Vi
è un comandamento, una regola fondamentale che deve ispirare il
lavoro del grafico. E' una regola che vale per tutte
le sue scelte, deve essere sempre tenuta presente.
Come se ciò non bastasse, è una regola che non riguarda solo il lavoro ( e tutto il lavoro) del grafico, ma deve ispirare anche altri lavori (quello del giornalista, dell'insegnante, del presentatore televisivo...), dove svolge un ruolo altrettanto primario. La regola è: dovete sempre mettervi nei panni del destinatario del vostro messaggio. Tutto qui? Si, tutto qui.
Ma non è poco. Se riuscirete a comrpendere a fondo la enorme portata
di questa regola, siete già a buon punto del vostro lavoro.
Un famoso giornalista
italiano dirige un quotidiano. Il target del suo giornale è un pubblico
benpensante e conservatore. Ad un certo punto si rende conto di fare un
giornale che lavora di fioretto in mezzo ad una moda di carta stampata
che riporta scandali, titoloni cubitali, eccetera.
Altro caso. Altro pubblico.
Notate che i due direttori hanno fatto più o meno le stesse cose, ma uno sbaglia l'altro fa bene il proprio mestiere. La regola esposta sopra può essere detta anche in altro modo: Quando impostate la grafica, tenete sempre conto non della situazione ambientale in cui vi trovate voi che componete, ma da contesto in cui si trova chi vi legge! Ad
esempio, non ha nessuna impostanza come vedete la vostra pagina web su
uno schermo da 20", quando sapete che il lettore userà nel 90% dei
casi un 14". E' un errore che vedo fare anche da grafici famosi, ma è
un errore marchiano!
Senza entrare nel merito
della scelta del messaggio, anche la sua presentazione grafica conta. E
molto.
1 - dev'essere coerente. Ad esempio, che senso ha sparare titoloni enormi su un nonnulla? Il lettore sarà dapprima incuriosito, ma poi resterà deluso e sconcertato. 2- deve facilitare la lettura. Non deve infastidire l'occhio, affaticarlo con font inadatti, corpi troppo piccoli, interlinee inadeguate, troppe parole per colonna, eccetera. Ciascuno di questi punti (es. "quante parole vanno in una colonna?") sono stati studiati a fondo. Sono tutti punti che occorre conoscere, perchè obbediscono ai "comandamenti" fondamentali della comunicazione in generale (più che della grafica) e dovrebbero essere sempre tenuti presenti dal grafico. A ciascuno di questi punti
cercherò di dare una risposta : sarà purtroppo una risposta
veloce e un po' affrettata, non potrò dimostrare il perché
e il per come do per buono il risultato, senza dimostrare la sua importanza
e confutare le tesi opposte : ma questo non vuole pretendere di sostituire
un corso che sostituisce gli anni e anni di un corso di grafica professionale.
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lezione n.1 - la regola
fondamentale
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