I CROSS-OVER | ||||||||||||
parte prima - cos'è un cross-over? | ||||||||||||
ATTENZIONE: QUESTA
PAGINA E' IN FASE DI RIFACIMENTO MI SCUSO PER IL DISAGIO DOVUTO SOPRATUTTO AGLI ERRORI DI SINTASSI (E' LA BOZZA PRIMA DELLA CORREZIONE) Innanzitutto, una premessa. Questo articolo può essere utile
per il lettore un pochino esperto, che sa qualcosa sugli altoparlanti,
sulla loro impedenza, eccetera. Per chi muovesse i primi passi in questo
campo, prima di partire per l'avventura, suggerisco di dare una scorsa
agliarticoli dedicati agli altoparlanti, per comprendere perchè
serve il cross-over, e prima ancora per comprendere perchè è
opportuno avere a disposizione degli altoparlanti "specializzati" ciascuno
per una specifica gamma di frequenze. (Per accedere
agli articoli cliccare qui). Ed ora iniziamo.
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parte seconda - i cross-over semplici | ||||||||||||
Molte persone si troveranno a dover costruire della casse abbastanza
semplici: ad esempio, a sistemare l'impianto dell'automobile, a costruire
della casse per il computer degne di tale nome... in effetti l'uso della
lettura laser dei CD-rom e dei files MP3 è una cosa che fa piangere
il cuore, se si guarda alle casse che vengono impiegate nella maggior parte
dei computer "multimediali". Al punto che mi chiedo: avranno i loro possessori
almeno una vaga idea di come potrebbero suonare?
La risposta è: "no". Gli utilizzatori non sanno neppure che con un buon amplificatore e due casse decenti il suono potrebbe essere semplicemente quello di un altro mondo. Per costruire della casse semplici e compatte si può immaginare di poter comprare degli altoparlanti, e di formare delel casse che abbiano delle dimensioni adatte al luogo dove abbiamo il computer o della stanza dove si lavora. Immaginiamo di avere davanti questo semplice proposito: due diffusori di buona qualità, senza la pretesa di offrire l'orchestra sinfonica in casa, ma che renda la musica di un impianto Hi-Fi o di un computer meglio (molto meglio!) di quanto fanno oggi la maggrio parte delle casse fornite in abbinamento coi compatti (anche da un paio di milioni...) Non è detto che i filtri (e il numero di altoparlanti o vie) siano direttamente proporizonali alla qualità die risultati. Vi sono realizzazioni con casse a due soli altoparlanti che sono dei punti di riferimento qualitativo dell'hi-fi di tutti i tempi.... - - |
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I
cross-over più semplici sono costituiti da un semplice filtro passa-alto.
Quindi, in questo caso al woofer arriva tutto lo spettro, al tweeter solo
gli acuti.
Con questa soluzione si ha uno smorzamento meccanico dei bassi (il woofer non è semplicemente in grado di riprodurli) e un invio selettivo degli acuti al tweeter, che non sarebbe in grado di reggere la potenza tipica di tutto lo spettro. Occorre infatti ricordare che gran parte dell'energia è compresa nello spettro dei bassi e medio-bassi, ed è minima sugli acuti. Il filtro passa-alto di solito è costituito da un semplice condensatore, posto in serie al tweeter (vedi figura). Come si sceglie questo condensatore? I parametri sono due: il voltaggio di lavoro e la capacità. Il primo non è critico, nel senso che basta prendere un condensatore che regga una tenzione molte volte superiore a quelle in gioco. La scelta delicata riguarda il secondo parametro, perchè questo è proprozionale alla frequenza di taglio. Quindi, aumentando o diminuendo questo valore (espresso in mFarard) si aumenta o diminuisce la banda di frequenze che viene fornita al tweeter. La frequenza di taglio (fc) è da scegliere in base alle caratteristiche del tweeter, e dovrebbe essere indicata dal costruttore. Naturalmente la capacità in mF seleziona il taglio inferiore della banda da fornire al tweeter, anche qui la banda è limitata superiormente dalle capacità del tweeter. a - LA SCELTA
DEL CONDENSATORE PER IL TWEETER
b - IL COLLEGAMENTO DEL CONDENSATORE
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parte terza - i cross-over complessi | ||||||||
Parto con un rincrescimento: durante gli anni ho accumulato una notevole
dose di informazioni e di dati. Non perchè sono particolarmente
colto od intelligente, ma semplicemente perchè mi sono occupato
di audio per molti anni, ed ho avuto la possibilità di visitare
stabilimenti e laboratri di ricerca, di discutere con personaggic he "hanno
fatto" la storia dell'audio e di vivere "momenti magici" nell'ambito
della tecnologia.
DI conseguenza, sui cross-over potrei scrivere un libro o fabbricare un intero sito. Mi trovo a dover stringere sulle cose essenziali. A dover fornire solo insomma le informazioni essenziali, e questo un pochino mi spiace. I cross-over sono un punto delicato, ma sopratutto è dififcile trattare di questi da soli, senza coinvolgere un discorso generale sulle casse e sulla diffusione del suono. Aspetto che trovo il più delicato ed affascinante dell'hi-fi. Provate ad osservare la figura sotto. E' il cross-over di una cassa di prestigio (Advent). E' uan banale basetta con pochi componenti: un paio di condensatori, una bobina artigianale, qualche saldatura fatta con lo stagno o qualche fissaggio con la colla... insomma, sembra una cosa d apoco. Eppure per la scelta di questi componenti occorre profondere molta conoscenza e un po' di studio. |
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Parlando di cross-over semplici abbiamo visto che un condensatore
"ferma" le frequenze basse, mentre lascia passare gli acuti. In modo complementare,
delle impedenze (avvolgimenti, bobine, resistenze molto deboli...) sono
in grado di lasciar passare le frequenze più lente (i bassi) mentre
frenano gli acuti. Combinando l'effetto del condensatore e della bobina
si creano dei filtri efficaci...
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i sistemi a due vie | ||||||||
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equivalenze...
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i sistemi a tre vie | ||||||||
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(segue) vai alla prossima pagina | ||||||||
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