Per giunta,
tutta l'attrezzatura può essere portata in una borsa di modeste
dimensioni, e quindi si può praticare anche durante l'intervallo
di colazione, o dopo il lavoro, senza dover ripassare da casa...
E' estremamente
flessibile. Quando uno gioca a calcio
gioca a calcio. Se uno (durante una partita) si prende un quarto d'ora
di gioco aerobico rischia di essere picchiato duramente dai compagni di
squadra e dagli (eventuali) tifosi. La stessa cosa succede durante una
gara di nuoto, ma il nuoto non è tutto gara. Il nuoto può
essere un momento di relax costeggiando le rive di un lago, può
essere una serata in piscina in cui si chiacchiera con gli amici e ogni
tanto ci si tuffa a fare due o tre vasche. Credo
sia difficile trovare uno sport che abbia la flessibilità e l'adattabilità
del nuoto a tutte le condizioni fisiche! Si
va dalle necessità dei traumatizzati che cercano di riabilitare
un'arto ai campioni di delfino, dallo sguazzare dei bambini per divertimento
alle traqnuille vasche di chi cerca di buttar giù qualche chilo
di troppo...
Può disperdere
moltissima energia. Quando serve una perdita
di energia leggera, il nuoto permette di restare sempre in area aerobia,
con esercizi leggeri e che magari (pur svolgendosi in piscina) non possono
essere definiti neppure più "nuoto" vero e proprio, ma movimenti
minimali (il muovere le gambe in acqua). Il nuoto è dunque utilizzabile
come uno sport molto dolce, che comporta magari meno sforzo rispetto alla
semplice camminata. Ma può essere uno sport che cede tantissima
energia, che richiede un numero enorme di calorie, per la contemporaneità
e il gran numero di muscoli interessati.
Investe gran
parte dei muscoli perchè mette in moto
un po' tutto: braccia gambe, collo (respirazione a crawl...) schiena, eccetera.
Può mettere in moto una quantità enorme di muscoli, e ciascuno
di questi può essere impegnato con grande vigore. Al contrario di
molti sport che imperniano il dispendio di energia sopratutto su certi
arti (es. le gambe nel cliclismo o nel calcio...) il nuoto distribuisce
spesso il movimento sulla generalità del corpo.
Vi è una
dispersione termica dovuta alla conduzione
e temperatura dell'acqua. Si verifica insomma una dispersione di energie
supplementare rispetto a quella richiesta dal semplice movimento. Da un
lato il potere di conduzione dell'acqua facilita il raffreddamento (suda
di più un corridore che un nuotatore) e quindi crea le condizioni
paragonabili a quelle di un motore che (essendo ben raffreddato) può
salire di giri senza fondere. Dall'altro lato l'acqua fresca richiede a
chi non lavora " a pieno regime" un supplemento di dispendio per il riscaldamento
del corpo. Si ha insomma un punto limite al di sopra e al di sotto del
quale l'acqua ha un effetto diverso, ma in ogni caso essa facilita la dispersione
termica e l'aumento in termini di dispendio di energia.
E' molto salubre.
Non vi sono malattie specifiche imputabili al nuoto, al contrario di quanto
accade con molti altri sport. Vi sono dunque sport che comportano rischi
e traumi tipici (come il tennis) mentre gli eventuali traumi del nuoto
sono del tutto generici (si può dire che se uno scivola e cade in
piscina, avrebbe potuto scivolare e cadere anche nel proprio bagno)
Vi sono alcuni
rischi che apparentemente paiono legati alla frequentazione delle piscine:
1-infezioni
come verruche o funghi (piede d'atleta). Vero, ma non sono problemi
specifici del nuoto. Infatti non si parla di "piede del nuotatore" ma di
piede "d'atleta", perchè la mancanza di scrupolosa igiene nelle
docce e negli spogliatoi comporta lo stesso problema della mancanza di
scrupolosa igiene nelle piscine, dei relativi spogliatoi e docce...
2-traumatismi.
Non vi sono più traumatismi tra i nuotatori rispetto a quelli
che si osservano in altri sport. Anzi, è molto meno facile farsi
male in una vasca d'acqua che quando si cavalca una bicicletta o si corre
per i boschi.
3-raffreddamento,
ecc. Se una persona è ammalata. raffreddata, ha un scesso dentario
o l'influenza, non si deve recare a nuotare. Ma anche qui, si hanno le
stesse precauzioni che si dovrebbero mettere in campo per il karatè
o per la corsa ad ostacoli... In realtà molte persone pensano che
il raffreddamento dell'acqua possa portare al raffreddore o all'influenza...
Queste malattie (è bene ricordarlo) sono malattie infettive. Se
uno ha già il contagio non si deve strappazzare nè col nuoto
nè con altro. Se uno contrae in contagio in piscina, può
contrarlo anche andando in banca o al cinema...
SVANTAGGI
Secondo qualcuno
il nuoto tende a creare un pannicolo adisposo sotto la cute, per difendere
il corpo dal freddo dell'acqua. L'aspetto del nuotatore sarebbe in qualche
modo antiestetico. Questa osservazione genera dei grossi sospetti presso
coloro che vogliono abbattere il grasso nel loro organismo. Per quel che
riguarda l'aspetto estetico, si sa comunque che i gusti sono gusti...
Contrariamente alla credenza popolare, il
nuoto non è uno sport "completo". Questo succede non perchè
il nuoto non è un buono sport, ma perchè uno sport completo
non esiste. L'unico sport completo è la ginnastica, la palestra
dedicata a gruppi di muscoli. Ma non so se può essere definita uno
sport, probabilmente no...
In particolare,
l'addome è poco interessato dal nuoto. Il nuoto fa dunque venire
la pancia? Potrebbe anche dirsi così, non lascianodci ingannare
dall'aspetto degli atleti: se non hanno la pancia a diciotto anni è
magari perchè anno diciotto anni... Tipica la figura del bagnino
un po' troppo panciuto. Anche qui, non si tratta per la verità di
un vero difetto insito nel nuoto, ma di un "punto debole": allena molti
altri muscoli e poco l'addome. Evidentemente questo caratterizza molti,
ma molti altri sport...
L'unico svantaggio
serio del nuoto è che richiede una piscina, o uno specchio d'acqua
che (alle nostre latitudini) non è frequentabile tutti i giorni
di tutto l'anno. E' quindi improbabile che molte persone comuni (che non
sono alteti) non abbiano la possibilità di frequentare le piscine
tutti i giorni, nè di avere sempre a portata di mano una piscina
come la bicicletta parcheggiata in cortile o gli attrezzi di ginastica
in camera da letto. La piscina è dunque di solito un appuntamento
piuttosto "rado", non fittamente distribuito nell'arco della settimana
(o dei mesi!) e quindi poco adatto a costriuire una base di continuità
all'allenamento per chi vuol modificare il proprio corpo. Ad esempio, per
chi vuole dimagrire, è bene affiancare il nuoto con un'attività
fisica più quotidiana (es, un po' di passi in più, la bici
per andare al lavoro al posto dell'uso del tram o della macchina...).
In realtà
fin qui si è parlato di nuoto in modo generico. Per "nuoto" si può
intendere in realtà qualunque attività che viene svolta in
acqua: dalle partite di pallanuoto ai movimenti per la rieducazione motoria
di una gamba sottoposta ad interveto chirurgico...
a-TIPO DI NUOTO
attenzione:
questa pagina è in rifacimento. Ce ne scusiamo coi lettori.
b-GLI STILI DEL
NUOTO (IL NUOTO CLASSICO)
Gli stili classici
del nuoto sono quattro: rana, dorso,
crawl e delfino. A questi
si aggiungono delle varianti importanti, usate in circostanze particolari.
Cliccando qui sotto si potrà accedere ad una breve descrizioni e
a delle considerazioni generali e specifiche (ai fini dell'abbinamento
dello sport con la dieta).
Spero che queste
considerazioni siano utili per la scelta dello stile o degli stili più
adatti ai gusti e alla necessità di ciascun visitatore.
Nota:
Dopo poche ore che avevo messo in linea questa pagina, già alcuni
vistattori mi avevano scritto chiedendo: ma perchè parla di crawl
e non dellos tile libero? Rispondo qui. Lo "stile libero" non è
uno stile di nuoto, è un tipo di gara.
In altre parole, non esiste la "nuotata
libera", ma esistono delle gare in cui si dice: nuotate come volete (senza
che qualcuno vi indichi un certo tile) purchè rispondiate a questi
requisiti: 1-percorriate le vasche fino in fondo (=toccando il fondo con
piedi, mani o quello che volete), 2-partiate dopo il segnale (non
si può pretendere di avere uno stile che consenta di partire prima
degli altri 3-che non tocchiate sul fondo (altrimenti è una camminata
in qucqua e non un nuotare) e poche altre cose.
E' naturale che per questa gara "nello
stile che si preferisce" o in "stile libero" si usi lo stile più
veloce, ovvero il crawl.
In conclusione: il crawl è
la nuotata, lo "stile libero" è la gara in cui si permette di nuotare
come si vuole con poche regole, e nella quale si adotta in generale il
crawl...
Una cosa del genere succede col delfino.
Spesso le gare di delfino sono chiamate "farfalla". Questo succede perchè
quando fu istituita la gara si nuotava a farfalla (in pratica, si muoveveano
braccia come nell delfino di oggi ma con le ganbe a rana). Da questo stile
"farfalla" uscì il delfino, più veloce e perfino più
elegante. Per questo oggi nessuno nuota più a farfalla, ma le regole
restano quelle, perchè battendo le gambe a delfino anzichè
a rana non si contravviene ad lacuna delle regole stablite per la farfalla.
Quindi , si parla di una gara a "200 metri farfalla" o "200 metri
a delfino" , ma si dice "stile delfino".