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La posta elettronica è
uno strumento di lavoro formidabile: due righe si scrivono con una rapidità
incredibile, si spediscono con un semplice click del mouse, vengono recapitate
nell'arco di pochi secondi... e in pratica non costano una lira. Non vi
è alcun costo, alcun francobollo sia che si spedisca una e-mail
alla settimana o mille o tremila e-mail al giorno. Il costo irrilevante
e sopratutto la facilità con sui si legge e si risponde, la velocità
con cui si sbriga la corrispondenza (niente di simile alle tante operazioni
e lungaggini tipiche della posta su carta) hanno fatto e fanno la fortuna
della posta elettronica, che non accenna a piegarsi nè al dialogo
a voce (chat) nè alla più raffinata teleconferenza.
Inutile elencare le possibili
applicazioni dell'e-mail: dai contatti con i fornitori alla ricerca di
nuovi spazi di mercato, dalla gestione dei contatti quotidiani con i clienti
alla gestione del materiale d'ufficio tra i collaboratori (spedire una
e-mail è enormemente più veloce e produttivo che passarsi
folgi di carta).
Via e-mail si possono trasmettere
documenti e dati al proprio commercialista, si possono inviare preventivi,
raccogliere ordini, e mille e mille alte cose che non si possono di certo
elencare tutte.
Quando un novizio si collega
la prima volta ad Internet chiede quasi sempre di “navigare”, di partire
per l’esplorazione di mondi nuovi; e solo in un secondo tempo chiede
di poter scambiare messaggi con chi è già in Internet. Ma
il secondo servizio di cui si sente subito il bisogno è senza dubbio
quello della posta elettronica, il mondo dell'e-mail, abbreviazione di
"electronic mail", o (appunto) di "posta elettronica".
Cosa serve per inviare o
ricevere una e-mail?
Per ricevere o mandare un
messaggio di posta sono necessarie due cose :
1-
un accesso ad Internet,
2-
il computer.
La posta può essere
gestita sostanzialmente in tre modi:
1-con
un apposito programma,
2-con
la funzione “posta” fornita con i browser più comuni
(mi
riferisco evidentemente a Netscape e Microsot Explorer) e
3-
solo tramite il web.
-Per utilizzare questo terzo
metodo, si può andare con il WEB presso un fornitore di servizio
(es. http ://www.hotmail.com) seguire le istruzioni, ed ottenere seduta
stante un account. Ora si possono leggere le lettere ( e rispondere) dentro
la comune finestra di Netscape o Explorer, senza alcun programma speciale
e in maniera del tutto gratuita.
-Per ricevere o mandare la
posta con i primi due sistemi si deve chiedere al provider una casella
postale. In alternativa, potete cercare sulla rete qualcuno che ve la offra
gratis. In genere queste caselle gratis sono usate quasi sempre come caselle
supplementari, perché quasi tutti i provider ne offrono almeno una
nel pacchetto “accesso ad Internet”, e anche se non la offrono, di solito
il costo di una casella postale non è molto elevato.
Qui rispondo alla prima domanda
: è necessario acquistare una o più caselle postali dal proprio
provider ? La risposta è “no”.
La casella principale e
(eventualmente) quelle secondarie possono essere acquistate ovunque
sulla rete. Se il vostro provider ve la fa pagare 200.000 lire all’anno
e un altro fornitore (ovunque si trovi sulla rete!) ve la offre a 50.000
lire all’anno, potete benissimo pigliare quella da 50 .000, e (se
capitate bene) potrebbe funzionare anche meglio di quella che viene installata
nella vostra stessa città.
Chi vi fornisce il servizio
vi dà anche i settaggi che dovete mettere nel programma (sono di
solito da inserire nel menu “preferences”) e la password. Per lo
più si tratta di un username, e di un POP account, di una password.
Non mi dilungo perchè le istruzioni dovrebbero essere date dal provider
caso per ccaso, programma per programma.
- Vediamo in dettagli
come si opera con un programma particolarmente facile ed efficiente, offerto
tra l'altro in modo gratuito: Eudora Lite.
Per prima cosa si installa
il programma come si fa con qualunque altro programma e poi lo si apre.
- In pratica gli unici
settaggi indispensabili sono quelli indicati in figura: in praticolare,
si clicca su TOOLS (in alto sullo schermo) e poi (nella lista che
appare) su OPTIONS. Cliccando su HOST (a sinistra) appare la finestra in
figura, dove si deve scrivere l'account (che serve per ricevere la posta)
e l'SMTP, che serve per la posta in uscita. Entrambi i dati sono forniti
dal provider, ma il primo è in pratica lo stesso indirizzo di posta
(es. franz@system.it).
Fatto questo, si può
chiudere la finestra cliccando su OK e passare a a scrivere il vostro primo
messaggio :
1-si va sulla voce “new
message” e si clicca.
Appare un modulo come questo:
2-si scrive l’indirizzo
del destinatario (es. "giulia@uny.it"), poi
3- il titolo della vostra
lettera (es. “ciao”) e infine
4-il testo del vostro messaggio.
5-Infine è usanza
firmarsi e mettere una firma estesa, con il proprio indirizzo e magari
la pagina web, complesso di cose chiamata “signature”.
-
6-Ora si preme il tasto
"send" a destra in alto, ed ecco che la lettera è partita, e in
pochi istanti può considerarsi anche arrivata!
come
trovo un indirizzo ?
Molte persone chiedono : “io so che il tal dei tali ha un accesso a
Internet. Ma non ho il suo indirizzo. Come faccio a scrivergli ?”
La risposta è sempre ed invariabilmente una gran delusione :
“il metodo più semplice consiste nel telefonargli e chiedere l’indirizzo”.
Se si decide di far sa soli, si possono infatti incontrare diverse
difficoltà. Immaginate di voler trovare il nome di Patrizia Boselli.
Sapete che si collega a mclink, e quindi potreste immaginare che si tratti
di patriziaboselli@mclink.it. Ma potrebbe essere anche p.boselli@mclink.it,
o anche pboselli@mclink.it. In effetti la presenza o mano del puntino
dopo l’abbreviazione è una maledetta incognita che può esserci
o no, e spesso ci si inciampa anche quando si chiede l’indirizzo al telefono.
Quando qualcuno vi dice : “scrivi a “pi-panseri-aol.com”, chiedete sempre
: “pi col puntino o senza ?”. Potreste risparmiare e-mail che tornano indietro,
nuove telefonate e così via.
Patrizia potrebbe aver scelto anche una contrazione diversa : patboselli@mclink.it,
o potrebbe avere un nome ancora differente. Le possibilità sono
troppe, e potrebbe farvi perdere delle serate intere senza cavarci nulla.
Mentre voi vi arrovellate con tutte le contrazioni immaginabili (pa.boselli,
o boselli senza il nome. ecc. ecc) Patrizia potrebbe essersi scelta un
bel nomignolo, o un alias, del tutto diverso...
Si potrebbe tentare anche con dei “motori di ricerca” dedicati. Provate
a collegarvi con www.bigfoot.com. Potete ora provare a cercare un indirizzo
partendo dal nome vero di una persona. Ad esempio, potete vedere che Cristiano
delli Zotti in rete come Ramirez@alphetra.com. Ma anche qui le cose
non sono così semplici. Proviamo a cercare “Fratti” : tre o quattro
nomi, ed eccolo lì ! Proviamo invece a cercare Martinelli : ne escono
una quantità esagerata.
Possiamo provare anche con il sempreverde Altavista. (www.altavista.com)
Proviamo ora ad impostare Martinelli. Ahinoi : anche qui una valanga di
Martinelli, mamma mia quanti ce ne sono. Alla fine io sono riuscito a
trovare proprio il Martinelli che volevo, e perfino la sua foto: ma l’indirizzo
e-mail no, quello non sono proprio riuscito a trovarlo !
Spero di avervi fornito ugualmente dei suggerimenti per le vostre ricerche
: potete provare con le varie combinazioni, ma è meglio provare
con un motore di ricerca (generico o dedicato), ed è meglio ancora
... fare un colpo di telefono all’interessato per farvi dare l’indirizzo
a voce! |
Un
accenno alla sicurezza.
Immagino che molte e-mail
contengano convenevoli o cose di scarso rilievo, ma vi possono essere delle
e-mail il cui contenuto deve restare molto riservato. Infatti un conto
è se si scrive una e-mail a una lista di discussione sulla
politica ambientale del Governo Prodi, un altro conto è se una azienda
comunica a un suo manager in Giappone una scelta strategica da mettere
in atto nei confronti di un concorrente.
Più semplicemente,
una e-mail potrebbe contenere una confidenza, o (più prosaicamente)
il numero di una carta di credito.
Si apre il problema delle
riservatezza della posta elettronica, un tema scottante tutt’altro che
risolto. Per accennare ai metodi che si possono impiegare per evitare che
qualcuno ficchi il naso in e-mail private, vi sono diversi metodi. La loro
analisi comunque comporterebbe ben più di un articolo a sé
stante. Qui basterà ricordare che vi sono dei sistemi di crittografia
ampiamente diffusi che fanno uso di una chiave per la codifica da usare
da parte di chi si mette in contatto (la chiave pubblica, in quanto destinata
a chiunque vuol accedere) e una chiave segreta, nota solo a chi riceve
l’e-mail. Qualcuno mette in calce alla propria firma (nelle e-mail) anche
la “chiave pubblica” per il proprio sistema di sicurezza, in modo che
chi dovesse confidargli qualche gran segreto, possa farlo con la dovuta
sicurezza ! Su questo tema è in preparazione
un apposito articolo. |
il
"check-mail "
Molti principianti pensano
di dover leggere e rispondere alla corrispondenza mentre sono collegati.
In realtà il sistema più efficiente (e che fa risparmiare
un sacco di soldi) consiste nella lettura e scrittura “off-line”. Immaginate
che vi siano due “caselle postali”, una sul server a cui vi collegate,
l’altra sul vostro computer. Sul server arrivano le lettere, e restano
lì in attesa che “andiate a prendervele”.
Sul vostro computer intanto
voi potete leggere le lettere che vi sono arrivate in precedenza,
potete replicare, scrivere lettere nuove... Quando avete un po’ di materiale
da spedire (ed avete meditato a sufficienza sulla utilità di spedirlo)
potete collegarvi ad Internet e compiere un’azione caratteristica. Il “Check-mail”.
Attivando l’apposita voce nei menu del programma, ecco che quest’ultimo
entra nel server a cui vi collegate (mail server) controlal se avete posta.
Se ce n’è, provvede a scaricare i messaggi nel vostro computer.
Poi chiude il collegamento con il mail-server, si collega con il POP. Qui
carica la posta che voi avete scritto prima di collegarvi, e chiude il
collegamento con la vostra casella postale. Ora potete scollegarvi da Internet,
e sbrigare la corrispondenza appena arrivata. Nel frattempo, la posta caricata
sul POP viaggia verso la sua destinazione....
L’operazione “check-mail”
è un po’ strana per i principianti, perché non assomiglia
a quanto accade per la posta ordinaria, dove il postino vi porta a casa
le lettere in arrivo ; mentre quelle in partenza, se volete spedirle,
dovete uscire di casa e recarvi alla buca. La posta Internet assomiglia
invece alla situazione di coloro che hanno una casella postale : quando
lo decidono, vanno all’ufficio postale. Qui imbucano le lettere scritte
in precedenza e ritirano quelle nuove.
Con la posta Internet, sia
il ricevimento della nuova posta sia l’invio della corrispondenza pronta
a partire possono dunque essere fatti in un sol colpo, attivando
una sola voce: e -più precisamente- quella che corrisponde
alla magica espressione “check-mail”. |
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