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Vi
sono molti farmaci lassativi. In questo caso li classificherò dal
punto di vista della loro azione, senza per altro pretendere di elencarli
tutti.
1- In primo luogo vi sono
delle sostanze contenute in alcune erbe (antrachinonici o glucosidi ) che
irritano il tubo digerente e quindi ne aumentano la motilità. Appartengono
a questa famiglia di irritanti gli estratti di senna, rabarbaro, aloe…)
ed altri farmaci, tra i quali è necessario citare una sostanza come
la fenoftaleina, il bisacodile, il tiofosfato, ma ve ne sono diverse altre.
2 - Altri sali non riassorbibili
dall'intestino, restano nel lume e comunque che trattengono acqua: è
il classico caso della "magnesia" o del "sale amaro" o "sale inglese".
Da un punto di vista chimico si parla del solfato di magnesio, del citrato
di magnesio e dell'idrossido di magnesio. A dire la verità questi
sali agiscono a più livelli. Ad esempio, proprio in quanto
irritanti a livello della parete dello stomaco, generano una contrazione
della colecisti che provoca il deflusso biliare, e quindi possono avere
un effetto molto rapido se presi ad esempio al mattino a digiuno (meglio
prenderli con qualcosa o per lo meno con abbondante acqua tiepida per impedire
l'insorgere di gastriti) .
Hanno un secondo effetto
aumentando la massa delle feci a causa dell'acqua che trattengono (la massa
ha un effetto stimolante meccanico) e un terzo effetto dovuto al
fatto che (sempre trattenendo acqua) impediscono alle feci di indurirsi.
3- vi è la categoria
di prodotti che aumentano la massa e nel contempo hanno un potere lubrificante.
Hanno un effetto combinato agendo anch'essi sullo svuotamento della colecisti.
E' il caso dell' olio di vaselina o paraffina liquida. Anche l'olio d'oliva
ha un effetto di questo tipo, ma quest'ultimo di solito viene assorbito
lungo l'intestino e il suo effetto è meno evidente.
4 - vi sono preparati
che puntano all'aumento della massa. E' il caso della crusca, di particolari
frutti, semi o vegetali che contengono molte scorie (semi di psilio) colloidi
o prodotti come l'agarmeticellulosa. Anche in questo caso combinano l'azione
con il trattenere acqua.
Vi sono dunque decine
di farmaci, e in farmacia si trovano centinaia di preparati che combinano
tra di loro queste possibilità, aggiungendo o cercando sinergie
tra le azioni di vari prodotti.
Come si vede i diversi
prodotti possono reperirsi non solo in farmacia, ma anche nei supermercati
(crusca…) o nelle erboristerie. Ma il fatto che si trovino in giro non
significa che non siano farmaci veri e propri, con precise controindicazioni
e (se usati indiscriminatamente) alcuni di essi possono avere degli effetti
tossici.
L'unica cosa in comune
che hanno tutti questi farmaci è la tendenza a generare assuefazione.
E quindi è necessario ricorrere ad essi solo per ripristinare la
funzione normale dell'intestino. L'abuso di lassativi è un caso
che il medico osserva di frequente, e che genera dei problemi a volte superiori
di quelli prodotti da una stitichezza di medio grado. Uno dei meccanismi
che genera spesso degli inconvenienti è l'osservazione che dopo
aver preso un lassativo (e dopo la conseguente evacuazione) l'intestino
impiega un po' di tempo (magari alcuni giorni) a riempirsi; e il paziente
interpreta questo intervallo in modo errato, come se questo fosse un sintomo
di una nuova stasi. Ed è allora portato a riaccellerare il transito
perpetuando l'assunzione di lassativi…
In ogni caso, chi soffre
di stitichezza deve usare i lassativi con parsimonia e come un mezzo
per trovare una soluzione, non come se questi fossero la soluzione.
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