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LA PRESSIONE ALTA
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IL MECCANISMO
COSA CONTROLLARE?
IL PROBLEMA
L'INFARTO
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COS'E LA PRESSIONE?

E' la pressione del sangue che percorre i vasi sanguigni, ovvero arterie e vene. La pressione è massima appena il sangue viene gettato fuori dal cuore, rallenta lungo il suo percorso, diviene molto lento al suo ritorno verso il cuore, fino a divenire irrilevante al suo ingresso (durante l'inspirazione diviene addirittura negativa).
Questo rallentamento del sangue nelle vene spiega perchè è proprio lì che è più facile che si creino dei trombi, ovvero dei coaguli: il flusso di sangue è lentissimo.

I VALORI MISURATI

In genere si misura sempre la pressione sistolica (detta comunemente "massima" e quella diastolica ("minima"). I due valori ( massima e minima) sono indicati di solito di seguito, es: "138/85" oppure "138 su 85". Naturalmente il primo numero è quello della massima e il secondo quello della minima.

A COSA CORRISPONDONO QUESTI VALORI?

La massima indica la pressione impressa al sangue al momento della contrazione del cuore, che lancia il sangue nelel arterie. La pressione minima potrebbe essere indicata come la resistenza dei vasi al passaggio della corrente.
Quale valore è più importante? Entrambi sono importanti, e l'aumento di uno dei due comporta comunque un aumento del rischio cardiaco. Tuttavia quella più critica probabilmente è la minima.

I VALORI NORMALI

Sui valori di pressione "normali" non vi è un consenso generale.
Il problema tuttavia in qualche modo è posto male: esiste una pressione di riferimento, e poi una serie di valori ancora tollerabili da una parte oppure ottimali dall'altra. In altre parole, ci può essere una pressione ancora normale (es. 140/88) ma che in un soggetto (es. a rischio e diabetico) potrebbe essere molto meglio abbassarla. Al contrario, un valore di 145/92 potrebbe essere considerato tollerabile in una persona non giovane, in salute e senza fattori di rischio.
In generale si può dire che oggi la pressione considerata normale o ideale è più bassa di quella che veniva data come riferimento alcuni decenni fa.
I valori ufficiali ( considerati normali per un soggetto tra i 20 e i 60 anni) sono fino a 140/90. Meglio dei valori più bassi, fino alla pressione massima di 100: da qui in poi si parla di ipotensione. Per valori superiori 140/90 si ha invece ipertensione.

I GRADI DELL' IPERTENSIONE


lieve = tra 140-159 e 90-99,
moderata = tra 160-179/100-109
grave = sopra i 180/110

IL PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO

Vedremo che la forma, dimensioni e metodo d’uso degli apparecchi sono molto diversi tra loro. Ma il principio su cui si basano è lo stesso, ed è tra l’altro stato inventato da un medico italiano (Riva Rocci).
Si misura la pressione in modo indiretto, ovvero ascoltando le pulsazioni mediante un apparecchio molto noto, che spesso i medici portano al collo, dal nome curioso: fonendoscopio.
La membrana del fonendoscopio viene posta a contatto con la pelle del braccio, sopra la piaga del gomito. Sopra vi è un bracciale che può essere gonfiato e sgonfiato, e la pressione all’interno di questo bracciale viene misurata mediante una colonnina di mercurio o con un misuratore di pressione a lancetta o (in epoca più recente) con un metodo elettronico, per cui su un display appaiono i valori della pressione.
Se si pompa l’aria in modo che nel bracciale vi sia una pressione superiore a quella che il cuore imprime al sangue, il flusso del sangue cessa, il sangue non passa nelle arterie dell’avambraccio e negli auricolari del fonendo non si sente niente. Lasciando scendere la pressione del bracciale, vi è un livello di pressione in cui la pressione del sangue spinta dal cuore uguaglia o risulta superiore a quella del bracciale. Leggendo la pressione del bracciale in quel punto, si ha la pressione dentro il bracciale che corrisponde alla pressione del sangue che scorre. Si legge il valore della pressione del bracciale sulla lancetta, ma la pressione del bracciale in questo punto (come si è detto) corrisponde a quella del sangue perché questo prima (a pressione del bracciale più alta) non scorreva, ora inizia a scorrere e quindi questa è la sua pressione in grado di superare quella letta. E questa è la pressione sistolica o “massima”. Lasciando ancora scendere la pressione, si ascoltano i “picchi” di pressione del sangue spinto dal cuore nelle arterie, fin che non si sente più il loro rumore: in questo punto la circolazione torna alla normalità e questo punto viene considerato la pressione diastolica o “minima”. La spiegazione del meccanismo mostra il motivo per cui serve la massima attenzione e una discesa lenta della pressione. L’attenzione serve per individuare il primo colpo che corrisponde al passaggio del sangue: è in quel preciso punto la misura della pressione, il secondo colpo già è sotto, e non si misura la pressione in modo corretto. La cosa più importante è senza dubbio una discesa lenta della pressione: quando il sangue passa si sente la pulsazione, ci accorgiamo di questa, allora memorizziamo ciò che vediamo sulla lancetta. Ma se la discesa è rapida ciò che vediamo sulla lancetta è la pressione di quel momento, mentre la pulsazione è avvenuta magari un secondo prima, a una pressione sensibilmente più alta. Questi due motivi spiegano perché chi manca di pratica tende di solito a sottovalutare (sottostimare) la pressione che invece, misurata invece da un esperto, risulta più elevata.

Gli apparecchi in commercio potrebbero essere raggruppati in tre categorie:
:1- quelli a mercurio (i più precisi)
2- quelli aneroidi (con un manometro e la lancetta)
3- quelli automatici (stanno mandando in disuso quelli semiautomatici).

I primi due tipi sono composti da due pezzi separati: il misuratore di pressione vero e proprio (sfigmomanometro) e l’apparecchio per ascoltare, che si infila nelle orecchie e ha una membrana, molto noto perché è quasi il simbolo dell’attrezzatura di un medico (è il fonendoscopio).
Gli apparecchi automatici invece sono composti da un solo apparecchio.

Questi tre tipi di apparecchi sono in ordine crescente come comodità di utilizzo, (il più delicato e complesso è quello a mercurio, quello a lancetta è più maneggevole, mentre quello automatico è enormemente più facile da usare rispetto ai primi due). Però sono in ordine decrescente come precisione. Insomma gli apparecchi a mercurio sono i più precisi, perché mantengono a lungo le loro proprietà. Gli apparecchi a lancetta andrebbero tarati di tanto in tanto, ma chi lo fa perfino tra i medici? Infine, tra gli apparecchi automatici vi sono dei prodotti che danno dei risultati del tutto approssimativi, ed è difficile distingue degli apparecchi di buona qualità da altri dal funzionamento del tutto inaffidabile.
Tra gli apparecchi automatici ve ne sono di due tipi: quelli che misurano la pressione al braccio (come nel caso dei modelli a mercurio e a lancetta), e quelli da polso. Anche qui lo stesso discorso: quelli da braccio sono un pochino meno facili da usare ma ho riscontrato alcuni modelli da polso che forniscono dati ancor meno affidabili, anche se sono un po’ più facili da usare.

Quale apparecchio scegliere?

La marca - In primo luogo è importante affidarsi ad un prodotto di discreta qualità. Vi sono in giro apparecchi del tutto inaffidabili e starati. Vi sono delle norme che dovrebbero regolamentare questi apparecchi, ma si dubita assai che siano efficaci. Vi sono dunque apparecchi affidabili di marche note e un pochino più sicure ma anche più costose (es. Bosch) oppure più economiche e non sempre all’altezza (es. Artsana). Vi è poi un nugolo di marche e sottomarche di prodotti che non si sa bene da dove vengono (per lo più dall’oriente) che a volte non danno che dei valori lontani da ogni credibilità.
E’ però importante notare che non sempre l’apparecchio più caro corrisponde all’apparecchio migliore: non è raro trovare un negozio o centro di distribuzione che vi fa semplicemente pagare più caro un prodotto scadente.
Insomma qui gioca la possibilità di avere un consigliere affidabile e nello stesso tempo perfino un po’ di fortuna…


Il tipo - penso che gli apparecchi meno convenienti per l’utente privato siano proprio i più diffusi presso la classe medica, ovvero quelli a lancetta. Sono infatti relativamente inaffidabili e (per chi li usa in casa) relativamente più difficili da usare rispetto a quelli automatici. Infatti un medico può acquisire una certa pratica e saperlo usare senza problemi. Chi si misura la pressione a casa ha bisogno di prendere un po’ di pratica.
Sia quelli a lancetta che quelli a mercurio hanno uno svantaggio: è abbastanza difficile usarli per l’auto-misurazione. Infatti se la misurazione viene fatta da un familiare, questi può apprezzare correttamente la pressione. Quando la si misura da soli l’ascolto del battito attraverso le orecchie può essere falsato dalla percezione dei battiti attraverso il proprio corpo. Alla fine, quale scegliere? Per gli utenti privati suggerisco di scegliere tra gli apparecchi automatici e quelli a mercurio.


1-Per chi si sente portato alla maggior precisione e non ha paura di fare un po’ di pratica prima di saperlo usare bene, senza dubbio si consiglia di spendere un po’ di più ed acquistare un apparecchio a mercurio. Oltre al costo elevato e alla fragilità, ci sono dunque i problemi legati alla maggior difficoltà d’uso rispetto a quelli automatici e al problema della difficoltà supplementare se si misura la pressione da soli.
2-Per chi preferisce la grande praticità e semplicità consiglio un apparecchio automatico. L’apparecchio automatico di infila sul braccio, si sistema il bracciale in modo che non sia troppo largo né troppo stretto (meglio che tra i braccio e il bracciale riesca a passare un dito). A questo punto si schiaccia un tasto e fa tutto lui: gonfia il bracciale, alla pressione predeterminata automaticamente si sgonfia e valuta pressione massima, minima e pulsazioni al minuto, evidenziando questi tre valori su un display a cristalli liquidi: tutto è automatico e l’utente ha dovuto solo infilarsi il bracciale e premere i tasto giusto.

Nota sulla scelta e manutenzione = Ormai vi sono dei modelli che costano relativamente poco (poche decine di euro) e perfino apparecchi (a dire la verità dalla qualità dubbia) che costano attorno ai 10 euro. Ciò che si risparmia al momento dell’acquisto si potrebbe spendere poi in batterie. Infatti gli apparecchi semiautomatici prevedono che l’utente pompi l’aria nell’apparecchio a mano, e questo fa uso delle batterie solo per la misurazione. Gli apparecchi automatici invece provvedono a tutto: a gonfiare il bracciale e anche alla misurazione. Pompare l’aria comporta un piccolo compressore che comunque consuma sempre qualcosa di significativo, anche se oggi vi sono pompette dal consumo modesto. D’altro canto vi sono batterie dalla potenza notevole, e che (anche con un uso intenso) potrebbero durare a lungo. Per questi apparecchi non sempre sono consigliabili le batterie ricaricabili, perché queste vanno bene per un uso ravvicinato nel tempo, mentre “tengono” meno la carica se uno usa l’apparecchio una o due volte alla settimana e le altre batterie potrebbero in queste condizioni durare magari un anno o due, mentre quelle ricaricabili tendono a perdere potenza sul lungo periodo anche se non vengono usate. La facilità d’uso dipende più che altro dal tipo di bracciale. Vi sono dei bracciali un po’ complessi fatti da fibbie e chiusure strane. Oggi il metodo più semplice (anche se un po’ meno affidabile) è l’utilizzo del velcro, ovvero quella chiusura che si chiude appoggiando e premendo semplicemente un lembo sull’area sottostante.
3 - Una variante di questo genere di prodotti è costituita dagli apparecchi che non si applicando al braccio ma al polso. In questo caso l’applicazione è facilissima: basta inserirlo sul polso e chiudere la linguetta con il velcro. Si preme il tasto e si aspetta che sul display appaiano i valori misurati. Purtroppo (davanti a questa semplicità estrema) abbiamo riscontrato che alcuni modelli sono molto imprecisi, qui si tratta di fare le valutazioni che saranno fatte più sotto.

 

 

GLI APPARECCHI PER MISURARE LA PRESSIONE
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Da sinistra l'apparecchio a mercurio. Si usa con un fonendoscopio, come quello al centro, a lancetta.
A destra un apparecchio automatico: non si deve usare il fonendo, si applica al braccio, si preme un tasto e fa tutto lui. E visualizza i valori su uno schermo.
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