Il tempo medio con cui il
lettore si sofferma sulle pagine è molto ridotto. Pare che la mano
pruda sul mouse per cliccare da qualche parte e cambiare aria... E' difficile
che un lettore mediti a lungo su un testo, meglio mettere dei testi brevi
per pagina. Questo non vuol dire che non si possa approfondire il discorso:
si tratta magari di distribuire lo stesso testo in più pagine. Quindi,
"un pensiero uno spot, una pagina..." In effetti il rischio di frammentazione
eccessiva dei concetti e dei testi è sempre in agguato, ma senza
arrivare all'esasperazione di "una frase una pagina", si può sempre
cercare il giusto compromesso. Successivamente verrà pubblicato
un articolo in cui si analizzano i tempi di soffermo dei navigatori in
Internet rispetto ai vari tipi di pagine, basarsi su alcune analisi statistiche. |
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