CORSO DI GRAFICA

IL PRIMO COMANDAMENTO

 
Vi è un comandamento, una regola fondamentale che deve ispirare il lavoro del grafico. E' una regola che vale per tutte le sue scelte, deve essere sempre tenuta presente. 

Come se ciò non bastasse, è una regola che non riguarda solo il lavoro ( e tutto il lavoro) del grafico, ma deve ispirare anche altri lavori (quello del giornalista, dell'insegnante, del presentatore televisivo...), dove svolge un ruolo altrettanto primario.  

La regola è: dovete sempre mettervi nei panni del destinatario del vostro messaggio.

Tutto qui? Si, tutto qui. Ma non è poco. Se riuscirete a comrpendere a fondo la enorme portata di questa regola, siete già a buon punto del vostro lavoro.
Perchè ci si renda conto della portata di questa regola, vi farò due esempi.

Un famoso giornalista italiano dirige un quotidiano. Il target del suo giornale è un pubblico benpensante e conservatore. Ad un certo punto si rende conto di fare un giornale che lavora di fioretto in mezzo ad una moda di carta stampata che riporta scandali, titoloni cubitali, eccetera. 
Cosa fa? Si adegua e propone fotomontaggi spinti, tesi ardite. Cosa succede? Il suo pubblico si disaffeziona. A questo giornalista (potrebbe essere -che so-  Montanelli) si può dare 10 e lode come giornalista, o come editorialista, ma una brutta pagella come direttore. 
Meglio che cambi mestiere, non c'è che dire!

Altro caso. Altro pubblico. 
Un pubblico che aderisce ad un partito estremista. 
Il direttore fa esattamente come il precedente:mette titoloni cubitali, pensa di esporre tesi ardite e paventare complotti internazionali contro la propria ideologia. 
Dal punto di vista della ragione sarà quel che sarà, ma dal punto di vista della comunicazione questo secondo direttore fa benissino il suo mestiere: si adegua alle esigenze e alle aspettattive del suo target. 

Notate che i due direttori hanno fatto più o meno le stesse cose, ma uno sbaglia  l'altro fa bene il proprio mestiere. 

La regola esposta sopra può essere detta anche in altro modo:

Quando impostate la grafica, tenete sempre conto non della situazione ambientale in cui vi trovate voi che componete, ma da contesto in cui si trova chi vi legge!

Ad esempio, non ha nessuna impostanza come vedete la vostra pagina web su uno schermo da 20", quando sapete che il lettore userà nel 90% dei casi un 14". E' un errore che vedo fare anche da grafici famosi, ma è un errore marchiano!
Altro esempio di come tener  conto del contesto in cui sta il lettore.. 
Tenete presente  il lettore tipico delle vostre pagine web è collegato da casa e gli scatti salgono. Permettetegli di scaricare le pagine e di leggerle poi off-line,  oppure mettete messaggi coincisi. 
Statoistiche alla mano, nessuno sta molto tempo davanti ad una certa pagina web. Si clicca e si va. Ormai i tempi di lettura devono essere molto accorciati!
Il fatto che voi (il grafico o il giornalista) siete magari in azienda con un collegamento fisso e non pagate gli scatti vi porta ad una "discrepanza" con i tempi ottimali di lettura da parte del vostro lettore che  ha fretta perchè sta pagando. Quindi, anche qui occorre uno sforzo per mettervi nei panni del vostro destinatario!
 

Senza entrare nel merito della scelta del messaggio, anche la sua presentazione grafica conta. E molto. 
La presentazione grafica infatti 

1 - dev'essere coerente. Ad esempio, che senso ha sparare titoloni enormi su un nonnulla? Il lettore sarà dapprima incuriosito, ma poi resterà deluso e sconcertato.

2- deve facilitare la lettura. Non deve infastidire l'occhio, affaticarlo con font inadatti, corpi troppo piccoli, interlinee inadeguate, troppe parole per colonna, eccetera. 

Ciascuno di questi punti (es. "quante parole vanno in una colonna?") sono stati studiati a fondo. Sono tutti punti  che occorre conoscere, perchè obbediscono ai "comandamenti" fondamentali della comunicazione in generale (più che della grafica) e dovrebbero essere sempre tenuti presenti dal grafico. 

A ciascuno di questi punti cercherò di dare una risposta : sarà purtroppo una risposta veloce e un po' affrettata, non potrò dimostrare il perché e il per come do per buono il risultato, senza dimostrare la sua importanza e confutare le tesi opposte : ma questo non vuole pretendere di sostituire un corso che sostituisce gli anni e anni di un corso di grafica professionale. 
 
 

lezione n.1 - la regola fondamentale 
lezione n.2 - font e caratteri 
lezione n.3 - interlinea e crenatura 
lezione n.4 - colonne e allineamenti
lezione n.5 - il foglio
lezione n.6 - risoluzione e definizione
lezione n.7 - note
lezione n.8 - i centri di attrazione