la patologia - dieta e ipertensione
parte 1 - la pressione
La "pressione del sangue" è
un concetto abbastanza intuitivo: si tratta della "forza"
con cui il sangue viene spinto nei vasi sanguigni. Tutti sapranno che viene
espressa con due numeri: ad esempio, 130/65. Perchè questi
due numeri?
Il primo numero di riferisce alla misurazione della pressione massima (o
meglio "sistolica") e il secondo numero corrisponde al valore
della pressione minima (o "diastolica").
In pratica, la pressione viene misurata gonfiando un bracciale oltre il
valore massimo (ad esempio, fino a 200mm di mercurio), e lasciandolo poi
sgonfiare leggermente. Quando la pressione del bracciale supera quella
della pressione del sangue dento i vasi, non si sente evidentemente alcuna
pulsazione, perchè il sangue non passa. Quando la pressione del
bracciale (che si sta sgonfiando) scende al di sotto della pressione che
spinge il sangue nei vasi, ecco che appare il rumore delle pulsazioni del
sangue che inizia a passare. Un microfono (o uno stetoscopio) rivela questo
rumore, e all'apparire del rumore si stabilisce il valore della pressione
sistolica, ovvero generata dalla sistole (o contrazione) del ventricolo
sinistro del cuore. Man mano scende la pressione del bracciale, si ha un
punto in cui non si sente più il rumore della pulsazione: questa
è chiamata pressione minima o diastolica.
parte 2 - l'ipertensione
L'ipertensione è una malattia con un
decorso piuttosto lungo, ma non per questo è meno grave. Alcuni
studi dicono che l'ipertensione non trattata diminuisce la sopravvivenza
in maniera impressionante.
Si tratta per giunta di una patologia molto, ma molto diffusa. Si calcola
che il 10-15% delal popolazione dei Pesi industrializzati ne soffra,
anche se naturalmente è molto difficile stabilire un limite preciso
oltre il quale si deve parlare di ipertensione.
I VALORI NORMALI
Si potrebbe prendere come riferimento
il valore di 140/90 come quello per la pressione normale. Il valore compreso
tra questo e 160/95 potrebbe essere definito come "valore limite".
Oltre questi valori si può parlare di ipertensione.
I VALORI PATOLOGICI
Qualcuno ragionevolmente vuole classificare
l'ipertenzione a seconda della sua gravità. Naturalmente non esitono
leggi al riguardo, si possono solo usare dei valori del tutto arbitrari.
Ad esempio, si può parlare di pertensione lieve con una minima di
90-110 mm/hg, di ipertensione moderata tra 105/114, grave oltre 114. Oppure
si può distinguere tra ipertensione meno grave e grave al valore
discriminante di ca 130mmHg. Come dicevo, non esiste una norma.
I DANNI
Quali sono i danni arrecati dalla pressione
eccessiva? Alla lunga possono essere molti e molto gravi. Si contano
danni: 1-cardiaci (ipertrofia ventricolare - insufficienza
cardiaca - infarto...) 2-cerebro-vascolari (emorragie, ischemie,
paralisi ad origine vascolare...) 3-oculari (emorragie retiniche,
alterazioni papillari...) e poi renali, vascolari (arteriosclerosi,
aneurisma dell'aorta...) eccetera.
Si tratta naturalmente di danni che possono apparire in modo più
o meno significativo e nell'arco di un tempo piuttosto lungo. Ma spesso
i pazienti tendono a sottovalutare il problema, sia perchè non dà
loro problemi a breve termine, sia perchè l'ipertensione decorre
spesso a lungo senza alcun sintomo, e il paziente si sente molto bene.
.parte
3 - La dieta e i problemi
di pressione
La dieta nel caso di ipertensione
è solo un appoggio
alla terapia medica che deve essere instaurata e controllata da un medico.
Quindi, si deve instaurare una terapia complessa di cui la dieta è
un aspetto in fondo addirittura secondario.
- La dieta nell'iperteso deve tener conto innanzitutto del suo assetto
lipidico, ovvero della situazione dei grassi (=trigliceridi) e colesterolo
nel sangue. Vi possono essere delle restizioni dei grassi, restrizioni
caloriche (dieta dimagrante) o restrizioni di cibi ad alto contenuto di
colesterolo (uova, eccetera). A questo proposito non possiamo però
dimenticare che il problema del colesterolo nel sangue non è dato
tanto dal colesterolo che si introduce coi cibi, ma alla sua produzione
all'interno del corpo.
- L'aspetto più importante e comune nella dieta dell'iperteso riguarda
tuttavia la necessità di ridurre il sodio. Contrariamente a quello
che parrebbe credere qualcuno, il sodio non va eliminato, ma ridotto, e
in modo abbastanza "dolce". Tuttavia la riduzione di sodio non
è facilissima, perchè questo elemento (metallo) è
largamente presente in molti cibi anche naturali. In particolare molto
sodio viene introdotto come sale "cloruro di sodio" (Na-Cl)
che sarebbe poi il comune sale da cucina, che potrebbe essere inteso
come derivato dall'acido cloridrico con la sostituzione di un atomo di
sodio al posto dell'idrogeno.
Eliminare il sodio sarebbe dunque un'impresa ardua: lo si trova nell'acqua
del rubinetto, nel formaggio, in una torta, nei sottaceti, nel cioccolato,
nel latte come nel pane, nel formaggio, nei dadi per la minestra e praticamente
nella totalità degli alimenti.
Proprio per questo, chi deve ridurlo deve almeno evitare di aggiungerne
dell'altro in casa, quando si cucinano i cibi che già ne contengono
per conto loro, oppure aggiungendone sui cibi in tavola (ad esempio, spargendolo
sulle insalate crude o sui vegetali cotti come patate, spinaci, ecc.).
Se ci si abitua a non aggiungere sale, dopo un po' molti non ne sentono
più la mancanza. Ma oggi fortunatamente sono presenti sul commercio
molti preparati che permettono di ottenere il gusto salato non ostante
contengano pochissimo sodio. Si cerca quindi di ridurre il sodio o abituando
il paziente iperteso a non salare troppo gli alimenti che cucina, oppure
a far ricorso a questo "sale a basso tenore di sodio". Anche
eliminando del tutto il sale da cucina (dicevo) non si elimina il sodio,
lo si riduce in maniera più o meno rilevante.
I CIBI CHE CONTENGONO MOLTO SODIO
Oltre ad eliminare il sale da cucina, occorre
spesso ridurre anche i cibi originariamente ricchi di sodio (come certe
verdure) o che vengono confezionati a livello industriale con una
quantità consistente di sale. Per una panoramica su questi alimenti
suggerisco di andare alla pagina dedicata alla dieta iposodica (clicca
qui) .
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