Quasi
la metà degli uomini che incontrate ogni giorno per la strada morirà
per problemi legati al sistema cardiocircolatorio. Insomma, una vera e propria
strage di proporzioni inconcepibili.
Si può fare qualcosa? Si. Se le cose stanno così, se non è
una strage inevitabile, allora occorre assolutamente imporre due cose:
1-si deve fare
informazione
2-si devono conoscere
quattro misure di verifica e di prevenzione per evitare di
arrivare a quando il cuore e i vasi sono ormai rovinati. Irrimediabilmente.
Con alcune precauzioni si potrebbero salvare centinaia di migliaia di vite!
Vi sono da controllare 4 cose una dopo l'altra:
1 - CARDIOPATICI
IN FAMIGLIA?
In primo luogo verificare se in famiglia vi sono o vi sono stati malati di
cuore. In questo caso controllare scrupolosamente le proprie arterie, la pressione
e il cuore (vedi sotto) perchè la presenza di famigliari con questi
problemi è un primo elemento di rischio.
2 - CONTROLLARE
LA PRESSIONE
E' importante verificare
che la pressione sia corretta. L'aumento della pressione aumenta il rischio
di problemi al cuore e alla circolazione. Purtroppo la pressione alta non
dà alcun sintomo, ma a lungo andare mina irrimediabilmente cuore e
vasi sanguigni. E' molto importante seguire l'andamento della pressione minima.
Negli ultimi anni si è abbassato il valore limite sopra il quale si
parla di una pressione pericolosa. Oggi si ritiene che la pressione minima
(diastolica) non dovrebbe raggiungere e tanto meno superare i 90mmHg, anzi
possibilmente restare attorno agli 85. Sulle tecniche e il metodo per controllare
la pressione, vedi l'apposita
pagina (clicca qui). Oggi vi sono degli apparecchi per
la misurazione (si chiamano sfigmomanometri) che sono facili da usare e molto
economici.
3
- UN ESAME DI LABORATORIO
Ciascuno dovrebbe fare prima o poi quattro esami di laboratorio: colesterolo
totale e le due frazioni, più i trigliceridi (uno di questi tre esami
naturalmente può essere ricavato dagli altri). Con davanti questi quattro
dati si può verificare se vi sono delle irregolarità dei grassi
nel sangue rispetto alla norma, e (se vi sono queste irregolarità)
si possono inquadrare in una tabella che ci dice che tipo di malattia si ha
o si rischia e quale tipo di rischio si corre.
E' importante mettere a fuoco l'attenzione sul fatto che ha una importanza
relativa il valore assoluto di ciascun componente, ma il rapporto con gli
altri. Ad esempio, è importante sapere se uno ha i trigliceridi alti
o bassi. Ad esempio, i trigliceridi a 300 si devono comunque correggere. Ma
la cosa più importante non è il valore singolo, ma il rapporto
con il colesterolo. Ad esempio, meglio la situazione con 1-il colesterolo
buono più alto e i trigliceridi un po' più alti che la situazione
con 2-i trigliceridi più bassi e il colesterolo buono basso. Sui valori
di colesterolo vedi una nota cliccando qui.
Questo esame dovrebbe essere fatto una volta da tutti, e in età al di là di ogni sospetto: si può così verificare come cambia il quadro con l'andare del tempo. Dato che l'Italia è il Paese europeo con il maggior numero di bambini in sovrappeso, qualche illustre clinico propone di iniziare questa verifica fin dall'età tra gli 11 e i 13 anni.
Si tratta di un esame di laboratorio molto semplice: un prelievo di sangue dalla vena del braccio. E' molto comune, poco costoso e in pratica tutti i laboratori di analisi sono in grado di compierlo.
4 - UNA ECOGRAFIA
-
Se si è un
soggetto a rischio, ovvero se si ha uno solo degli elementi esposti prima,
da una certa età in poi sarebbe opportuno fare un'ecografia al collo
e alle cosce. In mancanza di patologie significative è comunque un
esame da ripetere una volta ogni due anni. Con questo esame si verifica se
vi sono degli indurimenti in certi segmenti delle arterie (e questo indica
che la parete dell'arteria si sta alterando). E questo esame può anche
valutare se all'interno dell'arteria il sangue scorre correttamente. Si tratta
di un esame importante sia per la sua precisione, sia per la sua sensibilità:
si inizia a verificare lo stato delle arterie (=la loro rigidità in
certi punti) prima che la circolazione venga compromessa.
L'esame è del tutto indolore, e del tutto innocuo. Si tratta di passare sul collo e le cosce una specie di mouse per computer, da qui viene inviato e ricevuto un segnale di tipo acustico. Il segnale di ritorno viene captato da un microfono, analizzato da un'apposita macchina e interpretato da uno specialista. E' importante far notare che questo esamina le arterie del collo e delle cosce, ma il risultato corrisponde allo stato delle grandi arterie in generale: se vi sono placche lì, vuol dire che probabilmente ve ne sono anche altrove (es. lungo l'aorta) che però non è così facilmente visualizzabile. E' insomma un indice molto sensibile e che rappresenta bene la situazione non locale ma generale delle arterie.
le
azioni da intraprendere.
Non insisterò mai abbastanza sulla necessità
di iniziare per tempo le contromisure.
Sia ben chiaro
che occorre iniziare a occuparsi di questo problema a vent'anni, a trent'anni
o a quarant'anni: non è la stessa cosa che curare (anche intensivamente)
i problemi di cuore e vasi sanguigni quando ormai il danno è fatto.
1- cambiare il proprio stile di vita
Spesso al posto di questa precauzione si parla di "dieta".
In realtà non basta mettersi a dieta: il problema è un bilanciamento
tra l'energia che entra e ciò che il corpo spende con l'attività
fisica. Nessuna delle due cose da sole (dieta e attività fisica) porta
ad un qualche risultato. Occorre abbinarle, e di questo se ne parla diffusamente
in altra parte del sito (cliccare
qui). Quindi imparare a fare una vita che disperda più
energia. Es. fare un bel pezzo a piedi quando ci si reca al lavoro, non prendere
la macchina per andare nei negozi, ecc. Non serve a nulla una sfacchinata
una volta alla settimana (un chilometro di corsa o sei partite a tennis la
domenica), meglio un esercizio più moderato ma tutti i giorni!
2-modificare la propria alimentazione.
Oltre che al proprio peso, badare anche al tipo di cibi che
si mangiano. Il colesterolo che abbiamo nel sangue è in gran parte
prodotto dall'organismo, e quindi l'introduzione di cibi con poco colesterolo
è di importanza minore. tuttavia spostiamo l'alimentazione (a parità
di calorie) verso i grassi vegetali (es.olio di oliva) evitando i grassi animali
(formaggi, burro, salumi, ecc). Fin qui non si discute. Inoltre vi sono precauzioni
più discusse ma che val la pena di prendere: ricorrere al pesce e agli
ortaggi (carote, fagiolini, ecc) e verdure che dovrebbero contenere vitamine
protettive (i famosi antiossidanti).
3- se si è in sovrappeso scendere di
peso.
Scendere di alcuni chili è una buona precauzione sia
per coloro che sono in sovrappeso (o addirittura obesi!) ma pare lo sia anche
per coloro che hanno un peso normale. Pare insomma da vari studi che i soggetti
magri abbiano comunque meno probabilità di ammalarsi di cuore e circolazione.
4- smettere di fumare
Qualche sigaretta al giorno non uccide nessuno, non bisogna
diventare fanatici in nessun campo. Ma senza dubbio le sigarette bene non
fanno. Quindi se si è dei forti fumatori è del tutto indispensabile
rinunciare. Ormai non si discute più sui danni del fumo.
5- abbassare la pressione
La pressione è uno dei fattori più importanti
che possono rovinare cuore e circolazione. Se si ha la pressione troppo alta
occorre ridurla. Se si è a rischio, meglio tenerla decisamente più
bassa rispetto ai valori limite. I soggetti a rischio dovrebbero tenere la
minima sotto gli 85 e la massima sotto i 130-135. Per un discorso più
ampio sulla pressione vedi l'apposita pagina cliccando
qui.
4- ricorrere a integratori
Anche qui le certezze non sono assolute ma se lo ritenete
opportuno si possono prendere degli integratori: ad esempio la lecitina di
soia dovrebbe avere un effetto emulsionante, dovrebbe contribuire a tenere
in sospensione i grassi nel sangue e aumentare il colesterolo buono. Anche
l'olio di pesce (ricco di "omega tre") viene venduto in pillole
finalizzate alla diminuzione del rischio di accidenti al cuore e vasi.
5-ricorrere a dei farmaci
In caso di fallimento delle varie precauzioni
viste sopra, ci si può rivolgere al proprio medico per un consiglio
(o la prescrizione) di farmaci (es. le statine) oppure per un farmaco che
è una buona precauzione contro l'aggregazione delle piastrine che può
generare i trombi visti nelle pagine del meccanismo di base (clicca
qui).