IL NUOTO
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E
ccoci ad una disciplina che gode di una grande fama per i benefici che può portare alla forma fisica. 
Ma di per sè il nuoto (inteso in senso generico) ha dei vantaggi e degli svantaggi. 

VANTAGGI 
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Line-red.jpg (929 byte)  Costa poco. Non voglio dire che sia  sempre uno sport regalato (sopratutto per chi lo pratica nelle super-palestre di città, dove gli abbonamenti annui costano milioni di lire) ma neppure costoso.  
Se uno si accontenta di una piscina comunale gli può a venire a costare pochissimo (poche migliaia di lire per volta).  
La sua economicità si basa sopratutto sull'attrezzatura dal costo irrisorio (chi non ha già in casa un costume da bagno?).  
Se anche si vogliono aggiungere accessori sofisticati (super-occhialini, cuffia di gran marca e ciabattine  più costose della Galassia) resta una attrezzatura che scompare davanti al costo di quel che serve per andare a sciare, a tirare al bersaglio o a fare quattro pedalate in bici....  
Per giunta, tutta l'attrezzatura può essere portata in una borsa di modeste dimensioni, e quindi si può praticare anche durante l'intervallo di colazione, o dopo il lavoro, senza dover ripassare da casa... 

Line-red.jpg (929 byte) E' estremamente flessibile.  Quando uno gioca a calcio gioca a calcio. Se uno (durante una partita) si prende un quarto d'ora di gioco aerobico rischia di essere picchiato duramente dai compagni di squadra e dagli (eventuali) tifosi. La stessa cosa succede durante una gara di nuoto, ma il nuoto non è tutto gara. Il nuoto può essere un momento di relax costeggiando le rive di un lago, può essere una serata in piscina in cui si chiacchiera con gli amici e ogni tanto ci si tuffa a fare due o tre vasche. Credo sia difficile trovare uno sport che abbia la flessibilità e l'adattabilità del nuoto a tutte le condizioni fisiche! Si va dalle necessità dei traumatizzati che cercano di riabilitare un'arto ai campioni di delfino, dallo sguazzare dei bambini per divertimento alle traqnuille vasche di chi cerca di buttar giù qualche chilo di troppo... 

Line-red.jpg (929 byte) Può disperdere moltissima energia. Quando serve una perdita di energia leggera, il nuoto permette di restare sempre in area aerobia, con esercizi leggeri e che magari (pur svolgendosi in piscina) non possono essere definiti neppure più "nuoto" vero e proprio, ma movimenti minimali (il muovere le gambe in acqua). Il nuoto è dunque utilizzabile come uno sport molto dolce, che comporta magari meno sforzo rispetto alla semplice camminata. Ma può essere uno sport che cede tantissima energia, che richiede un numero enorme di calorie, per la contemporaneità e il gran numero di muscoli interessati.  

Line-red.jpg (929 byte) Investe gran parte dei muscoli perchè mette in moto un po' tutto: braccia gambe, collo (respirazione a crawl...) schiena, eccetera. Può mettere in moto una quantità enorme di muscoli, e ciascuno di questi può essere impegnato con grande vigore. Al contrario di molti sport che imperniano il dispendio di energia sopratutto su certi arti (es. le gambe nel cliclismo o nel calcio...) il nuoto distribuisce spesso il movimento sulla generalità del corpo. 

Line-red.jpg (929 byte)  Vi è una dispersione termica dovuta alla conduzione e temperatura dell'acqua. Si verifica insomma una dispersione di energie supplementare rispetto a quella richiesta dal semplice movimento. Da un lato il potere di conduzione dell'acqua facilita il raffreddamento (suda di più un corridore che un nuotatore) e quindi crea le condizioni paragonabili a quelle di un motore che (essendo ben raffreddato) può salire di giri senza fondere. Dall'altro lato l'acqua fresca richiede a chi non lavora " a pieno regime" un supplemento di dispendio per il riscaldamento del corpo. Si ha insomma un punto limite al di sopra e al di sotto del quale l'acqua ha un effetto diverso, ma in ogni caso essa facilita la dispersione termica e l'aumento in termini di  dispendio di energia.  

Line-red.jpg (929 byte)  E' molto salubre.  Non vi sono malattie specifiche imputabili al nuoto, al contrario di quanto accade con molti altri sport. Vi sono dunque sport che comportano rischi e traumi tipici (come il tennis) mentre gli eventuali traumi del nuoto sono del tutto generici (si può dire che se uno scivola e cade in piscina,  avrebbe potuto scivolare e cadere anche nel proprio bagno) 
Vi sono alcuni rischi che apparentemente paiono legati alla frequentazione delle piscine: 

1-infezioni come verruche o funghi (piede d'atleta). Vero, ma non  sono problemi specifici del nuoto. Infatti non si parla di "piede del nuotatore" ma di piede "d'atleta", perchè la mancanza di scrupolosa igiene nelle docce e negli spogliatoi comporta lo stesso problema della mancanza di scrupolosa igiene nelle piscine, dei relativi spogliatoi e docce... 

2-traumatismi. Non vi sono più traumatismi tra i nuotatori rispetto a quelli che si osservano in altri sport. Anzi, è molto meno facile farsi male in una vasca d'acqua che quando si cavalca una bicicletta o si corre per i boschi.  

3-raffreddamento, ecc. Se una persona è ammalata. raffreddata, ha un scesso dentario o l'influenza, non si deve recare a nuotare. Ma anche qui, si hanno le stesse precauzioni che si dovrebbero mettere in campo per il karatè o per la corsa ad ostacoli... In realtà molte persone pensano che il raffreddamento dell'acqua possa portare al raffreddore o all'influenza... Queste malattie (è bene ricordarlo) sono malattie infettive. Se uno ha già il contagio non si deve strappazzare nè col nuoto nè con altro. Se uno contrae in contagio in piscina, può contrarlo anche andando in banca o al cinema... 

SVANTAGGI 
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Line-red.jpg (929 byte)  Secondo qualcuno il nuoto tende a creare un pannicolo adisposo sotto la cute, per difendere il corpo dal freddo dell'acqua. L'aspetto del nuotatore sarebbe in qualche modo antiestetico. Questa osservazione genera dei grossi sospetti presso coloro che vogliono abbattere il grasso nel loro organismo. Per quel che riguarda l'aspetto estetico, si sa comunque che i gusti sono gusti... 

Line-red.jpg (929 byte)  Contrariamente alla credenza popolare, il nuoto non è uno sport "completo". Questo succede non perchè il nuoto non è un buono sport, ma perchè uno sport completo non esiste. L'unico sport completo è la ginnastica, la palestra dedicata a gruppi di muscoli. Ma non so se può essere definita uno sport, probabilmente no... 
In particolare, l'addome è poco interessato dal nuoto. Il nuoto fa dunque venire la pancia? Potrebbe anche dirsi così, non lascianodci ingannare dall'aspetto degli atleti: se non hanno la pancia a diciotto anni è magari perchè anno diciotto anni... Tipica la figura del bagnino un po' troppo panciuto. Anche qui, non si tratta per la verità di un vero difetto insito nel nuoto, ma di un "punto debole": allena molti altri muscoli e poco l'addome. Evidentemente questo caratterizza molti, ma molti altri sport...   

Line-red.jpg (929 byte) L'unico svantaggio serio del nuoto è che richiede una piscina, o uno specchio d'acqua che (alle nostre latitudini) non è frequentabile tutti i giorni di tutto l'anno. E' quindi improbabile che molte persone comuni (che non sono alteti) non abbiano la possibilità di frequentare le piscine tutti i giorni, nè di avere sempre a portata di mano una piscina come la bicicletta parcheggiata in cortile o gli attrezzi di ginastica in camera da letto. La piscina è dunque di solito un appuntamento piuttosto "rado", non fittamente distribuito nell'arco della settimana (o dei mesi!) e quindi poco adatto a costriuire una base di continuità all'allenamento per chi vuol modificare il proprio corpo. Ad esempio, per chi vuole dimagrire, è bene affiancare il nuoto  con un'attività fisica più quotidiana (es, un po' di passi in più, la bici per andare al lavoro al posto dell'uso del  tram o della macchina...).  
 
 
In realtà fin qui si è parlato di nuoto in modo generico. Per "nuoto" si può intendere in realtà qualunque attività che viene svolta in acqua: dalle partite di pallanuoto ai movimenti per la rieducazione motoria di una gamba sottoposta ad interveto chirurgico... 
 
a-TIPO DI NUOTO 
 attenzione: questa pagina è in rifacimento. Ce ne scusiamo coi lettori. 
 
b-GLI STILI DEL NUOTO (IL NUOTO CLASSICO)

Gli stili classici del nuoto sono quattro: rana, dorso, crawl e delfino. A questi si aggiungono delle varianti importanti, usate in circostanze particolari. Cliccando qui sotto si potrà accedere ad una breve descrizioni e a delle considerazioni generali e specifiche (ai fini dell'abbinamento dello sport con la dieta).
Spero che queste considerazioni siano utili per la scelta dello stile o degli stili più adatti ai gusti e alla necessità di ciascun visitatore.
  
1-la rana
2- il dorso
3-crawl  
4- il delfino
4- le varianti

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Nota: Dopo poche ore che avevo messo in linea questa pagina, già alcuni vistattori mi avevano scritto chiedendo: ma perchè parla di crawl e non dellos tile libero? Rispondo qui. Lo "stile libero" non è uno stile di nuoto, è un tipo di gara.
In altre parole, non esiste la "nuotata libera", ma esistono delle gare in cui si dice: nuotate come volete (senza che qualcuno vi indichi un certo tile) purchè rispondiate a questi requisiti: 1-percorriate le vasche fino in fondo (=toccando il fondo con piedi, mani o quello che volete), 2-partiate dopo il segnale  (non si può pretendere di avere uno stile che consenta di partire prima degli altri 3-che non tocchiate sul fondo (altrimenti è una camminata in qucqua e non un nuotare) e poche altre cose. 
E' naturale che per questa gara "nello stile che si preferisce" o in "stile libero" si usi lo stile più veloce, ovvero il crawl.
In conclusione: il crawl è la nuotata, lo "stile libero" è la gara in cui si permette di nuotare come si vuole con poche regole, e nella quale si adotta in generale il crawl...

Una cosa del genere succede col delfino. Spesso le gare di delfino sono chiamate "farfalla". Questo succede perchè quando fu istituita la gara si nuotava a farfalla (in pratica, si muoveveano braccia come nell delfino di oggi ma con le ganbe a rana). Da questo stile "farfalla" uscì il delfino, più veloce e perfino più elegante. Per questo oggi nessuno nuota più a farfalla, ma le regole restano quelle, perchè battendo le gambe a delfino anzichè a rana non si contravviene ad lacuna delle regole stablite per la farfalla. Quindi , si parla di una gara a  "200 metri farfalla" o "200 metri a delfino" , ma si dice "stile delfino".
 
 

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