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La
maggior parte delle persone che vuol dimagrire deve semplicemente seguire
una dieta più o meno drastica, perché si trova in condizioni
di sovrappeso. Quando il sovrappeso supera certi livelli di guardia, ecco
che si va nell'obesità. In genere si parla di obesità quando
un soggetto supera del 30% il proprio BMI (clicca qui
per andare all'apposita pagina).
Vi
sono dei casi in cui questa obesità è particolarmente grave,
e il soggetto deve scendere di peso per ragioni di salute. A cosa si può
ricorrere oltre che alla dieta? Innanzitutto, occorre ricorrere ad un dietologo
serio.
Ma
a titolo di documentazione, completo queste pagine aggiungendo dei cenni
alle metodiche che vanno al di la della classica dieta. Potrei classificarle
in tre categorie:
1-trattamenti
speciali
2-farmaci
3-chirurgia |
1
- LE CURE IN CENTRI SPECIALI
Le
cure in centri speciali possono essere dei trattamenti multidisciplinari,
in cui si associa la dieta con integratori, con esercizi, con combinazioni
varie di trattamenti più o meno credibili. E’ il caso della clinica
cui fa riferimento il film “sette chili in sette giorni”, è il caso
di cliniche serie e il caso di cliniche meno serie.
Da
segnalare il trattamento che ha avuto ad un certo punto una notevole risonanza:
quello del digiuno. Si mette una persona in una stanza, la si lascia bere
ma non la si fa mangiare nulla.
Vi
garantisco che dopo un po’ la persona in oggetto comincia a dimagrire.
Ci sono stati casi di persone che (dopo alcuni mesi) hanno perso dei bei
chili, potete scommetterci. Ci sono stati anche alcuni effetti collaterali
seccanti,quali la morte del paziente. Sembra uno scherzo ma è
proprio così. Io non me la sentirei di sottopormi ad una cura del
genere, se qualcuno di voi se la sente, si metta almeno nelle mani di buoni
medici, perché serve controllare bene gli indici ematochimici e
lo stato generale. Non mettetevi da soli a stare un anno senza toccare
cibo, c’è il rischio concreto che seguiate le orme di quella signora
che ho citato.
2
- I FARMACI
Sono
un aspetto della terapia dell’obesità molto contrastato. Vi sono
in effetti dei farmaci che aiutano a dimagrire, agendo a diversi livelli.
1-ormoni
e assimilati. Un aumento della funzione della
tiroide porta ad un aumento del metabolismo basale, il paziente dimagrisce.
Per contro sono farmaci in pratica da abbandonare (quando sono ancora in
uso) perché rischiano grosse complicazioni per il cuore ecc. Se
si tiene conto che spesso il cuore delle persone in sovrappeso è
un po’ affaticato, poi... divengono del tutto sconsigliabili.
2-anoressizzanti.
Sono
farmaci piuttosto usati, servono a togliere la sensazione di fame. Il paziente
che assume questi farmaci tende a mangiare meno ed a allungare l’intervallo
tra i pasti. Alcuni di questi farmaci sono sospettati di avere effetti
simili a quelli delle amfetamine e dare assuefazione, altri possono avere
effetti collaterali importanti... In ogni caso, i pazienti si aspettano
di solito effetti strabilianti da questa classe di farmaci. Effetti strabilianti
che non ci sono. Possono dunque aiutare nel contesto di una cura più
vasta e sotto controllo medico, ma purtroppo la loro efficacia è
quella che è.
3-Vi
sono degli altri farmaci, come ad esempio
delle resine che impediscono l’assimilazione del colesterolo.
Sono
farmaci abbastanza economici ed efficaci, ma hanno effetti collaterali
importanti e hanno un impiego molto limitato a certe circostanze. Prendiamo
ad esempio uno dei più diffusi, una resina che abbassa il colesterolo
come il Questran. Viene venduto sotto forma di bustine che sciolte in acqua
si possono ingollare senza troppi problemi. Questa resina “trattiene” i
sali biliari rilasciati dalla colecisti dentro nell’intestino, evitando
che siano assorbiti di nuovo. La bile si trova così a corto di sali
riassorbiti, e deve sintetizzarne altri, nuovi. Lo fa partendo proprio
dal colesterolo. In breve le scorte di colesterolo diminuiscono, e si ha
l’effetto sperato.
Qual’è
il problema? In molti pazienti dà dei forti disturbi, e poi non
si può andare avanti all’infinito con questa resina. In particolare
in diverse persone provoca una stipsi tremenda: non riescono più
a scaricarsi...
4-Vi
sono anche altri farmaci più interessanti, e per questo sono esaminati
da vicino in una apposita pagina. Ma anche qui aspettiamo
ancora il vero miracolo: ovvero un farmaco risolutivo...
3
- LA CHIURURGIA
La
chirurgia viene considerata una risorsa estrema, direi da riservare ...ai
casi disperati? In effetti subire un'operazione chirurgica (e non da poco)
non è una cosa molto gradevole: tuttavia molti pazienti che si sono
sottoposti ad intervento poi si dichiarano molto soddisfatti. Le tecniche
oggi più usate sono due:
1-si
riduce il volume dello stomaco. Il paziente
in questo modo si riempie subito ed assorbe di meno.
2-Si
esclude parte dell'intestino, o si prende il canale in
cui la bile passa nell'intestino, e lo si fa arrivare in fondo anzichè
in cima. La bile non agisce sui cibi, non li tratta e quindi questi sono
meno assorbibili.
All'interno
di queste due tendenze (riduzione della capacità dello stomaco e
sclusione parziale) vi sono diverse soluzioni: ad esempio, per ridurre
il volume dello stomaco gli si può mettere dentro un palloncino:
più di tanto il paziente non riesce più a mangiare. Se il
palloncino si rompe (o alla fine della cura lo si rompe appositamente)
esso viene eliminato con le feci.
Un
metodo che oggi va per la maggiore è quello del "cerchiaggio" dello
stomaco: attorno allo stomaco si fa passare un anello di metallo che rende
lo stomaco un po' "strozzato". Anche qui il paziente a un senso di pienezza
maggiore. E anche in questo caso si tratta di un intervento del tutto reversibile,
che però richiede una operazione chirurgica vera e propria e (non
lo si deve dimenticare) che ha un costo piuttosto pesante. Non ostante
oggi vada per la maggiore io resto convinto che non sia la soluzione migliore,
e sono convinto che prima o poi arriverà qualcosa di meglio ....
Le
tecniche operatorie rispetto a non troppi anni fa sono progredite notevolmente
e si hanno dei problemi molto più contenuti, tuttavia resta una
soluzione drastica, da usare proprio quando vi è un'indicazione
medica certa.
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