indice
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1
storia di Milano
2 immagini curiose
3 Milano archeologica
4 nota su S.Ambrogio
5 Lirica, balletto e teatro
TEATRI A CONFRONTO
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1 La Scala
Teatro neoclassico. Il Piermarini ha progettato
un teatro di dimensioni non grandissime, per far stare molti ordini di palchi
ha ridotto le loro dimensioni.
La pianta della sala è a ferro di cavallo, i disegni che abbiamo dell'originale
corrispondono ad un teatro con una decorazione interna abbastanza ordinaria.
I due grandi scenografi della prima metà dell '800 (oltre a disegnare
le leggendarie scene dell'epoca) ridisegnarno anche l'interno del Teatro.
Nel 1807 G. Perego sostituì l'originale decorazione del Piermarini
con un'altra di carattere neoclassico. Il secondo intervento di A. Sanquirico
nel 1830 conferì l'aspetto attuale, rendendo la Scala uno dei più
bei teatri del mondo, forse il più elegante.
La recente ristrutturazione l'ha reso a colpo d'occhio più modesto
sopratutto nei pavimenti (cotto nei palchi, seminato nei corridoi, legno in
platea al posto della più lussuosa moquette rossa che prima regnava
ovunque, tra l'altro posata negli scorsi decenni. )
dati
Inaugurazione: 3 agosto 1778
rifacimento: 7 dicembre 2004
Palcoscenico
(dopo il restauro)
Larg. max interna m 20.4
Profondità m 16.15
Pendenza (%) 5º
Altezza boccascena m 8.5
Altezza graticcio m 26
boccascena 16
x 12 m
Fossa scenica:
(Larghezza 5,50 -
Lunghezza 18,00)
Sala
Numero posti
Platea 673
Palchi 800
Galleria 500
Loggione 39
Totale 2012
Camerini: 20 camerini
Attività
Negli anni d'oro della Gestione Grassi produceva quasi 300 rappresentazioni
all'anno. Nel corso dei decenni recite si sono diradate con le scuse più
stavaganti (compresa quella del palcoscenico inadeguato, non si capisce perchè
prima non lo fosse). La stagione attuale (2006-2007) comprende 18-20 titoli,
in linea con altri grandi teatri
2 Opéra Bastille (Parigi)
Teatro recente e multifunzionale, con vari spazi. Inaugurazione nel 1989
Palcoscenico
45 m di altezza,
30 m di larghezza e
25 m di profondità
Sala
superficie : 1 200 m², 5% del volume complessivo dell'edificio
dimensioni : 20 m di altezza, 32 m di profondità, 40 m di larghezza
posti disponibili : 2 703
3 Teatro Arcimboldi (Milano)
Teatro moderno, non male ma piuttosto scontato nella struttura e nelle soluzioni. Le poche idee originali (i pannelli di vetro alle pareti) si sono rivelate un disastro (cadevano).
Dubbi sulla collocazione in periferia e in
un luogo mal servito dai mezzi pubblici.
Inaugurazione:19 gennaio 2002
Palcoscenico e struttura
La struttura del Teatro è articolata in tre volumi: foyer, sala e torre
scenica, alta 40 metri.
L'apertura del boccascena architettonico (16 metri per 12) è assolutamente
identica a quella della Scala.
Sala
2.400 posti. La sala, "a ventaglio", misura 49 metri di larghezza
massima per 35 metri di profondità; altezza media 22 metri.
Quattro sezioni: platea, platea alta e due gallerie.
4 Royal Hopera House (Londra)
Il teatro vanta una lunga storia, la più
complicata dei grandi teatri europei, ma sempre legata strettamente all'opera
italiana, fin dal '700. Dopo un incendio venne rifatto e apre come
"Royal Italian Opera" il 6 Aprile 1847
con la Semiramide di Rossini. Brucia di nuovo e viene rifatto e riaperto
il 15 Maggio 1858 con gli Ugonotti di Meyerbeer. E questa è
la sala di base arrivata fino ad oggi.
Elimina il riferimento all'Italia e diventa
"Royal Opera House" nel 1892 e aumentano le opere francesi e tedesche.
Durante la 2.da guerra mondiale l'attività
venne sospesa.
Riapre il n 20
Febbraio 1946 con il balletto La bella addormentata.
Così com'è fu riaperto
(dopo 3 anni di ristrutturazione) il 4 Dicembre 1999.
Attività
Negli anni recenti The Royal Opera produce
circa 150 spettacoli epr stagione (da Settembre a Luglio) che rappresentano
circa 20 opere, di cui una metà sono nuove produzioni.
5 Opera di Vienna
L'edificio originale era del 1869 / 76 in
un discutibile stile rinascimentale, resta la facciata e il foyer, la sala
è stata ricostruita completamente dopo la 2.da guerra mondiale, in
stile tradizionale, ma piuttosto infelice: è forse il grande teatro
più triste che io conosca.
Tuttavia si salva per una spetto non secondario per un teatro d'Opera: ha
una buona acustica, e non di rado si possono ascoltare interpretazioni di
ottimo livello.
Per le solite ragioni di sicurezza anche l'Opera di Vienna (come gli altri grandi teatri) ha ridotto i posti passando da 2,881 posti a 2,282, di cui solo 1,709 a sedere, e 567 in piedi (Più 8 -4 carrozzelle e 4 accompagnatori- per disabili.)
6 La Fenice di Venezia
Nel ‘700 vi era a Venezia la legge per
cui non potevano essere aperti più di sette teatri. Quando la regola
venne eliminata, nel 1789 si fece un bando per il progetto d’un nuovo
teatro. Al vincitore sarebbe stato dato in dono " un medaglione d'oro
del peso di trecento zecchini " oltre al pagamento di una " giusta
mercede " per sovrintendere ai lavori di costruzione
La società committente era quella dei palchettisti ex-proprietari del
Teatro di San Benedetto, e l’inaugurazione si ebbe nel 16 maggio 1792
con “I Giuochi d'Agrigento” del napoletano Paisiello su libretto
di Alessandro Pepoli, opera accompagnata dal balletto “Amore e Psiche”
di Onorato Viganò, padre del più noto Salvatore.
La scelta del progetto fu accompagnata da polemiche a non finire (questa è
la democrazia) e da lagnanze sulla lievitazione dei costi al di sopra dei
preventivi (e questa è anche l’Italia di oggi).
I palchi erano privi del classico palco reale,
in ossequio alla oligarchia veneziana che aborriva l’assolutismo, ma
a questo si pose presto rimedio: la modifica fu fatta nel 1808 per ospitare
degnamente Napoleone.
La Fenice bruciò nel 1836 e l’anno seguente era ricostruita,
modificando gli interni (le divisioni dei palchi vennero arretrate e fu modificato
radicalmente l’aspetto). Seguirono altri restauri (compresa l’abolizione
e il ripristino del palco reale) fino a quello del 1854, ad opera di Meduna,
in finto rococò. O meglio, in uno stile ibrido: Pietro Selvatico osservò
come lo stile " invece di essere, come pretenderebbe, un rococò
alla Luigi XV, è un'accozzaglia di sfarzose ornature barocche sovrapposte
alla rigida linea classica ..... “. Tuttavia l’interno della Fenice
non manca di sfarzo e di una certa eleganza, e questo teatro può dirsi
uno dei più belli in assoluto, anche se (non senza un pizzico di malizia)
ci si può chiedere se è la Fenice ad essere bella o gli altri
ad essere brutti. E’ stato giustamente osservato che questo fasto e
il ricorso al rococò facendo un salto verso il gusto di un secolo prima,
può essere il sintomo del desiderio dello spettatore veneziano di essere
riportato in un periodo in cui Venezia era più splendida, dimenticando
il declino attuale.
Come per gli altri grandi teatri la gestione imprenditoriale ad un certo punto
non continuò a reggere più, e nel 1937 La Fenice si trasformò
in Ente Autonomo. Il 29 gennaio 1996 venne bruciato dolosamente da un signore
che (visto il disastro) pensò bene di fuggire in Sudamerica. Cose che
sembravano d’altri tempi, ed invece appartengono anche al nostro. Dopo
otto anni di polemiche, battaglie legali, pasticci di ogni genere (e che in
alcuni aspetti rasentano il farsesco) finalmente nel novembre 2004 la Fenice
ha riaperto con “La Traviata” di Verdi, una delle più celebri
opere che videro la prima alla Fenice.
Se la storia della Fenice (dall’inaugurazione
ai giorni nostri) è stata travagliata e caratterizzata da inestricabili
polemiche, se la sala della fenice (pur sfarzosissima) non può andare
esente da critiche, tuttavia questo teatro spende senza alcuna ombra per le
prime che ha ospitato. Qui esordirono alcuni dei massimi capolavori dell’Opera
di tutti i tempi, basti citare il Tancredi di Rossini o Traviata e Rigoletto
di Versi, passando per molte altre. Nella seconda metà dell’ottocento,
mentre teatri come La Scala prendevano vigore, la fenice iniziava il suo profondo
declino che toccano il fondo nelle deplorevoli vicende degli scorsi decenni.
Nella stagione 2006-2007 vi sono 9 opere, 2 balletti e alcuni concerti.
7 Il San Carlo di Napoli
Fu costruito per volontà del sovrano Carlo di Borbone, che riteneva
necessario un teatro degno della nuova capitale. Meno di un anno dopo la firma
del contratto con l’archietetto Antonio Medrano, Colonnello del Reale
Esercito, e con l'appaltatore Angelo Carasale, già direttore del S.
Bartolomeo, alla fin del 1737 il Teatro venne inaugurato. Altri tempi. L’opera
fu “Achille in Sciro” di Domenico Sarro su libretto di Metastasio,
e tre balli creati da Gaetano Grossatesta. La facciata venne rifatta già
nel 1809, e fu creato il protico per le carrozze, probabilmente su ispirazione
di quello del teatro alla Scala di Milano.
Anche qui un incendio che distrusse il Teatro, nella notte del 12 febbraio
1816. Fu ricostruito in meno da un anno dal Niccolini, che pur non apportando
modifiche fondamentali (conserva la forma a ferro di cavallo del 1812) in
quell’occasione e in altre successive (1844) diede alla sala l’aspetto
attuale. Dieci anni dopo fu dipinto il sipario attuale. Stendhal era presente
alla riapertura del 1816, e (come suo solito) ne fu entusiasta:: «...
non c'è nulla in tutta Europa, che non dico si avvicini a questo teatro,
ma ne dia la più pallida idea. Gli occhi ne restano abbagliati, l'anima
rapita...».
Nel 1820 venne abolito il gioco d’azzardo, e i proventi per le stagioni
del S.Carlo iniziarono ad essere più incerte.
Nel 1937 fu realizzato il foyer, danneggiato durante l’ultima guerra
e successivamente ricostruito.
Il S.Carlo sembrava essere destinato al genere dell’opera napoletana,
che imperversava in Italia (alla Scala, alla Fenice…) e all’estero.
In realtà l’arrivo del milanese Domenico Barbaja (1809) segnò
il rinnovamento del repertorio e del gusto: nel corso degli anni presentò
al S.Carlo alcune delle più importanti opere di Rossini, che fu legato
al Teatro per otto anni, dal 1815 al 1822. Da quest’anno è la
volta di Donizetti che qui diede (tra 1822 e il 1838) ben sedici opere. Passarono
per questo teatro anche Bellini e infine Verdi, anche se in tono minore. Anche
inq uesto caso il S.Carlo vede un significativo declino, e addirittura la
sospensione dell’attività, tra il 1874 e il dicembre 1876. Anche
qui nel ‘900 si ebbe la sua trasformazione in Ente Autonomo (1927) Curiosa
la tradizione (ormai abbandonata) che fu in voga per diversi anni, ovvero
quella di inaugurare le stagioni con un’opera di Wagner. Altrettanto
curioso ciò che accadde in occasione della seconda guerra mondiale:
gli Alleati concessero di riprendere le opere, e l’organizzazione fu
affidata ad un commerciante di stoffe (Di Costanzo) che per l’abilità
dimostrata dopo la guerra fu fatto sovrintendente. La stagione 2006 –
2007 prevede otto opere.
la stuttura
Il palcoscenico oggi misura mt. 33.10 x 34.40.
La sala è lunga mt. 28,60 e larga mt. 22,50.
I palchi sono 184 (compresi quelli di proscenio) in sei ordini, più
un grande palco reale.
8 Deutsche Oper - Berlino
Costruito da Fritz Bornemann sui resti del teatro precedente del 1911, andato distrutto sotto le bombe dell'ultima guerra. Aperto il 24 settembre 1961col "Don Giovanni". 1885 posti, all'esterno è un teatro moderno molto bello, all'interno piuttosto ordinario ma dotato di una eccellente acustica.
9 Staatsoper Berlino
Costruito nel 1741-1743 come"Königliches Opernhaus" per Federico II di Prussia da Georg Wenzeslaus von Knobelsdorff.
Fu inaugurato il 7 dicembre 1742 con "Cleopatra e Cesare" di Graun. Il teatro fu ricostruito nel 1787, quando furono aggiunti i palchi di proscenio e il palco reale. Fu distrutto da un incendio nel 1843. Fu ricostruito aggiungendovi la sala d'Apollo ("Apollosaal") e di nuovo riaperto il 7 dicembre 1844 con "Das Feldlager in Schlesien" di Giacomo Meyerbeer. Conobbe restauri e ampliamenti fino al 1919 quando fu ribattezzato"Staatsoper". Proseguirono varie ricostruzioni e rimaneggiamenti che conservarono solo la facciata originale. Fu bombardata il 9/10 aprile 1941,e fu subito riscostruita (1942, da E. Meffert). Fu di nuovo bombardata il 3 febbraio 1945. Tra il '45 e il '55, le opere si tennero al "Theater im Admiralspalast" (oggi"Metropol-Theater").
Tra il 1952 e il 1955 fu ricostruito come"Deutsche Staatsoper" da Richard Paulick. L'esterno fu ricostruito in modo da riecheggiare l'originale di Knobelsdorff. Fu rocostruita anche l'"Apollosaal" (250 posti) reinterpretando la "Parolesaal" del palazzo Sanssouci di Potsdam. Il teatro fu riaperto il 4 sett 1955 con "I Maestri Cantori" di Wagner. La sala principale dispone di 1400 posti. A metà degli anni '90 -con la riunificazione della Germania- fu chiamata "Staatsoper Unter den Linden" per distinguerla dall'altro teatro (La "Deutsche Oper" vedi più sopra, situata a Berlino Ovest) e così viene chiamata tutt'ora.
10 Regio di Parma
Costruito tra il 1821 e il 1829 come "Nuovo Teatro Ducale" da Nicola Bettoli per Maria Luisa duchessa di Parma and Piacenza nello stile del rpecedente Teatro Ducale del 1687, ricostruito nel 1760, e demolito all'inizio dell' 1800). Fu inauguratoil 16 maggio 1829 da Zaira di Bellini. Nel 1849 fu chiamato "Teatro Regio" e alcuni anni dopo (1853) fu oggetto di restauro. Dispone di 1300 posti.
11 Massimo di Palermo
Costruito negli anni 1875-1897 su un progetto di B. Basile e aperto il 16 May 1897 con il"Falstaff"di Verdi. Nel 1974 iniziò un restauro e per vari problemi burocratici, esempio deplorevole delle cattive amministrazioni italiane, occorre arrivare alle soglie del nuovo secolo (il 2 aprile 1998) per rivedervi un'opera. Dispone di 2228 posti.
12 Regio di Torino
Il primo teatro fu costruito dal famoso Filippo Juvarra e da Benedetto Alfieri nel 1738-1740 per Carlo Emanuele II. Fu inaugurato il 26 dicembre 1739 con "Arsace" di Francesco Feo. Vide vari rifacimenti nel 1838, 1905, e 1924. Fu distrutto da un incendio il 8/9 febbraio 1936 e -coem se ciò non bastasse- i resti bombardati nel 1942 e 1943.
Al contrario di Milano, dove (a parte la situazione diversa) la Scala fu il primo edificio ricostruito dopo la guerra, la ricostruzione del Regio attese fino agli anni 1967-1973 su progetto di Carlo Mollino. Il teatro attuale fu dunque inaugurato il 10 Apr 1973 con "I Vespri Siciliani" di Verdi. Valeva la pena aspettare quasi quarant'anni epr ricostruire questo teatro? Forse si poteva ricostruire prima, ma alla fine l'esito è abbastanza buono: il teatro è un bell'esempio di teatro moderno, con uno stile elegante e al tempo stesso fastoso, lontano dalle tristi imitazioni dei cinema che ricordano altri teatri di questo secolo.
13 Olimpico di Vicenza
Questo teatro del tutto innnovativo per l'epoca
fu rogettato da Andrea Palladio per l' "Accademia Olimpica" nel
1580, e fu proseguito (dopo la morte del padre avvenuta nel 1581) dal figlio
Silla e dal 1584 da Vincenzo Scamozzi che lo realizzò secondo i disegni
originari ma dotandolo della famosa scena fissa, che rappresenta un caratteristico
borgo con strade e colonnati.
Fu inaugurato il 3 March 1585 con L'Edipo tratto da Sofocle e musiche di Gabrieli.
14 Metropolitan di New York
New York ebbe un teatro d'Opera fin dall'800, il "Metropolitan Opera House". Nel 1966 fu costruita una nuova sede entro il progetto del "Lincoln Center for the Performing Arts" da Wallace K. Harrison . La vecchia sede cercò di ottenere lo status di monumento ma -non assendovi riuscita- fu demolita. La nuova sede (rivestita sul lato est di travertino e dotata dei famosi archi ) è un teatro di grandi dimensioni, con un boccascena tra i più grandi del mondo, di 16 x 16 metri circa. Offre 3800 posti.
15 Lyric Opera di Chicago
Il teatro fu costruito nel 1929 da Graham, Anderson, Probst & White, entro un edificio comemrciale destinato ad uffici. Le decorazioni e il sipario sono dovute a Jules Guerrinin. Fu inaugurato il 4 novembre 1929 con l'Aida di Verdi. Fu utilizzato anche per ospitare tournée di opera, danza, operetta, musicals e concerti. Dal 1954 è la sede del "Lyric Opera of Chicago". Fu restaurato già nell'anno successivo e negli anni 1993-1996. Alla sua riapertura (1996) fu intitolato a Ardis Krainik, "general director" della Lyric Opera dal 1981. Dispone di 3.653 posti.
16 Opera di Roma (e Facezie)
Anche Roma ha avuto un ruolo importante nel mondo della lirica: molte importanti opere videro al luce in questa città. Tuttavia il suo percorso fu diverso rispetto alle altre capitali dell'Opera (Napoli, Venezia, Milano e -in misura minore- Firenze).
Senza contare il ruolo primario che ebbe in quel periodo per via del Prix du Rome che vi portò molti grandi compositori.
Certo non giovano le facezie che si trovano in giro, tipo quelle reperibili su yahoo viaggi:
Fondato alla fine del XIX secolo ad opera dell'imprenditore Costanzi e per lungo tempo considerato il teatro lirico più prestigioso in Europa, dopo qualche anno di difficoltà, il Teatro dell'Opera ha ultimamente riconquistato il suo ruolo di punto di riferimento ...
http://it.viaggi.yahoo.com/p-guida_viaggi-1006036-action-info_turistiche-teatro_dell_opera_di_roma_roma-i
Non ho capito se è uno scherzo o parlano sul serio.
Fuori da queste facezie:
Costruito nel 1880 come "Teatro Costanzi" come teatro privato da parte di un immobiliarista, Domenico Costanzo. L'apertura avvenne il 27 Novembre 1880 con la Semiramide di Rossimi. Fu restaurato tra il 1926 e il 27, e riaperto nel '28 come "Teatro Reale dell'Opera" e divenne -come altri teatri- "ente autonomo". Nel 1975 fu dichiarato "istituzione nazionale", ma poi tornò ad essere chiamato "Teatro Costanzi". Dispone di circa 1600 posti.
14 il teatro Marinskj di di Pietroburgo.
Ha
cambiato nome almeno quattro volte: chiamato inizialmente Bolshoi ("grande",
come l'omonimo teatro di Mosca) fu inaugurato nel 1782, poi ricostruito nel
1860 e intitolato a Marina, moglie di Alessandro II, e divenne quindi Marinskj.
Il suo nome fu cambiato ancora in Kirov in onore di Sergei Kirov, membro del
politburo assassinato nel '34, e infine riportato a Marinskj nel 1992. Fu
inaugurato il 24 Settembre 1783 con l'opera "Il mondo della luna"
di Paisiello. Ha ospitato le oepre dei grandi compositori russi (Mussorski,
Borodin, Ciaikoski, ecc) e stranieri: ospitò la tetralogia di Wagner
e Verdi scrisse per questo teatro "La forza del destino". Secondo
la tradizione russa, che ha molto a cuore il balletto, ha ospitato grandi
personaggi come A. Pavlova, M. Petipa, G.Ulanova, M.Baryshnicov, A.Nurejev.
Sia il suo esterno che il suo interno vorrebbero essere molto fastosi, ed
è uno dei pochi teatri che predilige ancora l'accostamento tra oro
e azzurro, contro il rosso imperante. All'interno vi è un soffito tondeggiante
con un dipinto policromo, una danza tutta attorno al lampadario. 5 ordini,
balcinate completamente dorate come il Bolshoi di Mosca, ha uno strano sipario
molto complicato, e anche qui due grandi palchi di proscenio. L'oro e l'azzurrino
delal sala contrastano con il foyer, piuttosto triste e lattigginoso.
Si è costruito oggi anche un nuovo teatro, destinato principalmente a spazio per concerto ma con un compesso sistema che può modificare l'assetto interno in modo da poter ospitare anche certe produzioni d'opera, di balletto o teatro . E' dotato di 1100 posti.
15 il teatro Bolshoi di Mosca
E' un teatro costruito nel 1824, ma quando vi era già una consolidata tradizione nel balletto. Il balletto ha avuto in Russia sempre un ruolo di prima grandezza, forse più considerato rispetto dell'opera, come è invece avvenuto in gran parte del mondo. E' restato sempre all' ombra del Marinski di Pietroburgo (città dove risiedevano gli zar) fino al 1918, quando al rivoluzione spostò la capitale a Mosca. La sua struttura ricorda un po' quella molto fastosa a ricca di ori dell'Opera di Parigi (Palais Garnier) ed è costituita da cinque ordini di palchi. Il proscenio è caratterizzato da due grandi palchi, molto ricchi, uno a destra e uno a sinistra del boccascena.
teatro alla scala
PRIME IMPORTANTI
Antonio
Salieri: Europa riconosciuta (3 Aug 1778)
Domenico Cimarosa: Circe (26 Dec 1782)
Ferdinando Paër: Rossana (31 Jan 1795)
Gioacchino Rossini: La pietra del Paragone (26 Dec 1812)
Gioacchino Rossini: Il turco in Italia (14 Aug 1814)
Gioacchino Rossini: La gazza ladra (31 May 1817)
Gioacchino Rossini: Bianca e Faliero (26 Dec 1819)
Giacomo Meyerbeer: Margherita d'Angio' (14 Nov 1820)
Gaetano Donizetti: Chiara e Serafina, ossia I pirati (26 Oct 1822)
Vincenzo Bellini: Il pirata (27 Oct 1827)
Vincenzo Bellini: La straniera (14 Feb 1829)
Vincenzo Bellini: Norma (26 Dec 1831)
Gaetano Donizetti: Lucrezia Borgia (26 Dec 1833)
Saverio Mercadante: Il giuramento (11 Mar 1837)
Giuseppe Verdi: Oberto (17 Nov 1839)
Giuseppe Verdi: Un giorno di Regno (5 Sep 1840)
Giuseppe Verdi: Nabucco (9 Mar 1842)
Giuseppe Verdi: I Lombardi alla prima Crociata (11 Feb 1843)
Giuseppe Verdi: Giovanna d'Arco (15 Feb 1845)
Arrigo Boito: Mefistofele (5 Mar 1868)
Filippo Marchetti: Ruy Blas (3 Apr 1869)
Antonio Carlos Gomes: Il Guarany (19 Mar 1870)
Antonio Carlos Gomes: Fosca (16 Feb 1873)
Amilcare Ponchielli: I Lituani (6 Mar 1874)
Amilcare Ponchielli: La Gioconda (8 Apr 1876)
Amilcare Ponchielli: Il figliuol prodigo (26 Dec 1880)
Amilcare Ponchielli: Marion Delorme (17 Mar 1885)
Giuseppe Verdi: Otello (5 Feb 1887)
Giacomo Puccini: Edgar (21 Apr 1889)
Alfredo Catalani: La Wally (20 Jan 1892)
Giuseppe Verdi: Falstaff (9 Feb 1893)
Umberto Giordano: Andrea Chénier (28 Mar 1896)
Umberto Giordano: Siberia (19 Dec 1903)
Giacomo Puccini: Madama Butterfly (17 Feb 1904)
Italo Montemezzi: L'amore dei tre re (10 Apr 1913)
Pietro Mascagni: Parisina (15 Dec 1913)
Riccardo Zandonai: I Cavalieri di Ekebù (7 Mar 1925)
Giacomo Puccini: Turandot (25 Apr 1926)
teatro s.Carlo di Napoli
PRIME IMPORTANTI
Domenico
Natale Sarro: Achille in Sciro (4 Nov 1737)
Simon Mayr: Medea in Corinto (28 Nov 1813)
Gioacchino Rossini: Elisabetta, regina d'Ingh (4 Oct 1815)
Gioacchino Rossini: Armida (11 Nov 1817)
Gioacchino Rossini: Mosè in Egitto (5 Mar 1818)
Gioacchino Rossini: La donna del lago (24 Sep 1819)
Gioacchino Rossini: Maometto II. (3 Dec 1820)
Gaetano Donizetti: Alfredo il Grande (2 July 1823)
Vincenzo Bellini: Bianca e Fernando (30 May 1826)
Gaetano Donizetti: Il Paria (12 Feb 1829)
Gaetano Donizetti: Maria Stuarda (18 Oct 1834)
Gaetano Donizetti: Lucia di Lammermoor (26 Sep 1835)
Gaetano Donizetti: Roberto Devereux (29 Oct 1837)
Saverio Mercadante: La Vestale (10 Mar 1840)
Gaetano Donizetti: Caterina Cornaro (12 Jan 1844)
Giuseppe Verdi: Alzira (12 Aug 1845)
Gaetano Donizetti: Poliuto (30 Nov 1848)
Giuseppe Verdi: Luisa Miller (8 Dec 1849)
TEATRO COSTANZI - OPERA
DI ROMA
PRIME IMPORTANTI
Pietro Mascagni: Cavalleria Rusticana (17 May 1890)
Pietro Mascagni: L'amico Fritz (31 Oct 1891)
Pietro Mascagni: Iris (2 Nov 1898)
Giacomo Puccini: Tosca (14 Jan 1900)
Pietro Mascagni: Lodoletta (30 Apr 1917)
Pietro Mascagni: Il piccolo Marat (2 May 1921)
Franco Alfano: Cyrano de Bergerac (22 Jan 1936)
Gian Francesco Malipiero: I capricci di Callot (24 Oct 1942)
Franco Alfano: Il Dottor Antonio (30 Apr 1949)
LA
FENICE DI VENEZIA
PRIME IMPORTANTI
Gioacchino
Rossini: Tancredi (6 Feb 1813)
Gioacchino Rossini: Semiramide (3 Feb 1823)
Giacomo Meyerbeer: Il Crociato in Egitto (1824)
Vincenzo Bellini: I Capuleti e i Montecchi (11 Mar 1830)
Vincenzo Bellini: Beatrice di Tenda (16 Mar 1833)
Gaetano Donizetti: Belisario (4 Feb 1836)
Gaetano Donizetti: Maria di Rudenz 30 Jan (1838)
Giuseppe Verdi: Ernani (9 Mar 1844)
Giuseppe Verdi: Attila (17 Mar 1846)
Giuseppe Verdi: Rigoletto (11 Mar 1851)
Giuseppe Verdi: La Traviata (6 Mar 1853)
Giuseppe Verdi: Simon Boccanegra (12 Mar 1857)
nota tecnica
La Scala ha una sala piuttosto piccola (E' alta 20m, lunga 24m e larghezza 21,6) e Pirmarini è riuscito a far stare i suoi 6 ordini di palchi/loggioni abbassandoli molto in altezza e riducendoli in diemensioni. Tanto per rendere l'idea, il teatro precedente (Il Regio Ducal Teatro, inaugurato nel 1717) era alto una volta e mezza (30m) , e pur avendo una struttura diversa, era di 27,40 di larghezza e 53 m di profondità totale. Così deve essere apparso a Mozart quando vi rappresentò le sue opere.
Tuttavia il teatro alla Scala per le sue eccellenti
proporzioni e per il particolare rapporto tra sala e palcoscenico può
considerarsi inimitabile, anche se è stato il modello di molti altri
teatri (La Fenice di Venezia, il Carlo Felice di Genova, il Teatro S.Carlo
di Napoli nella ricostruzione del 1816, il Massimo di Palermo).
A sua volta il Piermarini si è
ispirato al teatro della reggia di Caserta, progettata dal suo maestro Vanvitelli.
PARTE II: TEATRI STORICI
TEATRO S.BENEDETTO (VENEZIA)
TEATRO APOLLO (ROMA)
IL TEATRO CARCANO (MILANO)
IL TEATRO LIRICO (CANNOBBIANA) MILANO
Inaugurato il 21 Agosto 1779, un
anno dopo La Scala. Questa era a Nord rispetto al centro della città
(e al Palazzo Reale) mentre il Lirico era a Sud, sempre in zona relativamente
centrale ma dalla parte opposta.
Il quartiere è stato sventrato da Via Larga, ma allora era un rione
con case antiche, e qui probabilmente naque Caravaggio.
Può considerarsi il "teatro gemello"
rispetto al Teatro alla Scala. Quando bruciò il Regio Ducal Teatro
(era collocato dentro l'attuale palazzo reale, di fianco al Duomo) si decise
(come raccontano tutti i documenti) di costruire il teatro alla Scala. In
realtà si creò un sistema di due teatri. Uno fu la Scala, l'altro
il Teatro alla Cannobbiana. La Scala era il "teatro grande", l'altro
un secondo teatro, che offrì i suoi palchi a chi non era riuscito ad
ottenerne uno alla Scala.
>> Sia la Scala che il teatro alla Cannobbiana furono ad un certo amministrati
dallo stesso gestore (il famoso Domenico Barbaja).
>> Un'ulteriore elemento di gemellaggio con la Scala è il progettista:
entrambi i teatri sono opera del Piermarini.
>> Il teatro alla Cannobbiana deve il suo nome all'Istituto delle suore
Cannobbiane che vi era sul luogo del teatro, esattamente come la Scala deve
il suo nome alla Chiesa di S.Maria alla Scala che era nel luogo dove fu costruita.
Alla Cannobbiana vennero date prime importanti: una fra tutte, "L'elisir d'amore" di Donizetti.
Ora il teatro funziona ancora, ma è stato completamente ricostruito e ribattezzato il "Teatro Lirico".
Palais Garnier . Parigi
I teatri a Parigi erano già numerosi e molto attivi, quando Napoleone III (nel'ambito della nota ristrutturazione della città) fece costruire questa nuova sala. Allora Garnier era un architetto trentacinquenne e sconosciuto, ma vinse il concorso e diede il nome al palazzo, la cui interno tra l'altro è presente il suo busto. Al contrario di altri teatri costruiti con grande celerità, una serie di contrattempi resero affannosa la costruzione dell'Opera, che terminò 13 anni dopo e fu inaugurata nel 1875.
La sala è a ferro di cavallo, e dispone di 1900 posti. 4 ordini, di cui il superiore è una grande galleria. Le balconate sono rivestite in oro e sul il resto (pavimenti, poltrone, tapezzeria...) domina il velluto rosso.
Al proscenio vi sono due grandi palchi. Il sipario è di tela liscia, dipinta ad imitazione di un ricco drappeggio di tessuto e nappe. Il soffitto è stato decorato da Marc Chagall.
Attorno a questo soffitto tondo vi sono quattro grandi archi, da cui scendono quattro coppie di colonne (sempre dorate) che rendono la sala molto caratteristica e diversa dallo standard degli altri teatri. Quattro archi grandi tra i gruppi di colonne e quattro archi più piccoli tra una colonna e l'altra fanno dunque in totale otto archi. Tra le due colonne trovano posto alcuni palchi che si differenziano rispetto agli altri che si affacciano invece su una fascia continua e riccamente decorate.
Uno degli aspetti più celebri dell'Opera è senza dubbio la grande scala e il foyer, che richiama le gallerie di Versailles e dei castelli. Sono il foyer e lo scalone più sfarzosi di ogni teatro lirico di ogni tempo.