Quasi
la metà degli uomini che incontrate ogni giorno per la strada morirà
per problemi legati al sistema cardiocircolatorio. Insomma, una vera e propria
strage di proporzioni inconcepibili.
Si può fare qualcosa? Si.
Se le cose stanno così, se non è una strage inevitabile, allora
occorre assolutamente imporre due cose:
1-si deve fare informazione
2-si devono conoscere quattro misure di
verifica e di prevenzione per evitare di arrivare a quando il cuore e i vasi
sono ormai rovinati. Irrimediabilmente. Con alcune precauzioni si potrebbero
salvare centinaia di migliaia di vite!
il cuore possiede
quattro cavità, due a destra e due a sinistra, comunicanti tra di loro
con due valvole (rappresentate sopra come frecce gialla e blu dentro il cuore).
Il sangue ossigenato (rosso) proveniente dai polmoni passa attraverso una
vavola (freccia gialla) e finisce nel ventricolo sinistro (più sotto),
da dove viene pompato in tutto il corpo, rappresentato dall'omino.
Dagli organi
(=dall'omino) torna indietro verso il cuore attraverso le vene (in blu), andando
nell'atrio destro. Il sangue ora è povero di ossigeno perchè
l'ha ceduto agli organi dell'omino.
Dall'atrio destro
passa (attraverso un'altra valvola, rappresentata come una freccia blu) al
ventricolo destro.
Da qui viene pompato verso i polmoni. Qui il sangue si ossigena di nuovo e
(in rosso) torna all'atrio sinistro, e il ciclo riprende da capo.
Come si vede
è una doppia circolazione:
1-cuore-polmoni e
2-cuore-organi.
manifestazioni
E’ chiaro che questa differenza tra la richiesta e la fornitura avviene
principalmente sotto sforzo. Se si fanno le scale, una corsetta, una camminata
a passo veloce… ecco che il cuore chiede più sangue e se non
gli viene dato si ha una crisi di angina.
La classica crisi si manifesta con un forte dolore al petto, spesso irradiato
alla spalla sinistra, a volte prende invece l’area dello stomaco, o
–al contrario- la gola, i denti, non di rado la schiena.
Tuttavia capita anche di vedere delle crisi che si manifestano con un dolore
vago, o anche un senso di oppressione, di fastidio senza che vi sia un dolore
vero e proprio.
Si è già detto che la crisi d’angina si ha in prevalenza
dopo uno sforzo. Alcuni fattori facilitano la sua insorgenza: il freddo (quindi
una camminata in inverno…) i pasti (dopo aver mangiato il sangue è
impegnato anche per la digestione). Anche una forte emozione (si sa) aumenta
il battito cardiaco e il consumo di sangue ossigenato. E perfino un sogno
può corrispondere a una emozione/sforzo. Questo spiega il motivo per
cui si verifica una forma tipica dell’angina: ovvero, la notte.
che
fare? Mettendosi
a riposo di solito la crisi si risolve, perché a riposo il consumo
di sangue torna normale. Tuttavia nei casi più gravi è bene
avere sempre con sé dei farmaci che dilatano le arterie, e quindi (durante
una crisi) aumentano il flusso di sangue al cuore. Uno di questi farmaci è
rappresentato dalla nitroglicerina. Se assistete un anginoso, fatevi dire
dove tiene le sue pastigliette. Queste vanno rotte e messe in bocca (es. sotto
la lingua). Il farmaco passa velocemente nel sangue senza bisogno di passare
nello stomaco, e questo spiega la sua velocità d’azione: in pochi
secondi fa effetto. E questo è anche un vantaggio enorme per chi dovesse
essere incosciente: anche se uno è privo di sensi può essere
curato perché basta rompere la pastiglie e mettergliela in bocca, non
deve inghiottirla. Questo per quel che riguarda la crisi acuta. Molto più
complicata la cura generale, anche al di fuori
delle crisi. Infatti chi ha l’angina per lo più ha le coronarie
malconce, e qui si cade nel solito discorso della prevenzione, che è
il motivo della presenza in Internet di queste pagine.
In breve, si ricorda che l'anginoso se fumatore deve smettere di fumare, occorre controllare con cuta l'ipertensione, occorre controllare scrupolosamente i grassi e i colesteroli nel sangue, occorre avviare un'attività fisica continua, quotidiana e moderata, tutte cose dette anche per l'infarto e per la pressione elevata.
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Nota: l'angina è il dolore al petto dovuta alla mancanza del sangue necessario al cuore quando si compie uno sforzo. Una cosa del genere può accedere anche gli arti (arterie che non portano il sangue necessario sotto sforzo). Anche in questo caso si possono avere delle manifestazioni dolorose: ovvero, un dolore alle gambe quando si cammina. Vedi qui.
l'angina (questa pagina)
i problemi alle gambe
l'aterosclerosi