (=piccola vigna) e chi
disegna viene chiamato vignettista.
Quanti
di voi immaginavano l'origine di queste parole?
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